Considerata una delle città più verdi d’Europa, la capitale della Repubblica di Moldavia è il cuore pulsante del Paese, ed è anche la prima tappa da visitare una volta arrivati in questa splendida terra, perché è qui che si trova l’aeroporto internazionale. Ed è qui che si può scoprire la storia di questo affascinante territorio attraverso bellezze architettoniche e monumenti di pregio dislocati nel centro storico o nei dintorni. Ma partiamo dall’inizio: si chiama Chisinau o Kishinev?
Chisinau o Kishinev, qual è il nome della capitale della Moldavia
Il nome moldavo è Chisinau, mentre per la popolazione di lingua russa è nota come Kishinev. La denominazione russa è stata molto utilizzata durante il periodo zarista e sovietico.
Passata sotto la dominazione russa nel 1812, Chisinau diventò un fiorente emporio commerciale, fino a che il 27 marzo 1918 il parlamento moldavo si espresse a favore dell’annessione della Bessarabia al regno di Romania. Nel 1940 Chisinau fu restituita all’Unione Sovietica, poi occupata dalla Romania in seguito all’intervento in guerra contro la Russia, per poi essere rioccupata alla fine della Seconda guerra mondiale dall’URSS che ricostituì la Repubblica Socialista Sovietica di Moldavia.
Nel dopoguerra, la città venne ricostruita secondo il progetto dell’architetto Aleksej Viktorovič Ščusev. Sotto l’amministrazione sovietica vennero edificati numerosi edifici pubblici e privati in stile stalinista, finché nel 1991 Chisinau è diventata capitale della Repubblica Moldava indipendente dall’Unione Sovietica.
L’origine del nome viene attribuita alla coesione di due parole dell’antico romeno: “chișla nouă”, (“sorgente nuova”). Stando, infatti, a una delle tante leggende sulla nascita della città, la sorgente d’acqua venne trovata da alcuni monaci ortodossi che decisero di costruirvi nei suoi pressi la Chiesa di San Masaracchio. Sarebbe stata proprio la presenza della sorgente a spingere la gente del posto alla fondazione del centro abitato.
Cosa vedere nella capitale moldava
Sono davvero tanti i monumenti di raro pregio artistico da ammirare a Chisinau. A cominciare da uno dei simboli indiscussi della capitale moldava, il suo Arcul de Triumf (Arco di Trionfo) costruito intorno alla metà del 1800 in pietra bianca, di fronte al Palazzo del Governo. Sulla sua cima si può scorgere un orologio, altro elemento iconico della città, che si illumina appena cala il buio, mentre al suo interno custodisce un’enorme campana del peso di oltre 6 tonnellate, costruita con il metallo ottenuto dalla fusione dei cannoni turchi risalenti alla guerra russo-turca del 1828.
Durante la visita alla città di Chisinau non potete perdervi una passeggiata nello splendido Parco Ștefan cel Mare, noto come Parco Pushkin durante gli anni della dominazione sovietica, il principale parco pubblico della capitale e il più vecchio della Moldavia. Situato nel centro della città, è stato soprannominato “parco degli amanti”, perché luogo scelto dalle giovani coppie per passeggiate romantiche o dichiarazioni d’amore.
Altrettanto imperdibile è la Catedrala Mitropolitană Nașterea Domnului – Cattedrale della Natività di Cristo. Un imponente edificio bianco in stile neoclassico, edificato nel 1836, sovrastato da una suggestiva cupola nera di zinco e circondato da un parco fiorito, dove, nei weekend e durante le principali ricorrenze, viene allestito un pittoresco mercatino dell’artigianato locale.
Ma nulla, forse, provoca l’impatto che danno le Porte della Città (“Portile Orasului”), un altro dei simboli di Chisinau, formate da due edifici di cemento triangolari alti 70 metri, che si aprono simmetricamente perpendicolari al viale. Con questa costruzione, si voleva rappresentare il progresso della Moldavia, tanto che le Porte di Chisinau sono state raffigurate su una serie di francobolli emessi all’inizio degli anni 2000.