Tüchersfeld, il villaggio tra le rocce che sembra uscire da una fiaba

Con le case a graticcio addossate a silenziosi giganti rocciosi, Tüchersfeld è il villaggio più caratteristico della Svizzera Francone, paradiso degli escursionisti

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Emma Santo

Giornalista e Web Content Editor

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

Nella cosiddetta Svizzera Francone, il territorio compreso tra le città di Bamberga, Bayreuth e Norimberga, nel corso dei millenni si sono venute a creare delle singolarissime formazioni rocciose, come quelle che si possono notare nella vallata di Püttlach. Proprio qui sorge il caratteristico villaggio di Tüchersfeld, incastonato tra impressionanti giganti pietrificati.

Il villaggio di Tüchersfeld, tra fiaba e realtà

Situato a circa un’ora di auto da Bamberga e Norimberga (meta ideale per un weekend alternativo), Tüchersfeld è dominato da rocce vertiginose che gli conferiscono una connotazione fiabesca, con le case a graticcio e le fattorie addossate a questi silenziosi giganti, resti di una scogliera formatasi dal mare primordiale del periodo Giurassico. Oggi questi capolavori della natura si innalzano liberamente nel paesaggio, fondendosi in modo pittoresco con lo scenario che circonda questo grazioso villaggio della Svizzera Francone. Le bizzarre formazioni rocciose, insieme alle grotte e alle valli della regione, sono un’attrazione unica e costituiscono un vero e proprio parco giochi per gli amanti delle escursioni e delle arrampicate.

Per la sua particolarità, Tüchersfeld è diventato un simbolo della Svizzera Francone, tanto da essere immortalato sui francobolli della Deutsche Post. Fino alla guerra dei trent’anni qui c’erano due castelli: il Castello Superiore e il Castello Inferiore. Quest’ultimo è stato registrato nel 1269 come una fortezza che esisteva già da molto tempo prima. Il 1° gennaio 1972 il comune di Tüchersfeld è stato sciolto e il suo territorio è stato incorporato nei comuni di Pottenstein e Gößweinstein (le frazioni di Hühnerloh e Kohlenstein).

Il maggior luogo di interesse del villaggio è il Franconian Switzerland Museum, situato nel cosiddetto Judenhof (“corte degli ebrei”), un gruppo di edifici del XVII e XVIII secolo costruiti sul terreno del Castello Inferiore e abitati fino al 1860 da 18 famiglie ebree, per poi essere restaurati tra il 1978 e il 1982. Di particolare rilievo è la sinagoga della seconda metà del XVIII secolo, con i suoi stucchi tardo-barocchi sul soffitto. I vari edifici fanno da cornice al cortile del museo, che viene utilizzato anche per gli eventi organizzati durante l’anno. Grazie alla sua particolare posizione, sotto due imponenti torri rocciose, il museo è considerato un punto di riferimento della Svizzera Francone ben oltre i suoi confini.

Tra grotte incredibili ed escursioni

La Svizzera Francone, tra le zone più suggestive della Franconia, regione storica storica della Germania centro-meridionale, è una sorta di Eldorado per gli amanti della natura, con i romantici paesaggi di bassa montagna caratterizzati da rocce calcaree, valli profondamente scolpite, castelli e grotte suggestive. Tra queste spicca il monumento naturale Teufelshöhle (Grotta del Diavolo). Con i suoi 1.500 metri di lunghezza è la grotta più lunga della Germania e la più grande della Svizzera Francone. Situata nel distretto di Bayreuth, piccola città dell’Alta Franconia da vedere, fa parte del Jura Cave Adventure World ed è decorata da stalattiti e stalagmiti sbalorditive. L’enorme portale della grotta – la “porta del mondo sotterraneo” – si trova a circa 400 metri sul livello del mare, a circa due chilometri a sud di Pottenstein, nella stretta valle del torrente Weihersbach.

La primavera è la stagione ideale per visitare questi luoghi, poiché tutta la regione si accende dei colori dei fiori di ciliegio. Qui, infatti, si trova una delle più grandi aree di coltivazione di ciliegie della Germania, Paese che offre almeno 10 motivi per una visita. Questa regione è anche il regno degli escursionisti, attratti dalle bizzarre formazioni rocciose e da una natura che sembra aver preso in mano gli strumenti da scultore per creare opere che lasciano davvero a bocca aperta.