Esiste un posto, nel mondo, dove la dolcezza è molto più di un modo di fare che appartiene a determinate persone. Perché questa non solo è parte caratterizzante della cultura locale, ma è la vera e propria essenza di questa splendida destinazione, nonché il segreto della felicità della popolazione locale.
Per scoprirlo dobbiamo recarci a Curaçao, un’isola caraibica olandese conosciuta per il suo immenso patrimonio naturalistico, quello fatto di spiagge nascoste tra le insenature, paesaggi mozzafiato e una ricchissima barriera corallina. Il centro storico, poi, è un tripudio di meraviglie caratterizzato dalle case coloniali dai colori pastello, il ponte sospeso Queen Emma e la sinagoga Mikvé Israel-Emanuel, i cui interni sono interamente ricoperti di sabbia.
Ma al di là delle bellezze che appartengono all’isola, e che incantano e sorprendono a ogni passo, c’è un altro motivo per visitare questo luogo. Si tratta del suo lato “dushi”, il segreto della felicità custodito dalla popolazione che tutti dovremmo fare nostro.
Benvenuti a Curaçao
Organizzare un viaggio a Curaçao è qualcosa che tutti dovremmo fare almeno una volta nella vita. L’isola principale delle Antille Olandesi, infatti, è un vero e proprio gioiello immerso e circondato dalle splendide acque del mar dei Caraibi.
Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, e tutte sono destinate a incantare. Una visita alla capitale dell’isola, Willemstad, che è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, permette ai viaggiatori di immergersi in un’atmosfera senza tempo, che parla di passato e presente.
L’entroterra, invece, è caratterizzato da una vegetazione lussureggiante e rigogliosa fatta di divi divi e cactus, dove vivono e sopravvivono numerose specie endemiche. E poi ci sono le spiagge, quelle che brillano al sole e che sono bagnate dalle acque turchesi e trasparenti del mar dei Caraibi.
Ma c’è un altro motivo per visitare questo gioiello delle Antille Olandesi e riguarda la cultura locale della popolazione, il modo in cui questa accoglie calorosamente i turisti e i viaggiatori, e come sceglie di vivere la vita ogni giorno. Lo fa in modo “dushi”, che è molto più di una parola che non si può tradurre, ma è la vera e propria essenza di questa isola e della sua anima felice.
![Il lato "dushi" di Curaçao](https://siviaggia.it/wp-content/uploads/sites/2/2023/03/Dushi.jpg)
Il lato dushi dei Caraibi
C’è una grande scritta rossa che campeggia nel cuore della capitale dell’isola, impossibile non notarla. Le lettere messe una vicino all’altra restituiscono una sola parola: “dushi”. È così che le persone del posto accolgono i visitatori.
Tutti a Curaçao utilizzano il termine “dushi”, lo fanno in ogni momento della giornata e in ogni contesto. Lo fanno per descrivere un piatto particolarmente delizioso, per raccontare una bella giornata, per esprimere l’approvazione e il consenso nei confronti di qualcosa, ma anche solo per sottolineare quanto è bello vivere il presente.
“Dushi” è tutto questo: è bellezza, è piacere, è meraviglia, è dolcezza. Impossibile raccontare con una sola parola il significato più autentico del termine. Dushi, infatti, è l’anima dell’isola e delle persone che la popolano. Si utilizza per augurare una splendida giornata a qualcuno, per accogliere i viaggiatori, per descrivere una meravigliosa esperienza.
È un sentimento e un’emozione, è un invito e un’esortazione a vivere il lato più dushi della vita, un vero e proprio tesoro custodito in questa terra che parla della rinascita di un popolo che per anni è stato schiavizzato e perseguitato.
È un concetto potente e caratterizzante che non si può descrivere ma solo vivere, perché dushi è una filosofia che parla di felicità, che si traduce nell’accoglienza calorosa e nei sorrisi gentili, nel modo in cui le persone scelgono di affrontare la quotidianità giorno dopo giorno.
![Curaçao](https://siviaggia.it/wp-content/uploads/sites/2/2023/03/curacao.jpg)