Nella verde e bellissima Val Còlvera si possono scorgere alcuni piccoli borghi che hanno saputo conservare e valorizzare una particolare architettura rurale; uno di questi è Poffabro, splendida frazione del comune di Frisanco, in provincia di Pordenone, precisamente nell’area delle Prealpi carniche nel Friuli-Venezia Giulia.
La Val Covera, dove sorge Poffabro, fu piuttosto frequentata sin dall’epoca romana quando era attraversata, proprio ai piedi del monte Ràut, dalla via Julia Concordia diretta verso le Alpi. L’area riporta tracce d’insediamenti antichi, ma le prime testimonianze certe fanno riferimento agli archivi del vescovo di Concordia che ne attestano l’esistenza almeno dalla prima metà del 1300 quando il territorio era governato dalla Serenissima.
Ma esiste anche una sentenza arbitrale del 1339 dove si menziona “Prafabrorum”, il “prato dei fabbri”, una parte del quale, precisamente la “decimam de Pratum Fabri”, venne donata in eredità dal signore di Maniago al figlio, fino al 1810 anno in cui Poffabro con decreto napoleonico, divenne frazione di Frisanco. Annoverato tra i Borghi più belli d’Italia nel 2002, Poffabro è un piccolo villaggio di campagna caratterizzato dalle semplicità e genuinità tipica degli abitanti del Friuli-Venezia Giulia.
Le sue abitazioni risalenti al Cinquecento e al Seicento sono costituite da edifici di tre o quattro piani con alti pilastri in pietra calcarea tagliate a vivo che raggiungono la sommità del tetto con i tipici ballatoi in legno, le scalinate tortuose e le corti chiuse alle quali si accede attraverso strettissimi archi in sasso. Tutti elementi semplici e rigorosi di un’“architettura spontanea e funzionale” proveniente dal territorio e risultato della lunga esperienza della gente della valle, che si incastra perfettamente e in modo armonioso con la natura circostante e con la tranquillità che si respira a Poffabro.
Iniziate la visita della frazione dalla chiesa di San Nicola, situata nella piazza principale di Poffabro, simbolo della indiscutibile fede del territorio, che svetta per altezza sul resto delle costruzioni che lo affiancano. Caratterizzata da una meravigliosa facciata bianca, la seicentesca chiesa nel corso degli anni è stata più volte sottoposta a vari lavori di restauro in seguito ai terremoti. In particolare dopo quello del 1976 furono riscoperte e riportate in salvo alcune antiche caratteristiche architettoniche. Da vedere anche il Santuario della Beata Vergine della Salute, del 1873, in stile prettamente neoclassico in località Pian delle Merie.
Poffabro è celebre anche grazie all’iniziativa “Poffabro presepe tra i presepi” nata nel 1997, che ha reso il borgo una meta turistica, soprattutto nel periodo natalizio, perché si trasforma in un fiabesco presepe a cielo aperto. L’iniziativa attira ogni anno migliaia di visitatori provenienti anche dall’estero. Facendo un tour per il borgo, incastonati tra ballatoi in legno, case in pietra e fioriere, sui davanzali delle finestre e nelle arcate o in qualsiasi angolo nascosto e suggestivo, si possono scorgere incantevoli presepi realizzati da mani giovani e esperte di artisti, semplici hobbisti o appassionati che vogliono mettere alla prova la loro creatività, ma anche le famiglie e le associazioni del paese.
Per circa un mese dall’inizio di dicembre all’inizio di gennaio, vengono allestiti a Poffabro innumerevoli presepi di tutti i tipi. Ci sono i presepi di cioccolato e dolci, altri ambientati su sfondi di cotone, cruda pietra o accogliente paglia e quelli che riproducono la vita di questo incantevole borgo di montagna, con scenografie che rifanno su scala le vie, le piazze e le architetture locali. Le statuine possono assumere sembianze varie, di persone di nazionalità e provenienze diverse, altre possono essere dei materiali più diversi: le tradizionali in legno si alternano a quelle in roccia scolpita, in porcellana e gesso, la pasta ai tappi del vino, o altri materiali innovativi e fantasiosi tra cui il vetro e le stoffe destrutturate.
La manifestazione si snoda in una suggestiva atmosfera raccolta e magica, con decorazioni di frutta e fiori lungo le stradine del borgo, tra bancarelle pieni di leccornie e prodotti tipici della tradizione friulana. Musiche natalizie e luci soffuse, che ogni anno incantano migliaia di visitatori e trasformano Poffabro in un presepe particolarmente incantevole da visitare al crepuscolo quando si illumina di mille luci e candele.
Se avete tempo vi consigliamo una visita guidata presso il Caseificio di Poffabro inaugurato nel 1933. Fa parte del Centro visite di Frisanco nell’ambito del Parco regionale delle Dolomiti Friulane, dedicato al tema della vita e dell’arte casearia. Si possono visitare anche gli originari macchinari e attrezzi per la lavorazione del formaggio conservati ancora intatti all’interno della sala di lavorazione del caseificio. Nel mese di settembre, invece in occasione della manifestazione ‘Paesi Aperti’, i cortili e le strade del borgo fanno da cornice a vari spettacoli e degustazioni, rassegne d’arte e rappresentazioni di antichi mestieri.
Tra le vie più antiche di Poffabro, oltre ai pochi artigiani locali che espongono i loro prodotti di legno o oggetti in vimini, ci sono varie manifatture locali che realizzano le “Scarpeti”, deliziose e antiche calzature in velluto con ricami, tipiche del luogo e lavorate a mano. Ci si può anche fermare nelle piccole e deliziose trattorie per assaggiare le specialità locali a base di selvaggina e i due piatti tipici come il frico, un formaggio in salamoia che viene fritto in padella o la pitina, una carne affumicata davvero saporita.
Se ti è piaciuto il nostro racconto ascolta il podcast: Virgilio e Italia ti guideranno alla scoperta di questo borgo e degli altri 100 borghi del cuore scelti da SiViaggia.