I dintorni della capitale della Bielorussia, castelli e villaggi

Nei dintorni della capitale della Bielorussia vedrete molti villaggi rurali e sontuosi castelli: ecco tre attrazioni da non perdere nei dintorni di Minsk

Splendide chiese cattoliche e ortodosse, interessanti itinerari turistici attraverso le testimonianze del passato e poi enormi piazze e suggestivi monumenti. Questa è Minsk, la bellissima capitale della Bielorussia. Ma se avete già visitato la città e non volete ancora lasciare questa meravigliosa terra nel cuore dell’Europa dell’est, non preoccupatevi, perché i suoi dintorni offrono fantastiche attrazioni.

Arrivare non sarà difficile : l’Aeroporto Internazionale di Minsk a una quarantina di chilometri dal centro è tutto sommato ben collegato con i più grandi aeroporti europei e italiani, ad esempio di Roma e di Milano. Da lì, poi, arrivare al centro di Minsk è semplicissimo e l’ideale per visitare le zone circostanti è muoversi in auto o in treno, il mezzo più veloce ed economico. In questo caso non perdetevi la Stazione centrale di Minsk: il piazzale e l’ingresso monumentale sono un’opera d’arte.

Dall’inizio del 2017, poi, l’accesso alla Bielorussa è ancora più facile: se pensate di non starci più di 5 giorni e solo per turismo, infatti, vi basterà semplicemente il passaporto. Ma badate bene che se avete intenzione di trattenervi di più, la trafila sarà più lunga: all’Ambasciata di Roma o al Consolato di Milano dovrete richiedere un visto valido per 90 giorni, al prezzo di 60 euro, presentando una prenotazione alberghiera e un’assicurazione sanitaria.

I dintorni della capitale della Bielorussia sono davvero suggestivi, soprattutto per chi ama passeggiare all’aria aperta e in mezzo alla natura incontaminata. Il paese, infatti, non ha sbocchi sul mare ma è ricco di grandi laghi, spesso navigabili, pianure a perdita d’occhio, dolci colline e bellissime foreste. L’ideale insomma, per i patiti del trekking e della mountain bike e degli sport acquatici. I meno sportivi, però, non si devono preoccupare, perché le attrazioni non mancano, anche per loro.

Museo Bielorusso di architettura popolare e vita rurale
A una mezz’oretta dalla capitale, circa 20 chilometri a sud-ovest, non potete assolutamente perdervi il Museo Bielorusso di architettura popolare e vita rurale. Nelle campagne di Stroczyca, Ozertso ospita un bellissimo museo a cielo aperto inaugurato da poco più di 30 anni. Suddiviso in tre sezioni principali, “Bielorussia centrale”, “Il Lakeland” e “La regione del Dnepr”, il museo riproduce per ogni regione storica ed etnografica della Bielorussia le peculiarità dell’architettura popolare, della vita rurale, dell’artigianato e del paesaggio.

Diversi tipi di strutture, quindi, dall’insediamento rurale al casale, passando per il tipico villaggio rurale della Bielorussia. Con piccole e curate casette in legno, la chiesa, i giardini, la scuola, il mulino e persino un ristorante. C’è proprio tutto ciò che serve per toccare con mano la storia e le tradizioni delle campagne del paese. E assaporarla, anche, visto che avrete la possibilità di gustare le pietanze e le bevande tipiche locali.

Castello di Mir
Proseguendo verso sud-ovest per un’ottantina di chilometri sino al confine tra la regione di Minsk e quella di Hrodna, lasciatevi incantare dal meraviglioso complesso del Castello di Mir, ubicato vicino alla città da cui prende il nome, nel distretto di Karėličy. A differenza del più famoso Castello di Pishchalauski, maestosa struttura proprio al centro della capitale della Bielorussia, il Castello di Mir è visitabile e, oltre a essere uno dei siti bielorussi Patrimonio dell’Unesco, è uno dei monumenti più interessanti dell’Est Europa, forse anche per la sua travagliata storia.

La costruzione del castello è avvenuta in tre tempi: i lavori iniziarono nel Quattrocento, proseguirono con il Duca Ilinich nei primi del Cinquecento e terminarono definitivamente alla fine del secolo. Durante l’occupazione di Napoleone, però, la struttura subì pesanti distruzioni e fu poi abbandonato fino alla fine dell’Ottocento. Solo allora il Governo decise di ristrutturarlo e renderlo nuovamente fruibile.

Castello di Njasviž
Circa 30 chilometri a sud del Castello di Mir, rientrando però nel distretto di Minsk, non perdetevi un altro affascinante sito Patrimonio Unesco, il Castello di Njasviž. Anche questa struttura risale al Cinquecento ed è il castello residenziale della famiglia Radziwill, che lo fece ristrutturare completamente da una squadra di architetti italiani, dopo che, nei primi anni del Settecento, venne depredato dalle truppe di Carlo XII di Svezia.

Nella ristrutturazione totale, ciò che rimaneva della struttura, degli elementi architettonici, degli infissi e del mobilio fu ricostruito e sostituito con elementi barocchi, che gli diedero l’aspetto elegante di un palazzo, più che di una roccaforte. Negli anni ‘40 del Novecento, poi, i proprietari vennero cacciati dall’Armata Rossa e con l’occupazione sovietica il bellissimo castello diventò un sanatorio. Solo alla fine del secolo venne dichiarato bene culturale e aperto al pubblico.