Sadali, un borgo d’acqua nel cuore della Barbagia

Avvolto nel mistero di alcune leggende fiabesche, ecco il luogo dove impera il relax

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Redazione

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Pubblicato: 22 Agosto 2019 13:28Aggiornato: 24 Aprile 2020 10:57

Ruscelli, fontane e cascate avvolgono un borgo al confine tra sud Sardegna e Barbagia, nella parte centro-orientale dell’isola: stiamo per entrare nel magico mondo di Sadali, il paese dell’acqua.

Nessun altro luogo della Sardegna presenta una quantità tale di sorgenti perenni. Boschi di lecci e roverelle, vecchie case di pietra, giardini, orti terrazzati e il suono costante del defluire dell’acqua rendono l’atmosfera davvero unica. La sua bellezza e la storia gli hanno permesso di entrare nella lista dei Borghi più belli d’Italia.

Situato a 760 metri di quota, si adagia in un vasto altopiano carsico dove l’inghiottitoio di Sa Ucca Manna, la cascata di Su Stampu ‘e su Turrunu, le grotte di Is Janas (secondo la leggenda, dimora di tre fate che un tempo furono tramutate in pietra da Dio, per aver ucciso un vecchio frate), sono solo alcuni di quegli spettacoli che la natura sa regalare. Avvolte da un alone di mistero, le cavità si estendono per 300 metri, visitabili: un museo naturale a cielo aperto rimasto identico nel tempo, con cinque ambienti visitabili fatti di imponenti stalagmiti e stalattiti che si uniscono in colonne color ocra.

Il borgo dell’amore

Se cercate l’amore siete arrivati nel posto giusto: fermatevi a vedere la cascata di San Valentino, che scorre proprio all’interno del centro abitato, e poi dirigetevi nella vicina parrocchia dedicata al Santo, intorno al quale è nato il borgo nel 1100, per accendere una candela o sussurrare la vostra richiesta. Unico santuario sardo intitolato a Valentino, martire romano del III secolo, è di origine tardo bizantina e ospita un seicentesco altare ligneo: da allora, custodisce un’immensità di preghiere e racconti amorosi.

A differenza di molti altri borghi, Sadali si sviluppa con larghi viali e edifici di pietra. Ovunque si possono ammirare vasche, fontane, canalette sopraelevate, mini e maxi cascate: nel vecchio centro storico la fontana centrale è il fulcro del paese.

Sapori, eventi e relax

Chi arriva a Sadali rallenta la sua quotidianità e si rilassa: trekking, meditazione, arte, musica e storia, grazie al suo aspetto quasi intatto di origine medievale. Ma anche la gastronomia permette al visitatore di staccare la spina e godersi a pieno un luogo che va oltre l’immaginazione: i culurgiones di pasta fresca ripieni di patate, menta fresca e pecorino sono per il palato ciò che la natura è per l’anima.

Chi volesse assaporare questo prodotto tipico della cucina sarda potrà farlo in occasione della sagra dedicata, che si tiene la prima domenica di agosto. L’evento, nato come una festa di origine contadina per ringraziare la natura del raccolto del grano, oggi è diventato un appuntamento di grande richiamo turistico per la presenza di gruppi folcloristici, balli e musica sarda. Una curiosità: i culurgiones, dopo la preparazione, vengono posati su ampi panieri di paglia intrecciata e regalati in segno di amicizia.

In inverno, invece, la notte sarà riscaldata dai fuochi accesi in onore di Sant’Antonio e di San Sebastiano durante Is Foghidonis, l’evento che apre ufficialmente il Carnevale, un viaggio tra riti ancestrali accompagnato da musica, danza e performance, e itinerari di teatro.

Grotta di Is Janas
Fonte: 123RF
Le grotte di Is Janas

Il trenino verde della Sardegna

La carrozza è la stessa che utilizzarono i coniugi Lawrence, ricreata con una fedele riproduzione, e gli scenari che scorrono paralleli alle rotaie regalano ancora le stesse sfumature di verde, gli stessi profumi, e sembra anche le stesse meravigliose nuvole.

Ancora oggi, un viaggio sul Trenino Verde dell’ARST regala emozioni molto simili a quelle del 1921, quando lo scrittore inglese David Herbert Lawrence, insieme alla moglie Frieda, attraversò l’entroterra raccontando il suo percorso in “Mare e Sardegna”. Il tragitto che vi si prospetta per raggiungere Sadali somiglia a un antico cinematografo ricco di immagini che arrivano dal passato, con i campi color paglia, i profili delle montagne che diradano nei grandi prati e scendono fino ad accarezzare il mare, tra rocce rosse e sabbia fine.

Abbandonate la macchina e entrate in stazione, state per intraprendere il viaggio più fiabesco che esista.

Trenino verde
Fonte: 123RF
Il Trenino Verde della Sardegna

Se ti è piaciuto il nostro racconto ascolta il podcast: Virgilio e Italia ti guideranno alla scoperta di questo borgo e degli altri 100 borghi del cuore scelti da SiViaggia.