Savona, perché la città ligure merita un viaggio

Lontana dalle mete prese d'assalto dai turisti, il Capoluogo della Riviera di Ponente riserva tante incredibili sorprese

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 23 Agosto 2024 14:53

Spesso la si supera in auto per raggiungere le più rinomate località della Liguria di Ponente, se non addirittura in direzione di Francia e Spagna. Eppure, Savona merita una sosta. Sono molte le cose da fare e da vedere in questa città il cui porto è il più importante del Nord Italia dal punto di vista turistico e commerciale. Ma a Savona non c’è solo questo. Vi portiamo alla scoperta della più importante provincia ligure della Riviera di Ponente, candidata a essere la Capitale italiana della cultura nel 2027, per scoprire perché vale la pena farci un viaggio.

Visitare “l’altra” Cappella Sistina

La Cappella Sistina di Roma non è l’unica al mondo. A Savona ne esiste un’altra, fatta erigere da Papa Sisto IV, lo stesso che commissionò quella più famosa nella Capitale. È uno dei monumenti più prestigiosi della città ligure e si trova all’interno della cattedrale. I magnifici affreschi originali non sono più visibili come in origine, fatto salvo per qualche piccola porzione, ma merita comunque una visita perché ciò che resta è mozzafiato.

Salire sulla fortificazione Priamar

Quella di Savona è una delle più imponenti fortificazioni del Mediterraneo. Da quasi 500 anni domina il mare con una vista a 360 gradi. Priamar fu costruitoba metà del 1500, distruggendo però uno dei quartieri più importanti della città medievale, abitato sin dall’età del bronzo, intorno al 1600 a.C. Tra i vari utilizzi fu anche un carcere (qui fu imprigionato Giuseppe Mazzini). Oggi, è un centro di vita culturale e offre un panorama che abbraccia, in un colpo d’occhio, il mare e i monti, la città e il suo porto. Da non perdere la visita ai sotterranei. Il percorso dura circa un’ora e mezza, è consigliato munirsi di torcia (anche quella dello smartphone) e di indossare scarpe comode.

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Fonte: Getty Images
Il Castello Priamar a Savona

Visitare le botteghe della Baia della ceramica

Il bianco e blu della maiolica esposta nelle botteghe dei maestri artigiani savonesi merita un viaggio. La ceramica di Savona è sinonimo di qualità, tanto da far parte della “Baia della ceramica”, un progetto che unisce Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore e Celle Ligure. La città ospita il Museo della ceramica, dove si possono provare i laboratori, adatti anche alle famiglie. Tappa obbligata nelle botteghe dei maestri ceramisti e alle antiche manifatture, oltre che al Festival della maiolica che si tiene a maggio, quando la ceramica diventa scenografica con esibizioni al tornio e forni monumentali.

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Fonte: @Comune di Savona
La Spiaggia delle fornaci a Savona

Ascoltare la Campana della Pace

Vale la pena fermarsi in città almeno fino alle 18 perché ogni giorno, a quell’ora, la campana del Monumento ai caduti batte 21 rintocchi, uno per ogni lettera dell’alfabeto, in memoria delle vittime di tutte le guerre, oggi un tema importante più che mai. Ed è incredibile come questo appuntamento sia così sentito in tutta la città che,
nell’istante del primo rintocco, tutto si ferma: le auto in mezzo agli incroci, i pedoni nel punto in cui si trovano, i commercianti mentre stanno servendo i clienti… Un’esperienza intensa ed emozionante, che prosegue ogni giorno da quasi cent’anni. Se cercate su TripAdvisor, è l’attrazione savonese con il punteggio più alto.

Andare in spiaggia a Savona

Ebbene sì, anche a Savona ci sono spiagge e sono pure belle. Se ne contano ben 15 che hanno ottenuto la Bandiere blu della FEE (Foundation for Environmental Education), tanto che il Savonese si vanta di essere il territorio con più vessilli di tutta Italia. Tra le spiagge premiate c’è per esempio quella delle Fornaci, che si trova proprio in città in un quartiere popolare dove il rapporto con il mare è da sempre nel DNA. Tra gli approdi c’è invece il Porto della Darsena, che si trova nel cuore del centro storico.

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Fonte: Getty Images
Il porto di Savona

Esplorare il Santuario dei cetacei Pelagros

Se capitate a Savona fuori stagione e non è tempo di andare “a spiaggia”, come si dice da queste parti, sicuramente c’è tempo per fare un’escursione al largo per visitare il Santuario dei cetacei Pelagos, un’area marina protetta compresa nel territorio francese, monegasco e italiano. Dal porto di Savona, si parte per escursioni quotidiane di whale watching. Quest’area marina è tra le zone più ricche di vita del Mar Mediterraneo. Solo nel 2023, sono stati oltre 360 gli avvistamenti, la maggior parte dei quali (192) di gruppi di stenella striata, seguiti dai cento avvistamenti di balenottera comune, 55 di zifio (specie difficile da studiare a causa dei lunghi periodi che trascorre in immersione profonda), dieci di capodoglio, tre di globicefali e due di tursiopi.

Degustare le specialità locali

Non si può visitare un luogo senza provare le sue eccellenze e tipicità gastronomiche. Ecco allora che durante una visita di Savona bisogna assolutamente assaggiare la farinata bianca. Si fa solo a Savona ed è un’eredità storica risalente a 500 anni fa, quando i genovesi, in perenne lotta contro i savonesi, imposero i dazi sulla farina di ceci (con cui si fa solitamente la farinata che però è gialla). E poi, bisogna provare l’autentico chinotto. Piccolo agrume, unico per qualità e aroma, presidio Slow Food dal 2004, il chinotto nasce da una pianta sempreverde originaria della Cina, e trapiantata intorno al 1500 sulla costa ligure da un navigatore savonese dove si adattò perfettamente. Il chinotto di Savona è lavorato con un metodo artigianale che ricalca una tradizione centenaria in quanto non si mangia allo stato naturale, ma va trasformato in bibite, sciroppi, liquori o anche marmellate.

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Fonte: @Comune di Savona
L’interno della Cappella Sistina di Savona