Tornare bambini nella terra dei Puffi

Non è solo la sede dell'Unione Europea e della Nato, ma è anche la città dove si può tornare bambini insieme alle piccole creature blu. Benvenuti a Bruxelles

Un rapido sguardo sui social network, piuttosto che alle guide di viaggio, ci suggerisce cosa fare e cosa vedere nella capitale del Belgio. A Bruxelles è obbligatorio fermarsi a la Grand Place, considerata una delle piazze più belle del mondo, nonché Patrimonio Mondiale dell’Unesco, per poi ammirare l’Hotel de la Ville, con San Michele che domina la città dall’alto.

Si va al Parco Heysel, per ammirare l’Atomium, il monumento d’acciaio costruito in occasione per l’Esposizione Internazionale del 1958. E poi, ancora, a passeggiare per le stradine e le viuzze dell’Ilot Sacrè, il quadrilatero nel cuore della città che ospita negozi, caffetterie, ristoranti e botteghe dolciarie. Per ultimo, non per importanza s’intende, ci si reca al Manneken pis, la fontana in bronzo che raffigura un bambino intento a fare pipì, diventata il simbolo della capitale belga.

C’è una cosa che però molti viaggiatori dimenticano quando visitano la città, o che ignorano, abbagliati dall’aspetto più serioso di quella capitale che è anche sede dell’Unione Europea e della NATO. Sì perché in realtà, Bruxelles, è un luogo estremamente divertente dove si può tornare bambini, insieme ai Puffi.

Bruxelles 1958: così nascono i Puffi

È una storia d’amore destinata a durare per l’eternità, quella tra la capitale del Belgio e i Puffi. Sì perché quelle piccole creature blu che hanno tenuto compagnia a diverse generazioni sono nate proprio qui. Era il 1958 quando Peyo, al secolo Pierre Culliford, creò le prime avventure di questi bizzarri e iconici personaggi. Insieme a loro anche il villaggio, la foresta magica, Gargamella e il suo malvagio Birba, tutti nati nello studio di Bruxelles di Peyo.

Per i lettori è stato amore a prima vista e da quel momento i Puffi non hanno mai più lasciato il posto che si sono conquistati e, anzi, sono diventati fumetti, cartoni animati e poi ancora film, pronti a intrattenere grandi e bambini. Oggi, i Puffi, sono anche i protagonisti dei passaporti belgi.

Sulle orme dei Puffi in città

La caccia ai Puffi, quindi, non può che iniziare proprio da Bruxelles. Non possiamo promettervi di avvistarli mentre camminano o si nascondono tra le strade, ma possiamo dirvi che ci sono alcuni luoghi dove la fantasia può raggiungere il loro villaggio.

A pochi metri dalla statua di Don Quijote e Sancho Panza, in Plaza de España, troviamo il negozio ufficiale dei Puffi dove gli appassionati troveranno una sorta di Eden dello shopping.

A Rue Marché aux Herbes, accanto alla Galleria Horta della Gare Centrale, è presente una statua dei Puffi che raggiunge un’altezza di 4,80 metri e il peso di una tonnellata. Si tratta di un Puffo collocandolo sopra un fungo. Impossibile non mettersi accanto a lui per scattare un selfie.

Sul soffitto del Carrefour de l’Europe, invece, un grande murale racconta una delle tante avventure dei Puffi. Fermatevi a guardarlo attentamente per individuare tutti i riferimenti alla capitale del Belgio.

Infine, situato in Rue des Sables/Zabelstraat 20, nel cuore della città troviamo la Casa del Fumetto all’interno del quale è possibile ammirare le tavole originali dei fumetti e la riproduzione della gabbia nella quale Gargamella ha imprigionato il primo Puffo.