Illegio, il borgo della Carnia: un esempio di rinascita artistica

Un piccolo scrigno d'arte incastonato tra i monti friulani

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Illegio è piccolo scrigno d’arte, una splendida gemma incastonata tra i monti della Carnia, nel Friuli. Giungere in questo antico borgo, che molto probabilmente fu l’inespugnabile fortezza di Ibligo, ricordata da Paolo Diacono a proposito dell’ultima resistenza dei Longobardi, significa entrare in un pacifico frammento di mondo lontano dal frastuono, in cui trovare la tranquillità. Qui si può vivere isolati e al contempo abbracciare il mondo. Proteggere la quiete della montagna, con i suoi silenzi, e accogliere il fermento creativo.

Qualche anno fa, don Alessio Geretti ha pensato di rivitalizzare il paese con delle mostre d’arte. E così, insieme all’Associazione culturale Comitato di San Floriano, ogni anno il borgo di Illegio fiorisce con opere che arrivano da tutta Europa, trasformandosi in museo diffuso che attira sempre molti visitatori. Per queste mostre sono state fatte arrivare, in un paese così piccolo, persino opere di grandissimo pregio e di artisti di fama internazionale come Picasso, Tiziano e Caravaggio.

È per questo motivo che il borgo con il suo progetto artistico è stato uno dei tre vincitori della seconda edizione del premio Lagazuoi Winning Ideas Mountain Awards 2021, ideato da Lagazuoi Expo Dolomiti, un polo espositivo a 2.778 metri di altitudine che si trova tra Cortina e l’Alta Badia.

Questo luogo remoto di montagna, fuori dalle solite rotte, diventa quindi un luogo insolitamente innovativo ed è proprio per il suo turismo “green” legato alla montagna e alla sostenibilità che è stato premiato.

La sostenibilità del progetto non è solo ambientale, ma sociale in quanto viene coinvolta larga parte della popolazione locale, sia a livello culturale sia micro-imprenditoriale.

Ma il borgo di Illegio regala altre meravigliose esperienze. È anche detto il “borgo dei mulini”. C’è un incantevole percorso per andare alla scoperta dei numerosi mulini, come il cinquecentesco Mulin dal Flec ancora in funzione accanto al Touf, un laghetto con una sorgente che scaturisce dal cuore del paese, il Mulin di Narduz e gli altri.

I sentieri che partono da Illegio permettono di raggiungere il Monte Sernio e la splendida conca di Lunze o di congiungersi al Cammino delle Pievi in Carnia. Ma un sentiero sale in mezz’ora alla splendida Pieve di San Floriano, costruita nel Medioevo a 750 metri di quota: da qui si può ammirare uno splendido panorama sui monti e su tutta la valle.

Recenti scavi archeologici hanno portato alla luce anche il sito paleocristiano di San Paolo del IV secolo, una fortificazione longobarda, una piccola chiesa carolingia e i resti delle dimore medievali dei castellani. Insomma, un vero museo a cielo aperto questo piccolo e insospettabile borgo friulano.