Cosa fare alle isole Hawaii, il paradiso dei surfisti

Viaggio nelle Isole Hawaii, tra le due anime dell’arcipelago: quella delle spiagge e della modernità di Honolulu e quella selvaggia della natura incontaminata

Isole magiche, sospese nell’oceano tra natura incontaminata e modernità. Sono le Hawaii, un arcipelago di 8 isole, la cui capitale Honolulu è una vera città degli Stati Uniti con musei e luoghi per il divertimento e con una spiaggia da urlo a pochi passi da modernissimi grattacieli in vetro e un lungomare dove assaggiare un delizioso piatto di pupus. La città si può visitare a piedi – attenti alle norme che regolano l’uso dello smartphone in strada – e con i mezzi pubblici; i collegamenti tra le isole sono garantiti da traghetti e voli interni.

Ma quella della vissuta metropoli turistica è solo una delle due anime delle Isole Hawaii che convivono in armonia. L’altra è quella della natura selvaggia e tutta da esplorare delle piccole e grandi isole, ancora oggi identica a quella che vide James Cook quando scoprì l’arcipelago delle Hawaii per la prima volta nel 1778. Un mondo incantato e inaccessibile tra cascate altissime e vulcani attivi. Tantissimi gli animali, tra i quali balene gobbe e foche monache, che popolano questo paradiso incantato. In questa guida scopriremo le attrazioni imperdibili durante una vacanza alle isole Hawaii.

Honolulu. Sono milioni i visitatori che ogni anno scelgono Honolulu, nell’isola di Oahu (la terza delle isole Hawaii per estensione), per le vacanze. Quasi tutti arrivano nell’aeroporto cittadino che ha due piste sulla barriera corallina. La città, capitale dello Stato di Hawaii – che ha dato i natali all’ex presidente Usa Barack Obama – è divisa in due parti ed è tutta da scoprire.

A Downtown si concentrano tutte le attività commerciali e governative; il cuore è Capitol district dove si può ammirare la statua bronzea di re Kamehameha – primo re delle isole Hawaii, tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo – davanti al palazzo della Corte Suprema. C’è poi Chinatown, popolata da immigrati asiatici, dove si può scegliere tra i laboratori dei tatuatori o degli agopuntori, a seconda delle esigenze, o i caratteristici ambulanti.

Raggiungibile da Downtown con il filobus, per gli amanti del mare, ecco il distretto turistico di Waikiki Beach, la seconda parte della città. È il momento del relax: godetevi il sole e la spiaggia, tra le più famose al mondo, lasciandovi alle spalle i palazzi in vetro (tra i quali spicca il palazzo rosa del Royal Hawaiian Hotel), i grattacieli e 4 km di lungomare per la movida notturna. In questa zona si può gustare il “pupus”, il piatto tipico hawaiano, composto da gamberetti fritti, pisellini salati, sushi e germogli di soia. Waikiki è celebre al mondo per le onde particolarmente propizie per le gare di surf che attirano sulle isole Hawaii appassionati da tutto il mondo.

Nel tour dell’isola Oahu non può mancare una tappa a Kuhio Beach, dove ammirare la statua di Duke Kahanamoku considerato il padre del surf e le quattro pietre magiche (Wizard stones) sacre secondo alcune leggende. Per gli amanti del riposo all’ombra delle palme da cocco davanti alle acque turchesi, magari con un drink in mano, c’è poi la spiaggia di Lanikai Beach.

Haleiwa e Sunset Beach. Ma la meta ambita dai surfisti di tutto il mondo si trova ad Haleiwa, nell’isola di Oahu: è la spiaggia di Sunset Beach, detta appunto “la capitale dei surfisti”, che ha ospitato la gara “Duke Kahanamoku Classic” dal 1965 al 1984, con dirette televisive che hanno incantato il mondo grazie alle evoluzioni tra le onde dei campioni della spettacolare disciplina. Se siete surfisti esperti, non perdete la spiaggia di Banzai Pipeline, dove le onde giganti (anche di 25 metri) creano lunghe gallerie d’acqua.

Musei e centri culturali. Tanti i musei da visitare. C’è il Mission Houses Museum (il museo delle missioni) a Honolulu, con gli abiti degli antichi missionari che raggiunsero le isole Hawaii. O il Museum Bishop, nei pressi di Waikiki, dove ammirare la statua in vimini di un’antica divinità, un costume da cerimonia e tante conchiglie. C’è, ancora, sull’isola di Oahu, il Polynesian cultural center dove assistere a danze tipiche e lasciarsi coinvolgere in attività che rimandano al ricco patrimonio culturale delle isole del Pacifico e in particolare delle Hawaii.

Le cascate. Tra le meraviglie naturali delle isole Hawaii ci sono straordinarie cascate. Nell’isola di Maui ecco le Honokaku Falls, fiumi d’acqua che precipitano da 335 metri immersi nella vegetazione selvaggia: capolavoro della natura che non è sfuggito a Steven Spielberg che qui ha girato alcune scene del film “Jurassic Park”. Le cascate sono inaccessibili e si possono ammirare dall’alto solo con l’escursione in elicottero. Nell’isola Hawaii, che gli americani chiamano The Big Island, c’è la cascata più alta, con un salto di 400 metri, la Hiilawe Falls, situata nella valle di Waipoo.

Il parco dei vulcani. Tra paesaggi lunari, animali e specie vegetali rare, le isole regalano atmosfere di fuoco: l’Hawaii Volcanoes National Park abbraccia due vulcani ancora attivi. Ci sono il Mauna Loa (4.169 m), che è il più grande del pianeta, e l’altro vulcano attivo, il Kilauea Caldera, che incanta i visitatori coi suoi flussi di lava incandescente. Mentre il Mauna Kea (spento) con i suoi 4.209 m di altezza è un sito astronomico eccezionale.

Foche e balene. Al largo delle isole Hawaii vivono oltre 100 specie di pesci e 64 specie di volatili. Tra gli animali autoctoni si contano la foca monaca e il pipistrello cinerino. Le foche, circa 1.300 esemplari rimasti, si trovano sulle isolette del Parco marino naturale di Papahanaumokuakea; mentre il pipistrello, molto piccolo e con il suo caratteristico mantello rosso, abita invece la foresta di Kokee a Kauai.

In autunno i visitatori possono ammirare le balene gobbe che lasciano i freddi mari dell’Artico per raggiungere le acque più calde delle isole Hawaii. Nell’isola di Maui si trova il Whale Center of the Pacific che racconta ai visitatori, con l’ausilio di impianti interattivi, il mondo dei grandi cetacei e lo sfruttamento da parte dell’industria ittica.