Con un percorso di 107 chilometri percorribili in sei giorni, il Cammino di Hasekura rievoca un capitolo leggendario, in cui storia e spiritualità si fondono in un’esperienza di Vita di pura emozione.
Le strade e i sentieri tracciati, spesso affiancati da lungomare e argini di fiumi, invitano i viaggiatori a percorrere i passi di un’ambasciata giapponese senza precedenti, guidata dal giovane Samurai Hasekura Tsunenaga, che fu tra i primi orientali a calcare il suolo europeo con una missione che racchiudeva in sé visioni di dialogo tra culture lontane, l’incontro tra l’Oriente e la cristianità europea.
La celebrazione di un’impresa straordinaria
Il suggestivo itinerario, che unisce terra, mare e città, è molto più di una camminata: significa entrare in contatto con un mondo di bellezze e misteri antichi, una riflessione spirituale che segue le tracce di un’avventura incredibile.
Il Cammino di Hasekura celebra infatti un’impresa straordinaria per il suo tempo, compiuta nel 1615 quando il Samurai sbarcò a Civitavecchia e fu ricevuto persino da Papa Paolo V. Il racconto dell’epico viaggio si intreccia con storie di frati viaggiatori, popoli convertiti e martiri, ma anche con simboli del potere e lettere d’oro, dove la figura del Samurai si eleva a testimonianza di un ponte tra popoli e credenze.
La partenza avviene dalla statua dedicata a Hasekura Tsunenaga e dalla Chiesa dei Martiri Giapponesi a Civitavecchia, e da lì il percorso si snoda dal Castello di Santa Severa, dove Hasekura trovò riparo per una notte, a Palidoro, dove si fermò per una breve sosta, alla campagna romana, fino ad arrivare alle rive del Tevere, al Vaticano e al Quirinale a Roma.
I paesaggi, incantevoli, sono tra i più vari: si passa dagli ambienti urbanizzati dei centri abitati a quelli di pregio naturalistico della Riserva di Macchia Tonda, delle dune di Palidoro, dell’Oasi LIPU di Castel di Guido e delle terre bonificate lungo il Tevere. Il tratto costiero regala infine un interessante incontro con antichi siti archeologici e torri che ancora oggi narrano storie di difesa e potere.
Le sette tappe del Cammino di Hasekura
Come accennato, il Cammino ha inizio a Civitavecchia per arrivare, nel corso della prima tappa, a Santa Severa, per un totale di 20,4 chilometri: si tratta dell’unica frazione di Santa Marinella, nonché di un’apprezzata località balneare lungo la Via Aurelia, famosa per il suo Castello che, tra il XVI e il XVII secolo, fu luogo di soggiorno prediletto dai papi. Oggi ospita il Museo del Mare e della Navigazione Antica, l’Antiquarium di Pyrgi e il Museo del Territorio.
Da Santa Severa, la seconda tappa raggiunge Cerveteri dopo 14,7 chilometri: a nord-ovest della Capitale, è nota per essere un luogo simbolo della cultura etrusca, custode della Necropoli della Banditaccia, Patrimonio UNESCO che si estende su una superficie di 20 ettari, e del Museo Etrusco.
Da qui, l’itinerario prosegue per la terza tappa fino a Ladispoli (16,3 chilometri), rinomata per le sue spiagge e il mare pulito ma anche per l’oasi faunistica di Palo, attraversata dalla pista ciclabile, la palude di Torre Flavia e le due necropoli etrusche di Vaccina e di Monteroni.
La quarta tappa (15,1 chilometri) raggiunge poi Fregene, centro balneare della costa tirrenica nel cuore della Riserva naturale Laziale, e la quinta il Parco Leonardo in 22 chilometri, il quartiere pedonale nel comune di Fiumicino che si sviluppa su un’area di 160 ettari.
Sesta tappa tra Parco Leonardo e il quartiere dell’Eur nella zona sud-ovest di Roma (per un totale di 17 chilometri) e, infine, dall’Eur al Quirinale per altri 14,4 chilometri.