Cosa fare sull’isola di Komodo, alla scoperta degli ultimi draghi

Viaggio sull’isola di Komodo, in Indonesia, una delle sette meraviglie naturali dell’era moderna: la spiaggia rosa e i meravigliosi draghi.

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Redazione

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L’isola di Komodo in Indonesia è una delle sette meraviglie naturali dell’epoca moderna, un luogo magico nel mar di Flores che fa parte delle cosiddette Piccole Isole della Sonda. Grande quasi 400 chilometri quadrati e popolata da circa 2.000 abitanti, quest’isola equatoriale ha una vegetazione che alterna palme e fitta boscaglia che cambia aspetto come per magia durante l’anno in un alternarsi di verde-blu durante la stagione delle piogge e di ocra durante il periodo più secco. Ma la varietà di colori non si ferma qui perché grazie ai coralli che popolano i fondali marini non mancano le spiagge dalla tinta rosa.

E proprio la Pink Beach è sicuramente una delle attrazioni più note dell’isola di Komodo e vi permetterà di fare snorkeling e tante immersioni. Anche lo scenario della vegetazione lussureggiante che circonda la spiaggia vi lascerà senza fiato come ha incantato molte aziende che proprio qui girano spot pubblicitari per prodotti venduti in tutto il mondo.

Il punto di partenza dell’isola è il campeggio di Loh Liang sulla costa est dove si trovano anche gli uffici amministrativi del Parco nazionale di Komodo e da dove partono le visite guidate. Bellissimo è anche il borgo dei pescatori di Kampung, accessibile dopo una camminata di 60 minuti a sud del campeggio di Loh Liang. Si tratta di un paesino caratteristico fatto di capanne costruite sull’acqua e dove potrete trascorrere del tempo con gli abitanti locali, ammirando le meraviglie del paesaggio in un luogo che sembra sospeso nel tempo.

Ma la vera attrazione dell’isola è proprio il Parco nazionale di Komodo istituito alla fine degli anni ’70 del secolo scorso e che dal 1991 è patrimonio dell’umanità Unesco. Il parco deve gran parte della propria fama alla ricca fauna che ospita con un migliaio di specie di pesci – come, ad esempio, squali balena e tonni – oltre a tanti coralli, da cui deriva il colore delle più belle spiagge dell’isola.

Anche la fauna della terraferma è molto interessante e oltre a bufali e uccelli tropicali, comprende animali unici come il maleo dai piedi arancioni, il ratto endemico e il cervo di Timor. La vera star dell’isola, però, è il varano di Komodo, una lucertola gigantesca che può raggiungere i 3 metri di lunghezza e arrivare al considerevole peso di 90 chilogrammi. La scoperta di questi veri e propri draghi preistorici risale al XX secolo e non mancano escursioni per osservarli nel loro ambiente naturale.

Il parco, che oltre a Komodo comprende anche le due isole di Rinca e Padar, nacque proprio all’inizio degli anni ’80 per impedire che i varani, ormai in via di estinzione, scomparissero del tutto (oggi gli animali protetti sono circa 5.000). Il drago di Komodo si nutre prevalentemente di carcasse, ma non esita ad attaccare anche animali più grossi come bufali e cervi di cui percepisce l’odore a 5 chilometri di distanza.

Il suo morso si serve di un mix di veleno e batteri che causano infezioni e portano al decesso le sue prede in breve tempo. Ricordate che i varani di Komodo sono animali che possono essere molto pericolosi per l’uomo e non bisogna mai trovarsi a meno di 10-15 metri di distanza o avventurarsi in maniera sconsiderata lungo i sentieri dell’isola.

Sull’isola di Komodo, oltre al trekking, l’attività prevalente è quella dello snorkeling e delle immersioni, praticabili anche dai turisti che arrivano qui in barca. Tra i punti più adatti per l’esplorazione dei fondali ci sono località come Merah Beach, Batu Bolong e Tatawa.

Per conoscere l’isola, però, la soluzione ideale è quella di scoprirla a piedi il più possibile… e se siete fortunati potrete persino vedere i varani mentre attaccano le loro prede! Arrivare all’isola di Komodo è possibile grazie il collegamento aereo con Bali oppure per mezzo di motoscafi in partenza da Sape nella zona di Nusa Tenggara.