Il percorso dei Gonzaga da Mantova a Sabbioneta

Inserite tra i Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco come sito unico, Mantova e Sabbioneta recano in sé le testimonianze dei Gonzaga

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Redazione

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Pubblicato: 29 Ottobre 2018 17:34Aggiornato: 28 Luglio 2024 16:56

Cosa accomuna Mantova e Sabbioneta, oltre al fatto che – entrambe – sono Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco? La risposta risiede in un cognome, quello dei Gonzaga.

Fu proprio la dinastia dei Gonzaga, a fare delle due città italiane due importanti centri per il Rinascimento d’Italia e d’Europa, e il filo conduttore che le lega è talmente forte che Mantova e Sabbioneta sono state inserite come un unico sito tra i Patrimoni Unesco. Il motivo? Come si legge, “offrono una testimonianza eccezionale delle realizzazioni urbane, architettoniche e artistiche del Rinascimento“. Una testimonianza che nasce proprio dalla potenza e delle ambizioni dei Gonzaga.

Andiamo alla scoperta di Mantova e Sabbioneta, gioielli d’Italia dal fascino unico.

Mantova e Sabbioneta, unite dalla dinastia dei Gonzaga

Sono unite dall’influenza che ha avuto su di loro la dinastia dei Gonzaga, Mantova e Sabbioneta. Ma c’è una fondamentale differenza tra i due centri: se a Mantova i Gonzaga hanno trasformato una città già esistente (con interventi di ingegneria idraulica, urbanistica e architettonica), Sabbioneta è stata fondata proprio da Vespasiano I Gonzaga nel 1556, sui resti di un antico insediamento, con la volontà di creare la “città ideale“. Ecco tutto quello che puoi vedere in queste due splendide città italiane.

Cosa vedere a Mantova, città circondata dai laghi

Aristocratica, d’elevato valore storico e artistico, Mantova reca testimonianze del proprio passato in ogni suo angolo: i portici, i cortili, le piazzette. E, ovviamente, i palazzi e i monumenti. Una gita qui non può che cominciare da quella Rocca di Sparafucile ritratta nel “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, per poi proseguire con una visita al Palazzo Ducale (una vera e propria cittadella, la reggia della famiglia Gonzaga fatta di palazzi concatenati affacciati a piazza Sordello) e quel Castello di San Giorgio che con le sue 500 stanze è secondo per estensione solo al Vaticano.

Poco lontano da lì, piazza delle Erbe ospita la Rotonda di San Lorenzo, antichissima chiesa costruita per volere di Matilde di Canossa e ispirata alla Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. E poi l’Orologio Astronomico e – nella piazza Mantegna poco accanto – la Basilica di S. Andrea di Leon Battista Alberti. Dal lato apposto della città, ecco invece Palazzo Te, residenza estiva disegnata da Giulio Romano per Federico II Gonzaga.

La suggestiva piazza Sordello nel cuore di Mantova
Fonte: iStock
Piazza Sordello, Mantova

Cosa vedere a Sabbioneta, la “città ideale” dei Gonzaga

Chiamata anche la “Piccola Atene”, Sabbioneta è un borgo certificato dal Touring Club con la Bandiera Arancione. Di nuova fondazione, voluta dai Gonzaga, è una delle più belle opere del Rinascimento italiano, edificata in pochi anni applicando teorie architettoniche di quel fiorente periodo storico. Venne infatti progettata secondo le proporzioni e l’ideale di armonia simboleggiate nel disegno dell’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. Due sono le porte principali da cui si può accedere a questa “stella” urbanistica con sei baluardi sulle punte: Porta Vittoria e Porta Imperiale.

Una visita a Sabbioneta non può che iniziare da piazza Ducale: mettendosi al centro, e guardandosi intorno, si vedranno succedere le principali vie porticate, a cadenza regolare. E poi la facciata di Palazzo Ducale, il più antico tra gli edifici costruiti da Vespasiano Gonzaga, e la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta (coi suoi marmi bianchi e rossi).

Il Palazzo Ducale di Sabbioneta, voluto dai Gonzaga
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Palazzo Ducale, Sabbioneta

Poco lontano, ecco invece il Teatro Olimpico, chiamato anche Teatro all’Antica, il primo d’Italia progettato per vivere di vita propria, senza essere parte integrante di un altro edificio. Infine, Palazzo del Giardino: in piazza Castello, citato nei documenti antichi come “il Casino”, fu eretto tra il 1577 e il 1588 come residenza privata del principe Gonzaga.

E si trova, proprio lì, la Galleria degli Antichi (chiamata anche “Corridor Grande”) coi suoi 97 metri di lunghezza e gli splendidi affreschi. È una delle gallerie più lunghe d’Italia, dopo la celebre Galleria degli Uffizi di Firenze.

A Sabbioneta, la Galleria Antichi è una delle più lunghe al mondo
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Galleria degli Antichi, Sabbioneta

La pista ciclabile che unisce Sabbioneta a Mantova

Come raggiungere Sabbioneta da Mantova (e viceversa)? Lo si può fare percorrendo i 47 chilometri di pista ciclabile che le unisce, celebrazione d’un turismo lento che è pura magia.

Il percorso, che si può concludere facilmente in circa 3/4 ore di pedalata, vi farà immergere negli splendidi paesaggi naturali del territorio mantovano, tra vigneti, boschi di latifoglie, frutteti e campi coltivati. Un viaggio che si addentra anche nel Parco Regionale Oglio Sud.

Partendo da Mantova, il percorso ciclabile pianeggiante attraversa diversi borghi: Buscoldo, caratterizzato da una chiesa parrocchiale tardo barocca, e Torre d’Oglio, con il suo celebre ponte di barche (location scelta da registi come Bernardo Bertolucci, che qui ha girato il suo Novecento, e Luciano Ligabue con Radiofreccia). Si prosegue raggiungendo San Matteo delle Chiaviche e poi Commessaggio, con il Torrazzo, opera voluta da Vespasiano Gonzaga, e in cui sostare per assaggiare uno dei gustosi meloni che qui vengono coltivati.

Si prende poi l’antica strada militare romana, ovvero la strada Vitelliana, dalla quale si può ammirare l’eremo di San Remigio, risalente al XVII secolo e costruito per i fedeli in pellegrinaggio verso Roma. La pista ciclabile che parte da Mantova raggiunge infine Sabbioneta proprio nel suo cuore pulsante, ovvero la piazza Ducale.

Il celebre Ponte di Barche a Torre d'Oglio
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Ponte di Barche a Torre d’Oglio