Anghiari, il borgo che si sviluppa intorno a una “ruga”

Anghiari, in provincia di Arezzo, è uno dei borghi più belli d'Italia ma anche un luogo a prova di vertigini

Pubblicato: 25 Ottobre 2020 10:43

Foto di Serena Proietti Colonna

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Tra il fiume Tevere e il fiume Arno sorge Anghiari, meraviglioso borgo in provincia di Arezzo e con delle interessanti peculiarità. Innanzi tutto questa perla toscana fa parte meritatamente del circuito i “Borghi più Belli d’Italia” e, inoltre, è noto per essere anche Bandiera Arancione del Touring Club.

Ma non solo, questa piccola ma bellissima realtà del Centro Italia è famosa per l’omonima battaglia, rappresentata anche da Leonardo Da Vinci in un’opera oggi scomparsa, e particolarmente rinomata per la sua ricchezza artistica e architettonica.

Non a caso, questo borgo-bomboniera è tutto raccolto dentro mura di cinta duecentesche e costellato di vicoletti acciottolati e casette medievali che entrano davvero nel cuore di ogni visitatore. Imperdibile, per esempio, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, risalente al ‘700, che colpisce sia per la sua architettura, sia per le molte opere d’arte che ospita al suo interno, fra cui due tavole dipinte da Giovanni Antonio Sogliani. Ma oltre a questo c’è un fatto davvero curioso riguardante Anghiari:  il bellissimo borgo toscano si sviluppa intorno a una “ruga”.

Cosa vuol dire “ruga” in questo contesto? Partiamo dal presupposto che questo borgo della provincia di Arezzo si trova appollaiato in cima a una sinuosa collinetta da cui parte una strada dritta, come fosse stata tracciata da un lunghissimo righello, che arriva fino in fondo a Sansepolcro, luogo in cui si svolse la celebre battaglia dipinta dal genio di da Vinci.

Una strada antica e rettilinea che, sin dal XII-XIII secolo, si estende tra queste due città. Ma prestando un po’ più attenzione ci si accorge che questa via corrisponde a un’enorme meridiana, orientata a est-ovest, che unisce idealmente due luoghi cari a San Francesco: l’eremo di Montecasale e la cosiddetta Croce.

La Croce è una chiesa di questo peculiare borgo che si trova in cima alla Ruga, dove crea un incrocio stradale a T (“tau”, caratteristica croce francescana). E per avere una visione completa di quanto appena detto basta andare sul portico d’ingresso della chiesa: il punto perfetto per ammirare una splendida fuga prospettica della Ruga di San Martino, ovvero la strada principale di Anghiari, che è un’opera incredibile di urbanistica medievale.

Insomma, Anghiari non è solo ricco di attrazioni da visitare, è anche un meraviglioso borgo a prova di vertigini.