Cosa fare a Camogli in Liguria nella splendida Riviera di Levante

Cosa fare a Camogli, passeggiate nel suo centro storico, gustando le prelibatezze locali, escursioni nei suoi dintorni e immersioni nella baia di San Fruttuoso

Camogli è un comune italiano della provincia di Genova in Liguria, da cui dista circa una ventina di chilometri, è un tipico borgo marinaro di circa 5.330 abitanti, conosciuto anche con l’appellativo di “Città dei mille bianchi velieri”. Il centro di Camogli si affaccia sul Golfo Paradiso occupando la vallata a ponente dell’omonimo monte, la parte più estesa del parco naturale regionale della famosa Portofino appartiene al comune di Camogli. Per raggiungere Camogli se si viaggia in auto bisogna seguire l’Autostrada dei Fiori A12 ed uscire al casello di Recco e proseguire con la strada statale. Per chi ama viaggiare e non vuole rinunciare alla possibilità di godere dei paesaggi della riviera ligure può uscire al casello di Rapallo e percorrere la strada SP21.

Arrivando a Camogli verrete subito rapiti dai colori delle tipiche facciate dipinte sulle abitazioni, l’arte decorativa ligure richiama cornicioni, balconi, fiori e persiane facendo degli edifici enormi “trompe l’oeil” dove ogni carruggio intende far scoprire ai visitatori scorci suggestivi della cittadina. Il fulcro di Camogli dove un tempo si svolgeva la vita politica e religiosa del borgo è l’antica isola medioevale, qui a dominare il territorio si erge la Basilica di Santa Maria Assunta, risalente secondo fonti storiche al XII secolo, l’edificio a tre navate in stile barocco è rivestita di pregiati stucchi in oro e marmi policromi, la volta vanta affreschi di fine Ottocento appartenenti ai pittori Nicolò Barabino e Francesco Semino.

Una volta visitata la Basilica, fra le cose da fare a Camogli c’è quella di recarvi al porticciolo, qui troverete gozzi in legno, barche da diporto testimoni della secolare vocazione marinara di Camogli, concedetevi un po’ di shopping fra i negozietti di prodotti locali, assaggiate la focaccia con le acciughe, acquistate le trofie e il famoso pesto fatto a mano, pranzate con un bel piatto di pansotti in salsa di noce e lasciatevi tentare dai dolci Camogliesi bignè di cioccolato e rum, proseguite poi la vostra passeggiata per smaltire un po’ di calorie, per continuare la ricerca di qualche oggetto particolare o di qualche capo di abbigliamento dirigetevi lungo i portici e sulla stradina che conduce al molo oppure verso il lungomare, troverete botteghe e negozi per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Tra gli edifici storici che non potete perdere c’è il Castello della Dragonara eretto in epoca medioevale in difesa del borgo e della costa, nel corso degli anni settanta dopo alcuni decenni di abbandono, il maniero venne recuperato e adibito ad ospitare l’Acquario tirrenico, venne dotato di vasche con acqua marina dove esemplari di fauna marina tipiche delle acque camogline potessero trovare il loro habitat naturale, si poteva definire una sorta di primordiale Acquario di Genova: infatti alla chiusura di questo piccolo “museo acquatico” che ospitava esemplari di murene, aragoste e paguri, i pesci e i crostacei presenti vennero trasferiti proprio in quest’ultimo.

Tra le cose da fare a Camogli, per gli amanti della natura e del trekking, la cittadina offre numerosi percorsi panoramici che congiungono il borgo alla frazione di Ruta fino a Punta Chiappa, un altro caratteristico borgo ligure che prende il nome dallo sperone di roccia protesa sul mare, in uno di questi sentieri sorge la bellissima Chiesa di San Nicolò di Capodimonte in stile romanico, del XII secolo, inserita nella lista dei monumenti nazionali italiani che vi consigliamo di visitare, così come fra le costruzioni civili, la Batteria di Punta Chiappa, complesso utilizzato nel secondo conflitto mondiale.

Visitando Camogli fra le cose che vi consigliamo di fare c’è una gita alla Baia di San Fruttuoso alla quale si può accedere attraverso un sentiero scosceso oppure con il battello. Ad attendervi troverete un vecchio borgo sorto attorno al complesso dell’Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte, risalente all’anno mille, dal 1983 l’abbazia fa parte dei beni architettonici del FAI, nella baia gli amanti delle immersioni non potranno mancare l’occasione di scendere nelle profondità marine per vedere il Cristo degli abissi, opera di Guido Falletti posta nel 1954 sul fondale della baia a 15 metri sott’acqua, sulla piccola spiaggetta antistante l’Abbazia potrete rilassarvi ammirando la bellezza e la pacatezza del paesaggio circostante.