Cosa vedere sull’Isola di Giava, alla scoperta di Giava Est

Cosa vedere sull’Isola di Giava, una regione ancora poco frequentata da turisti e che offre vere meraviglie naturali e storiche. Scopriamo insieme Giava Est

L’Isola di Giava è il cuore dello stato indonesiano, dove si trova la capitale Giacarta. Qui risiede quasi la metà della popolazione di tutta la nazione ed è una delle mete più frequentate dal turismo internazionale di tutto il sud est asiatico. Nonostante queste caratteristiche sull’isola è ancora possibile viaggiare in regioni poco popolate e soprattutto poco frequentate dai grandi flussi turistici, caratteristiche che permettono di entrare in contatto con uno splendido ambiente naturale e con un volto autentico e affascinante della cultura indonesiana.

Il territorio di Giava Est risponde esattamente a queste peculiarità ed è per questo motivo che è frequentata soprattutto da viaggiatori in cerca di un’avventura alla scoperta di un’Indonesia segreta e poco conosciuta. Questa regione si trova nella zona orientale dell’isola, conosciuta coi nomi di Jawa Timur e Jåwå Wétan, ed è la sede della seconda città dell’isola, Surabaya, un centro dinamico e che unisce elementi coloniali a strutture avveniristiche.

La storia di questa regione ha seguito quella più generale dell’isola di Giava, dapprima con i regni buddisti e induisti per poi entrare nell’orbita dei sultanati islamici durante l’età moderna. Il periodo coloniale olandese ha interessato soprattutto le aree rurali con imponenti coltivazioni di caffè e di alberi di teak, mentre dopo l’indipendenza si è assistito ad un grande sviluppo industriale, in particolare nell’area di Surabaya.

Surabaya è la città principale della regione e può essere un buon punto di partenza per esplorare le zone più remote di questo angolo di Indonesia, dopo aver visitato il suo interessante centro storico, si possono visitare i segni del passato coloniale e le numerose espressioni dell’arte popolare nel Balai Pemuda, il centro culturale cittadino.

Per gli amanti dello shopping e gli appassionati di elettronica bisogna ricordare che a Surabaya si trovano anche alcuni dei centri commerciali più grandi di tutto il sud est asiatico, come Tunjungan Plaza e Galaxy Mall.

Lasciandosi alle spalle l’area urbana principale si possono raggiungere le meravigliose aree naturalistiche di questa regione, in particolare il Parco Nazionale Baluran e il Parco Nazionale Bromo-Tengger-Semeru.

Il Parco Nazionale Baluran è una grande area protetta situata nell’estremo nord ovest dell’Isola di Giava, un’oasi protetta che garantisce la sopravvivenza di un ecosistema unico e delicato tra la catena montuosa attorno al monte Baluran e le mangrovie della costa. All’interno del parco si possono visitare le spettacolari pendici del Baluran, un vulcano dormiente che si innalza fino a 1.220 metri e da dove si può ammirare lo splendido panorama che si spinge fino al mare, la savana di Bekol, dove si possono avvistare i grandi bufali indonesiani vivere in libertà e una grande varietà di uccelli di ogni tipo, e la meravigliosa spiaggia di Bama, dove si può fare un tuffo nelle sue acque cristalline o immergersi per osservare da vicino l’incredibile varietà di vita sottomarina.

Il Parco Nazionale Bromo-Tengger-Semeru è, invece, l’area protetta attorno ai due vulcani più attivi di tutta l’Indonesia, il Semeru e il Bromo, e che insiste su un territorio di incredibile bellezza fatto di foreste a valle di un paesaggio lunare sulle pendici dei monti. Partecipare ad un’escursione fino alle cime dei vulcani è un’esperienza davvero indimenticabile, che permette di ammirare tutta la potenza della natura nella sua forma più impressionante.

Bisogna ricordare, però, che a causa dell’attività eruttiva l’accesso alle pendici dei vulcani è consentito solo quando non ci sono pericoli per i visitatori, in questo senso è opportuno informarsi prima nel centro visite del parco. All’interno del parco vivono i membri della popolazione dei Tengger, un’etnia che ha mantenuto l’antica religione indù, e che ha sviluppato un rapporto mistico-religioso con i vulcani, lasciando spesso offerte e sacrifici per impedire che le eruzioni danneggino i villaggi.

Chiedendo il permesso agli abitanti si possono visitare i villaggi e in questo modo vedere da vicino uno dei lati meno conosciuti dell’Isola di Giava, dove le antiche tradizioni resistono all’avanzata della globalizzazione.

Un’attrazione da non perdere di carattere storico è la regione di Bondowoso, situata a est rispetto a Surabaya, che ospita un’incredibile quantità di strutture megalitiche, testimonianza delle prime presenze umane in Indonesia. Il sito più celebre è Pekauman, dove si possono ammirare menhir, dolmen, strutture funerarie e un gran numero di altre strutture realizzate da enormi blocchi di pietra conficcate nel terreno, spesso con una incredibile somiglianza con i siti megalitici del nord Europa.

Per gli amanti dell’avventura e delle escursioni in luoghi remoti il viaggio da non perdere è quello per raggiungere lo spettacolare Kawah Ijen, il Cratere Ijen, un lago situato nella bocca di un vulcano spento che a causa dei vapori acidi ha sviluppato un’incredibile colorazione celeste. Il lago si trova in una delle regioni meno popolate e remote di Giava Est, tra Banyuwangi and Bondowoso, e per raggiungerlo è necessario partecipare a un tour organizzato o informare le autorità locali che si intende raggiungere questa località.

Dopo aver raggiunto il campo base sulle pendici del vulcano bisogna affrontare una camminata di circa tre ore in un paesaggio lunare. Inoltre è necessario prestare attenzione poiché le esalazioni del lago sono velenose ed è fondamentale avere con sé delle mascherine e indossarle in prossimità dell’acqua per non respirare i vapori acidi. Superate queste difficoltà, la vista di questa incredibile realtà, dove le forze geotermiche hanno sviluppato un microcosmo caleidoscopico di colori all’interno del cratere , lascia davvero senza parole.