Perché in futuro le donne cambieranno il nostro modo di viaggiare

Le donne stanno cambiando il modo di viaggiare e il futuro del settore turistico (i dati lo confermano). Ecco come

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Pubblicato: 22 Marzo 2020 13:20Aggiornato: 28 Febbraio 2025 12:38

Le donne sono destinate a fare grandi cose, i numeri lo confermano, e questo è vero anche nel settore turistico. L’universo femminile, infatti, sta cambiando prospettive, intenzioni e valori dei viaggi mettendo in campo una trasformazione visibile già da diversi anni.

Lo abbiamo visto con il popolare programma televisivo italiano Donnavventura, lo vediamo tutt’ora attraverso i racconti social di influencer, creator e travel bloggere e in tutte coloro che hanno scelto il viaggio in solitaria come un mood di vita. Testimonianze all’ordine del giorno, queste, che ci confermano che l’universo femminile vive in simbiosi con l’esplorazione del mondo, e il rispetto di questo.

E gli esempi sono molteplici: donne che decidono di lasciare il lavoro e una casa sicura per girare il globo, altre che sperimentano il nomadismo digitale e altre incora invece che si ritagliano il tempo per vivere esperienze autentiche e vere lontane dalla mondanità. Non stupisce, quindi, la tendenza di viaggi sempre più woman made: fatti dalle donne e pensati per le donne.

Il viaggio è donna

Tra i casi più emblematici, che confermano una nuova tendenza in fatto di viaggi rosa, ci sono i tour incentrati sulle donne e, nella maggior parte dei casi, creati proprio dalla controparte femminile. Itinerari sempre più popolari che, grazie alle continue proposte, stanno cambiando il concetto del viaggio stesso.

Niente vacanza sdraiati al sole delle Maldive, anche se un po’ di sano relax unito al detox digitale non fa mai male, gli itinerari turistici si trasformano e si allontanano da quelli più popolari e convenzionali. Il mare cristallino delle isole paradisiache quindi lascia spazio alle visite nelle scuole nei villaggi, ai mercati dell’artigianato, alle risaie e alla partecipazione attiva nella vita delle comunità locali. Lo scopo di un viaggio del resto è quello di aprire il cuore e la mente a mondi completamente nuovi e questo le donne lo sanno.

L’universo femminile si fa spazio nel settore, non solo in riferimento a chi sceglie di viaggiare ma anche a chi accoglie. Tantissime donne ogni giorno scelgono di viaggiare da sole raggiungendo anche i posti più remoti ed esplorati perché del mondo perché l‘avventura non è una cosa solo da uomini.

I numeri al femminile nel settore turistico

“Cambiare si può. Bisogna incominciare a scoprire le enormi opportunità che il turismo potrebbe avere, se fosse un po’ più rosa”, si legge sul sito di Adecco Group, in uno speciale dedicato al turismo al femminile. E in effetti, a guardare il panorama nel suo insieme, sembra proprio questa la direzione imboccata.

Come abbiamo anticipato, sono i numeri a confermare quello che già viviamo in prima persona. Secondo una recente ricerca condotta da l’ISNART- Istituto Nazionale Ricerche Turistiche- le donne rappresentano il motore dell’economia turistica. Un’impresa su tre, relativa al mondo viaggi, è infatti gestita da donne. Anche la forza lavoro nel turismo alza le quote rosa al 53% sia per quanto riguarda i lavori di cucina e pulizia che quelli della gestione, pianificazione e organizzazione di un viaggio.

L’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere conferma i dati che abbiamo appena riportato: il 40% delle agenzie di viaggio è capeggiato dalle donne, così come lo sono i servizi di prenotazione e la gestione degli alloggi per vacanze.

Il futuro dei viaggi

Ma come influenza il settore turistico questa massiccia presenza al femminile? In modi e maniere diverse che hanno direttamente con il turismo esperenziale e valoriale. Le stesse agenzie di viaggio e i tour operator ora lo sanno, ecco che quindi superano i confini locali per creare degli itinerari lontani e sconosciuti che stimolino occhi e cuore.

Nelle destinazioni come il Perù, giusto per fare un esempio, i tour operator organizzano attività per le donne con le donne, tra escursioni e partecipazione attiva nella vita delle tribù locali. Da prodotto di nicchia a mainstream: nessuno si aspettava in poco tempo che il viaggio potesse diventare qualcosa che appartenesse anche e soprattutto alle donne.

Sembra poi che l’universo femminile sia in grado di valorizzare le destinazioni più di quanto sia capace a fare la controparte maschile basando le proposte di viaggio, e le esperienze stesse, sulla socializzazione, sulla condivisione e sull’empatia. E non è forse questo il futuro del viaggio che auspichiamo un po’ tutti? Attraversare il globo in lungo e largo per staccare la spina sì, ma anche e soprattutto per abbattere le barriere e i pregiudizi, per conoscere culture e usanze, per toccare con mano la diversità e per trasformare il mondo in un posto migliore in cui vivere.

Tutto questo si traduce in una nuova formula sempre più presente nei tempi moderni: itinerari woman to woman pensati per donne che conoscono e supportano altre donne e comprendono botteghe d’arte, gioiellerie e ristoranti a conduzione femminile.

Ciò, non da meno, non solo permette di vivere e condividere esperienze sempre più umanizzate e personalizzate, ma ha anche un impatto importante a livello economico se si pensano ai posti di lavoro per le donne sul campo.

I riflettori puntati su questa tendenza, che meritano di rimanere accesi oggi e domani, ci fanno comprendere quanto sia grande e importante l’influenza femminile nel settore. Che sia davvero questo il futuro dei viaggi?