Viaggio a Krabi, la Thailandia del Sud che lascia senza fiato

La provincia di Krabi, in Thailandia, è costellata di piccoli arcipelaghi, scogliere calcaree a picco sul mare, foreste di mangrovie, grotte e molto altro ancora

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Pubblicato: 25 Febbraio 2025 17:28

Il fascino del Sud della Thailandia, soprattutto per chi ama il mare, è indiscutibile. Una delle provincie più amate da chi sceglie di esplorarlo è quella di Krabi, situata nella costa Ovest meridionale del Paese. Con una superficie di 4.709 km quadrati, è un susseguirsi di piccoli arcipelaghi, scogliere calcaree che si specchiano sul mare, foreste di mangrovie, grotte e posti che sono apparsi anche in molti dei film più famosi ed amati del mondo. La città di Krabi è quindi spesso utilizzata come base per poi perlustrare tutto ciò che di meraviglioso offre il suo territorio ed è anche una meta ideale per chiunque, in quanto può davvero accontentare tutte le età grazie ai tanti servizi che offre. Scopriamo insieme cosa vedere in questa bellissima provincia.

Dove si trova Krabi e come arrivare

Arrivando a Krabi si ha la sensazioni di essere giunti in un paradiso in Terra, anche se nei fatti è spesso pieno di turisti. I colori, le formazioni calcare e la morbidezza delle spiagge, però, fanno quasi passare in secondo piano la (frequente) massiccia presenza di turisti. Situata a circa 800 km da Bangkok in Thailandia del Sud, può essere raggiunta con un volo diretto (la penisola dispone di un aeroporto), tramite bus notturni o addirittura con il treno (queste ultime due soluzioni comunque non sono consigliate per via dei possibili lunghi tempi di percorrenza).

Un’altra opzione è viaggiare da altre isole del Paese, come ad esempio Phi Phi, Koh Lanta o Phuket, e raggiungere Krabi tramite i traghetti locali (che sono piuttosto economici).

Krabi Town

Krabi Town non è di certo la miglior cosa che si può visitare nella provincia, ma senza ombra di dubbio è uno dei posti più indicati per trovare un alloggio. Tuttavia, se si ha del tempo a disposizione si può scegliere di dicare un pomeriggio e una serata alla sua scoperta:

  • Wat Kaew Korawaram: tempio buddista cittadino che sorge su una collina. Per raggiungerlo occorre salire una grande scalinata ornata con statue di serpenti;
  • I mercatini: Krabi Town Walking Street, dal lunedì al venerdì e include anche spettacoli; mercato notturno di Krabi, ideale per chi è in cerca di prodotti alimentari a poco prezzo; mercato notturno di Chao Fah, è aperto tutti giorni ed è perfetto per fare una gustosa cena sulla riva del fiume.

Wat Tham Suea

Se Krabi Town può essere lasciata in secondo piano, differente è la situazione per Wat Pham Suea: è imperdibile! Vi basti pensare che il suo nome tradotto in italiano è Tempio della Grotta della Tigre. No, non è così chiamato perché popolato da esemplari di questi animali, ma perché, secondo una leggenda, in passato una grande e feroce tigre viveva nelle caverne (che esistono anche oggi), tanto che all’epoca quasi nessuno osava avvicinarsi. Tuttavia, un monaco di nome Jumnean Seelasettho decise di stabilirsi proprio qui per meditare, al punto che la tigre divenne il suo “animale domestico”.

Wat Pham Suea, Krabi
Fonte: iStock
Wat Pham Suea, il Tempio della Tigre di Krabi

Per raggiungerlo occorre salire ben 1.237 gradini (quindi non è adatto a tutti) che spesso, a causa dell’umidità e delle calde temperature, si rivelano una vera e propria sfida. La fatica però viene ampiamente ripagata dalla straordinaria vista panoramica che si può ammirare dalla sua cima, soprattutto al tramonto, mentre accanto si ha un’enorme statua del Buddha. Vale la pena scoprire anche le varie caverne che contengono alcune impronte di animali e altre opere dedicate al fondatore del Buddismo.

Emerald Pool

Sognate un bagno in acque naturali e calde immerse nella natura? Allora tra le cose da visitare nella provincia di Krabi dovete assolutamente inserire la Emerald Pool: è una piscina naturale con acqua proveniente da sorgenti termali che, a loro volta, vengono “create” da alcune camere vulcaniche ad una temperatura che oscilla tra i 35 e i 40 gradi centigradi.

Qui si può quindi fare un bagno ricco di sali minerali che possono portare diversi benefici per la salute. Un’esperienza indimenticabile, quindi, anche perché la piscina è immersa in un magnifico contesto naturale, ovvero quello di una foresta pluviale incontaminata (si trova all’interno dell’affascinante Riserva Naturale di Khao Phra-Bang Khram). Un piccolo consiglio: questo luogo è particolarmente frequentato dai turisti, quindi è meglio evitare i fine settimana e i giorni festivi.

Ao Nang

Anche la cittadina di Ao Nang offre diverse soluzioni per l’alloggio, ma a differenza di Krabi Town può vantare anche un numero maggiore di punti di interesse. Il primo è certamente il suo lungomare, ricco di localini addobbati che invitano a mangiare o a bere qualcosa vista mare. La seconda è la sua lunga spiaggia, di certo non la più pulita della zona ma ideale per ammirare alcuni dei tramonti più belli della Thailandia.

Infine il mercato notturno, considerato la mecca del gusto a prezzi economici: vi si può gustare una deliziosa cucina thailandese. È molto importante sapere, inoltre, che da Ao Nang partono alcune delle escursioni che conducono alla volta delle isole più belle di questa straordinaria provincia.

Le spiagge più belle di Krabi

Prendendo in considerazione le spiagge sulla terraferma, e quindi non quelle delle isole della provincia, a Krabi c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Come già accennato, quella di Ao Nang non è la migliore ma comunque certamente turistica per via della presenza di numerosi ristoranti, negozi e locali.

Tra le altre più suggestive e in cui occorre fare un salto ci sono:

  • Nopparat Thara Beach: separata dalla spiaggia di Ao Nang da un piccolo promontorio;
  • Pai Plong Beach: di circa 300 metri, la si raggiunge attraversando un piccolo sentiero chiamato The Monkey Trail (sì, è possibile incontrare diverse scimmie). Nei fatti è una spiaggia privata, ma rimane aperta al pubblico e offre una vista mozzafiato;
  • Klong Muang Beach: lunga circa 2 km, è paradisiaca e perfetta per chi è alla ricerca di un proprio angolo di relax;
  • Tub Kaek Beach: da qui i tramonti sono bellissimi, e anche da queste parti pace e bellezza sono assicurate.

Penisola di Railay

La magnifica Penisola di Railay (raggiungibile solo in barca e mentre si naviga tra immense falesie che riescono persino ad emozionare) merita un discorso a parte rispetto alle spiagge più belle di Krabi: è praticamente impossibile resistere al fascino di questo angolo della provincia, e le sue spiagge sono da visitare assolutamente.

Railay, Krabi
Fonte: iStock
Un magnifico angolo della Penisola di Railay

Chiamata comunemente Railay Beach – o Rai Leh -, anche se nei fatti si tratta di una penisola, offre spiagge tendenzialmente (dipende dai periodi dell’anno) incontaminate e lambite da acqua cristallina. Ma non è di certo tutto: la zona è ideale anche per fare arrampicate su roccia, kayak, immersioni, snorkeling, trekking nella giungla, rafting e molto altro ancora. Non vi sorprenderà sapere, quindi, che da queste parti ci sono oltre 150 sentieri ferrati, con numerosi strapiombi e pareti rocciose lisce.

Railay West

La spiaggia di Railay West è spesso quella che dà il benvenuto ai viaggiatori che decidono di esplorare questa affascinante penisola. Si distingue per essere ampissima e con una sabbia bianca e morbida, mentre con gli occhi è possibile spaziare tra maestose scogliere calcaree che rendono il paesaggio surreale. Non mancano i servizi e la possibilità di ammirare meravigliosi tramonti.

Railay Est

Essendo soggetta alla bassa marea, Railay Est non è ritenuta una di quelle spiagge da visitare assolutamente. Tuttavia, conviene farci assolutamente un salto se si è amanti della natura allo stato puro: qui è presente una mangrovia fangosa fiancheggiata da uno stretto sentiero di cemento. Non mancano gli hotel, bar, ristoranti e negozi.

Phra Nang Beach

Phra Nang Beach è un angolo della penisola che incanta, anche perché appare all’improvviso dopo una passeggiata che serve per raggiungerla (il momento migliore per visitarla è la mattina, perché il pomeriggio la marea tende ad alzarsi). Si volta l’angolo e eccola che compare in tutta la sua meraviglia, con una vista panoramica speciale perché un’immensa roccia calcarea si erge fiera in mezzo al suo limpido mare. Composta di sabbia bianchissima e morbida, viene da molti considerata una delle spiagge più belle della Thailandia, e noi non possiamo che essere d’accordo. Qui è presente, inoltre, una piccola grotta con una sorta di santuario dedicato a Shiva: la Grotta Phra Nang.

Spiaggia e Grotta Phra Nang

La Grotta Phra Nang è davvero particolare poiché al suo interno è piena di peni in legno di varie dimensioni. Secondo la leggenda, da queste parti nel III secolo a.C. affondò una nave in cui viaggiava una principessa indiana, e il cui spirito sembra ancora aleggiare in cerca di pace. Da quel momento in poi, i pescatori hanno iniziato a portare nella caverna dei manufatti fallici in legno, come offerta per avere in cambio abbondanti giornate di pesca. Di fronte alla grotta c’è anche una piccola ma bellissima spiaggia, a forma di mezzaluna soffice e bianca.

Tonsai Bay

Arrivare a Tonsay Bay è come fare un viaggio indietro nel tempo: è la culla di una serie di curiose capanne in bambù, circondate da imponenti rocce calcaree e una fitta giungla. Più che per la spiaggia, dove si può nuotare solo con l’altra marea, è famosa soprattutto per l’arrampicata, tanto da essere uno dei luoghi più importanti del Paese per questa attività.

Khao Phing Kan

Probabilmente Khao Phing Kan è un insieme di parole che non vi diranno niente, ma il nome con cui è stata ribattezzata sicuramente sì: è James Bond Island, ovvero l’isola dove è stato girato Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro, nel 1974. In realtà non è parte della provincia di Krabi, ma è facilmente raggiungibile e per questo è sempre tra le tappe da fare quando si arriva in zona.

Khao Phing Kan, Thailandia
Fonte: iStock
Un’affascinante veduta di Khao Phing Kan

Si distingue per la presenza di rocce calcaree a strapiombo sul mare e per essere completamente ricoperta di vegetazione. Parte di un arcipelago composto da una dozzina di altre isole, colpisce soprattutto per la piccola Koh Tapu che sorge dall’acqua come se fosse un chiodo enorme. Circondata da acqua di colore verde giada, regala anche numerose grotte e bellissime spiagge.

Isole di Poda

Le Isole Poda sono un’altra di quelle attrazioni della provincia di Krabi in grado di lasciare a bocca aperta chiunque vi ci metta piede. Sono 4 e piccoline ma sono una più bella dell’altra e certamente meritevoli di una gita. Esse, infatti, possono essere facilmente raggiunte con 25 minuti di traversata dalla baia di Ao Nang. Per molti, inoltre, questo mini arcipelago vanta il mare più bello e trasparente della provincia.

Koh Poda

Koh Poda, circondata dalle meravigliose acque del Mare delle Andamane, è piccina ma da una forma in grado di incuriosire tutti. Offre spiagge bianchissime e numerose palme da cocco, che spesso si rivelano degli ottimi ripari naturali dal sole. A 20 metri di distanza dalla sua costa è inoltre presente anche una bellissima barriera corallina.

Koh Kai

La pittoresca Koh Kai non si può visitare, ma comunque è uno spettacolo da vedere dalla propria barca: assomiglia alla testa di un pollo, al punto che viene chiamata anche Chicken Island. Prevalentemente rocciosa, è ideale per lo snorkeling poiché vi si ammirano coralli duri e molti altri pesci coloratissimi.

Koh Tup

Molto interessante è anche la piccola Koh Tup, poiché offre acque poco profonde e angoli naturali perfetti per risposare. In sostanza, è uno dei posti più suggestivi di Krabi per dedicarsi al relax più autentico.

Koh Mor

L’ultimo isoletta dell’arcipelago prende il nome di Koh Mor. Interessante è arrivare qui durante la bassa marea, perché si può notare che è collegata a Koh Tup e a Koh Kai da un banco di sabbia chiamato Talay Waek, dove è possibile pure camminare. Oppure, vi si può accedere nuotando in acque straordinarie.

Isole Hong

L’arcipelago di Hong è composto da circa 12 bellissime isole, alcune delle quali molto piccole e prive di spiagge. Dall’atmosfera particolarmente tranquilla e la vista che spezza il fato, sono caratterizzate anche dalla presenza di una laguna verde (Hong Lagoon), circondata da grandi scogli.

Tra le isole più belle segnaliamo:

  • Ko Hong: è la più grande dell’arcipelago e per alcuni aspetti anche la più eccezionale. È famosa per le sue impressionanti formazioni calcaree e la sua bellezza naturale incredibile, e anche per la presenza di un prezioso punto panoramico (per raggiungerlo occorre salire 400 scalini) che regala una vista assolutamente eccezionale;
  • Koh Lao La Ding: per arrivare alla sua spiaggia bisogna leggermente camminare, ma appare come per magia agli occhi del visitatore con la sua accattivante bellezza, poiché racchiusa tra immense rocce calcaree e lambita da un mare trasparente.

Phi Phi Island

Le Phi Phi Island non hanno bisogno di molte presentazioni: è uno degli arcipelaghi più famosi dell’intera Thailandia. Formato da due isole principali, Koh Phi Phi Don e Koh Phi Phi Leh, e altre isole e isolotti più piccoli, si rivela ottimale persino per soggiornare e trovare ogni tipo di divertimento, ma la verità è che offre anche numerosi punti di interesse che non bisogna perdersi:

  • Bamboo Island: isola disabitata dove si estende sia una spiaggia bianca con fondali sabbiosi e acque trasparenti, sia una zona ricca di picchi rocciosi da cui ammirare un tramonto straordinario;
  • Monkey Beach: bellissima spiaggia dove vive un gruppo di (dispettosi ma simpatici) macachi. Lunga solo 150 metri, mette a disposizione sabbia bianchissima e soffice, acqua color smeraldo e una scogliera di calcare ricoperta da vegetazione;
  • Maya Bay: è uno dei luoghi più belli di tutta la Thailandia e forse anche del mondo intero. Resa famosa dal cinema, perché qui è stato girato il film The Beach con Leonardo DiCaprio, è caratterizzata da una sabbia quasi più bianca delle neve e morbida come il velluto. In più, colpisce perché è incastonata tra scogliere da sogno e faraglioni che spuntano da un mare limpidissimo (in cui però non si può fare il bagno);
  • Long Beach: una delle spiagge più suggestive dell’intero arcipelago, perfetta anche per praticare snorkeling.

Koh Lanta

Tra le destinazioni più affascinanti dell’intera provincia di Krabi c’è, senza ombra di dubbio, Koh Lanta. Si tratta di un’isola eccezionale, parte di un arcipelago in cui le isole maggiori si chiamano Koh Lanta Noi e Koh Lanta Yai (piccola e grande isola di Lanta), che presenta un territorio relativamente pianeggiante (quindi diverso rispetto alla costa di Krabi) e puntellata di villaggi di pescatori, piccoli templi che si nascondono in mezzo alla natura e isole da sogno.

Koh Lanta, Krabi
Fonte: iStock
Gli incredibili colori di Koh Lanta

Tra le cose da visitare assolutamente menzioniamo:

  • Khlong Dao: spiaggia bianchissima lunga ben 3 km, famosa per permettere di osservare tramonti spettacolari;
  • Phra Ae o Long Beach: con un’estensione di 5 km, questa spiaggia offre un mare incontaminato;
  • Khlong Nin: puntellata di alberi tropicali, è un paradiso per il relax grazie anche alle sue acque pulitissime;
  • Lanta Old Town: la città vecchia, per fare un viaggio indietro nel tempo;
  • Sang-ga-u: villaggio in cui vivono gli Zingari del Mare, popolazione che ha adottato uno stile di vita semi-nomade.

Parco Nazionale di Khao Phanom Bencha

Come accennato, la zona di Krabi offre anche moltissime attività per coloro che sono interessati alla natura, quindi non esclusivamente al mare. Ne è un esempio il magnifico Parco Nazionale di Khao Phanom Bencha, con una lussureggiante foresta e con catene montuose che regalano paesaggi emozionanti, grazie anche alla presenza di ruscelli e cascate. Bellissime, per esempio, sono le cascate di Huai To che precipitando vanno a formare 11 grandi piscine, e le cascate Huai Sa-de, a tre salti. Da queste parti, inoltre, è possibile fare diverse escursioni anche della durata di più giorni.

Parco Nazionale di Bok Khorani

Il Parco Nazionale di Bok Khorani non deve invece mancare nell’itinerario di coloro che desiderano praticare turismo sostenibile. Oltre all’Emerald Pool di cui vi abbiamo parlato sopra, infatti, mette a disposizione anche sentieri naturali, cascate, foreste di mangrovie, grotte ed isole calcaree meravigliose. Un luogo da esplorare principalmente piedi, quindi, lungo percorsi segnalati da passerelle in legno appositamente costruite, oppure in kayak per scoprire misteriose grotte.

Santuario degli Elefanti

Infine, a Krabi è possibile fare anche una delle esperienze più amate dai viaggiatori che raggiungono la Thailandia: visitare un Santuario degli Elefanti. Sono delle vere e proprie case per questi pachidermi, salvati dallo sfruttamento turistico o da altre problematiche, in cui vengono accolti per essere reinseriti nel loro habitat naturale. In Thailandia, infatti, purtroppo può succedere che gli elefanti abbiano bisogno di essere sottratti dai maltrattamenti umani, che li portano ad essere ciechi, per esempio, o con problemi motori.

Per questo motivo in molte località del Paese (compresa anche la provincia di Krabi) esistono dei veri e propri santuari etici dedicati a questi affascinanti animali, che nei fatti sono dei centri di salvataggio e di riabilitazione. I visitatori hanno quindi l’opportunità di passare una giornata insieme a questi mammiferi proboscidati, cibandoli e preparandogli persino medicinali.

Santuario degli Elefanti, Krabi
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Elefanti che vagano liberi in un santuario

La raccomandazione più importante però è scegliere i giusti centri, perché purtroppo ne esistono di alcuni che “fingono” di essere dei santuari dedicati alla riabilitazione di questa splendidi (e dolcissimi) animali. Quelli che permettono di salirvi in sella, per esempio, sono da evitare. Pur essendo legale farlo in Thailandia, per questa pratica le organizzazioni per il benessere degli animali sollevano diverse preoccupazioni: gli elefanti non sono naturalmente attrezzati per sostenere il peso umano per lunghi periodi, al punto che rischiano di ritrovarsi a soffrire di più condizioni dolorose, tra cui l’artrosi.

Possiamo quindi concludere che un’esperienza presso un Santuario degli Elefanti a Krabi è assolutamente consigliata perché in grado di regalare emozioni uniche, ma a patto che si decida di farlo in un centro etico.