Il turismo post-pandemia sarà esperienziale e ambientalista

I viaggiatori non vogliono più essere spettatori passivi di bellezza, ma farne attivamente parte, conoscere luoghi e tradizioni e riconnettersi con la natura

Il viaggio vissuto come esperienza, nella sua accezione più autentica. Un’esplorazione di noi stessi attraverso i luoghi che ci accolgono, una nuova filosofia di vita che ci riconnette alla natura e ai suoi profondi segreti.

È sempre più esperienziale e ambientalista il turismo post-pandemia, perché ora i viaggiatori non vogliono più semplicemente essere spettatori passivi di bellezza, ma farne attivamente parte, conoscere davvero le realtà che si incontrano attraverso degustazioni, attività outdoor, itinerari e tour personalizzati che spaziano dalla gastronomia alla cultura a paesaggi unici al mondo. Insomma, vivere un’esperienza che permetta di scoprire abitudini e tradizioni delle destinazioni del cuore, l’autenticità di territori custodi di storie e meraviglie, ma anche il modo in cui contribuire a preservarle.

In Italia le possibilità di sperimentare un turismo esperienziale e ambientalista non mancano di certo, anzi, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Da Nord a Sud si può partecipare ad ogni sorta di viaggio del gusto, tra grandi vini e gustosi piatti tipici. Tra le mete più gettonate per un weekend enogastronomico all’insegna del buon cibo e del buon bere, ma anche della natura e della cultura, troviamo ad esempio la Toscana, con indimenticabili tour tra cantine e vigneti che regalano emozioni ad ogni assaggio e scorcio.

Il rispetto dell’ambiente è un altro importantissimo fattore che caratterizza i viaggiatori di oggi, specialmente dopo che la pandemia ci ha costretto ad aprire gli occhi e a diventare più consapevoli e attenti a problematiche che non possono essere ignorate, come l’emergenza climatica.

Per questo, tra i progetti di turismo esperienziale e ambientalista ci sono anche quelli legati all’apicoltura, con tanti percorsi dedicati, tra cui il Parco delle Api e del Miele a Monterenzio, alle porte di Bologna, o il Sentiero delle Api a Rodengo, in Alto Adige, che si snoda per sette chilometri tra boschi e masi.

Un esempio virtuoso di ripresa del territorio attraverso il turismo esperienziale arriva dalla Tuscia Viterbese, dove artigiani, agricoltori, imprenditori e artisti si sono uniti per condividere con i turisti i segreti del proprio territorio, dall’esplorazione di oliveti alla scoperta di antichi mestieri, dalle degustazioni di pasta fresca e formaggi alle visite ad aziende agricole e fattorie solidali.

Come dicevamo, le occasioni per chi è alla ricerca di viaggi emozionanti e memorabili non mancano in un Paese ricco di cultura, storia, arte, tradizioni e paesaggi mozzafiato come il nostro. Non ci resta che scegliere da dove cominciare ad esplorare, per fare tesoro di ogni esperienza vissuta attivamente e tornare a casa arricchiti e forse anche un po’ cambiati.