Chi viaggia in Spagna, spesso, si limita a visitare le città più rinomate come Barcellona, Madrid o Siviglia. C’è un’altra città spagnola, però, meno nota rispetto a quelle citate, ma che detiene ben quattro Patrimoni Unesco, stabilendo così un record: è Cordova.
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Cosa vedere a Cordova, la città con 4 siti Unesco
Córdoba, il nome spagnolo di Cordova, con i suoi 330 mila abitanti, si trova a meno di due ore di treno dalla capitale della Spagna, Madrid.
È una città che custodisce tesori di immenso valore e dove ogni angolo racconta una storia che viene dall’antichità. Non a caso sono ben 4 i siti Unesco di Cordoba, che la rendono una città record nel numero di luoghi riconosciuti, superando Roma e Parigi: il centro storico, la Mezquita (ovvero la Moschea-Cattedrale), Medina Azahara e il Festival dei cortili.
Il centro storico di Cordova
Passeggiando per le viuzze del centro storico si svelano i motivi per i quali è stato iscritto tra i 4 siti Unesco riconosciuti alla città. Potrete attraversare la splendida plaza de la Corredera, con la sua forma rettangolare e i caratteristici portici con ampie arcate, oppure andare alla scoperta del quartiere ebraico, la cosiddetta “Juderìa“, luogo centrale per la cultura ebraica, musulmana e andalusa per diversi secoli. Tra le strette viuzze acciottolate che si snodano lungo il quartiere, meritano una visita la Sinagoga e il suk Municipale ricco di tradizione. Uno dei luoghi più suggestivi del quartiere è la Calleja de las Flores: una stradina sulla quale si affacciano edifici bianchi e numerosi vasi blu, mentre sul fondo spicca il campanile della moschea.
E ancora, nel centro storico, si trova il Palazzo di Viana, con i suoi caratteristici cortili cordovesi, il ponte e il tempio romani, ma anche l’Alcázar de los Reyes Cristianos, la Fortezza dei Re Cristiani che racconta più di 600 anni di storia, e i suoi giardini. Nel corso dei secoli la città è stata un esempio di convivenza culturale.
La Mezquita
Tra i principali punti d’interesse della città spicca la Mezquita, una moschea che conta più di tredici secoli di storia e ritenuta universalmente tra le più incredibili in tutto il mondo: insieme al centro storico della città, la Moschea-Cattedrale è stata inserita nella lista dei patrimoni Unesco. Spiccano il minareto, il Patio de los Naranjos e la sala della preghiera, che conta più di 1.300 colonne di marmo.
Il Festival dei cortili
L’Unesco ha inoltre riconosciuto come “patrimonio immateriale” il Festival de los Patios Cordobeses (Festival Festival dei cortili di Cordova). Si tratta di una festa che si celebra nella città dell’Andalusia in primavera, durante la quale i patii e i balconi vengono decorati con centinaia di fiori e piante. Cordova, che ospita tantissimi giardini e corti interne nascosti dietro i muri, con cancelli a renderli inaccessibili per i non residenti, durante questa ricorrenza svela al pubblico i suoi micromondi nascosti.
Alcuni degli eventi più famosi collegati al rinomato Festival de los Patios Cordobeses hanno luogo nei quartieri del Alcázar Viejo, ovvero Santa Marina e la Magdalena, così come nei dintorni del quartiere San Lorenzo e della zona della Moschea.
La Medina Azahara
L’ultimo Patrimonio UNESCO di Cordoba, il quarto, si è aggiunto nel 2018: si tratta della Medina Azahara (Madīnat al-Zahrā), residenza califfale tra il X e l’XI secolo. Il sito archeologico, riscoperto all’inizio del XX secolo, si trova ai piedi della Sierra Morena, a circa 5 chilometri a ovest della città dell’Andalusia. Secondo l’Unesco, questo sito, al cui interno sono presenti strade, ponti e oggetti d’uso quotidiano, «offre l’opportunità di conoscere in maniera approfondita la civiltà islamica occidentale della cosiddetta Al-Andalus, ormai scomparsa, all’apice del suo splendore».