Alla scoperta delle isole Aleutine, soprannominate “la culla delle tempeste”

Ai confini del mondo è ancora possibile scoprire terre in cui l'uomo si muove a fatica e la natura domina tutto: ecco le isole tra Alaska e Siberia

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Redazione

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Pubblicato: 5 Novembre 2018 14:03Aggiornato: 24 Giugno 2024 13:55

Alla scoperta delle isole Aleutine, tra America e Siberia, in un misto di culture, storia e panorami mozzafiato, dove la natura fa da padrona. Qui si avvera il sogno di ogni esploratore che ricerca avventure memorabili in luoghi dal fascino unico.

Le isole Aleutine, tra l’Alaska e la Siberia

Gli amanti delle vacanze al limite adoreranno le Aleutine. Si tratta di 14 grandi isole poste lì dove l’America finisce e ha inizio la Siberia, affiancate da 55 isole minori e da svariati isolotti. Un arcipelago di origine vulcanica, ricco di storia e che chiama all’avventura gli odierni esploratori.

Ci troviamo nel territorio amministrato dall’Alaska e sul confine tra il Mare di Bering (a nord) e l’Oceano Pacifico (a sud). Sono proprio le Aleutine a formare questo limite tra i due mari, in un tracciato composto da molte isole che si estende per ben 1.800 km.

Pochi gli abitanti che vivono qui, in condizioni a dir poco particolari considerando come l’arcipelago venga definito “La culla delle tempeste”. Sono circa 8mila le persone che abitano le 14 maggiori isole e le 55 minori, adattandosi a temperature che oscillano tra i -6 e i 17 gradi durante l’anno. Il tutto corredato da vento, pioggia e nebbia, in un’atmosfera dal fascino spettrale.

Le Aleutine sono site nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico e la loro formazione è ancora profondamente in essere. Si trovano a ridosso della fossa delle Aleutine, che segna il confine geologico tra la placca nordamericana e quella pacifica. Qui la terra continua a tremare e i ben 57 vulcani presenti su questi lembi di terra sono ancora attivi, come dimostra il vapore che costantemente ne fuoriesce. Non proprio il luogo adatto per una vacanza per coloro che cercano spiagge paradisiache e relax. Qui infatti le giornate serene, senza pioggia o nuvole, sono stimate intorno alle 8 in un anno.

Cosa fare alle isole Aleutine

Cimentarsi in quest’avventura vuol dire regalarsi un’esperienza unica. Enormi prati verdeggianti ricoprono incantevoli colline, dove potersi dedicare al trekking, fianco a fianco con volpi, caribù, capre di montagna e, non così di rado, cervi e orsi. Ricco di vita è ovviamente anche il Pacifico, dal quale a volte sbucano balene, leoni marini, foche e orche.

Se trekking e pesca sono le principali pratiche sportive praticate, le Aleutine sono terreno fertile anche per scalatori, escursionisti, canoisti e surfisti. Mettere piede su una di queste isole vuol dire essere pronti a qualsiasi avventura, ma soprattutto avere chiaro un concetto: rispetto per la natura. È lei infatti a dominare tutto, soprattutto in luoghi così estremi.

Cosa aspettarsi invece dalla popolazione locale? Un incredibile incrocio di culture. Il territorio è amministrativamente americano, eppure molti dei cognomi dei locali sono russi. Kodiak e Unalaska (le principali isole) vantano ad esempio due splendide chiese ortodosse, la cattedrale della Resurrezione e quella della Santa Ascensione. La lingua ufficiale è però l’inglese, dunque non farete fatica a farvi comprendere nel Mare di Bering. Se poi doveste conoscere un po’ di inuit, potreste avere un rapporto più diretto con le popolazioni più rurali.

Come arrivare alle isole Aleutine

Per poter raggiungere le Aleutine è necessario affidarti ai voli offerti da Alaska Airlines, PenAir oppure Aviation, con partenza dalla città di Anchorage, sulla terraferma, fino all’isola di Adak, una delle più lontane. Via mare, invece, è possibile prenotare un biglietto per il ferry MV Tustumena.