Memphis, il profondo Sud degli Stati Uniti è una vera sorpresa

Se cercate una meta fuori dalle solite rotte, la città del profondo Sud degli Stati Uniti vi sorprenderà

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Se cercate una meta fuori dalle solite rotte, Memphis è una città che vi sorprenderà. Nel profondo Sud degli Stati Uniti, la patria di Elvis Presley, la culla del rock and roll, ma anche la città più famosa per la lotta civile americana ha tanto da raccontare. E pensare che è una città che ha solo 200 anni di storia.

L’abbiamo visitata e ci è rimasta nel cuore. Anche senza essere dei veri appassionati di Elvis, non potrete non restare estasiati dalla visita di Graceland, la gigantesca villa dove visse ed è sepolto “The King” e che, oggi, è un museo a lui dedicato, meta di pellegrinaggio di turisti che accorrono dal tutto il mondo. Non è una semplice visita, ma una vera e propria esperienza.

Il tour dell’enorme complesso che si trova al 3734 di Boulevard Elvis Presley è organizzato nei minimi dettagli: ogni visitatore viene dotato di un tablet con spiegazioni nella propria lingua e i pulmini, stile school bus americano, portano i gruppi di turisti alla villa, che comprende 23 stanze, anche se non tutte sono visitabili. La più originale è sicuramente famosa “Jungle Room”, dove Elvis amava rifugiarsi e che ha persino una cascata interna, ma ci sono anche la “stanza delle Tv”, nello scantinato, dove Elvis si intratteneva guardando anche tre televisori alla volta; la “sala dell’oro”, un lungo corridoio dove sono esposti i dischi d’oro dell’artista e i riconoscimenti ricevuti e la “stanza della musica” ubicata all’ingresso vicino al salotto. All’esterno, invece, Elvis volle far realizzare un “giardino della meditazione”, giardino dove ora si trova la sua tomba e quelle dei suoi famigliari.

Graceland comprende anche il museo delle automobili appartenute a Elvis (ce ne sono tantissime), quello dei cimeli che vanno dall’abbigliamento più sfarzoso indossato durante i concerti agli oggetti personali. C’è persino il parcheggio degli aerei, due per la precisione, uno dedicato alla figlia Lisa Marie, a bordo dei quali si può salire per vedere in quale lusso viaggiava il Re del rock and roll.

Benché sia un’enorme attrattiva turistica, Memphis non è solo Graceland. È la città della musica. Tanti gli indirizzi importanti del panorama musicale locale e internazionale. Siamo stati al Memphis Rock ‘n’ Soul Museum, che racconta la storia della musica rock e soul, creato dalla Smithsonian Institution. Poi siamo andati allo Stax Museum of American Soul Music che testimonia il contributo che la musica soul americana ha dato al mondo grazie a nomi quali Isaac Hayes, Otis Redding, gli Staple Singers e Booker T. & the MG’s.

Ma l’indirizzo da non perdere assolutamente è il Sun Studio, dove è nato veramente il rock and roll. Elvis Presley, Jerry Lee Lewis, Carl Perkins, Johnny Cash, Roy Orbison e B.B. King sono solo alcuni dei nomi che hanno registrato i loro brani più celebri in questo studio discografico che funziona tutt’oggi. Fondato da Sam Phillips nel 1950, divenne il cuore della musica americana.

Non è possibile visitare Memphis senza trascorrere le serate ascoltando musica. Tra i locali più famosi che abbiamo visitato c’è indubbiamente il B.B. King’s Blues Club nella centralissima Beale Street, la strada più famosa di Memphis. Qui, oltre ad ascoltare band che suonano dal vivo si gusta il tipico barbecue (BBQ) del Sud (il migliore indirizzo però è l’Interstate Jim Neely’s BBQ). Su Beale Street c’è solo l’imbarazzo della scelta di locali dove fermarsi. Ci sono anche tantissimi negozi di dischi dove trovare pezzi rari.

L’altro indirizzo “cult” che non potevamo assolutamente perderci è The Arcade, il ristorante più antico della città, all’angolo tra South Main Street e G.E. Patterson. Con i tipici divanetti di pelle dei bar degli Anni ’50, c’è un tavolo dove era solito sedersi Elvis (deve essere prenotato con largo anticipo).Pensate che questo locale è talmente affascinante da essere stato usato come set da fotografi, artisti, scrittori e registi. Vi sono state girate scene di tantissimi film, tra cui “Il socio” con Tom Cruise, “Great Balls of Fire” con Dennis Quaid e Winona Ryder, “Il cliente” con Susan Sarandon e Tommy Lee Jones, “Elizabethtown” con Kirsten Dunst e Orlando Bloom e molti altri ancora.

Ma Memphis è una città in continuo fermento. Oltre ai locali tradizionali di legno dove ascoltare musica e ballare stanno nascendo nuovi indirizzi moderni. Ristroranti gourmet, come The Second Line che nel 2009 ha vinto il premio per il “Best New Chef” o Itta Bena, che propone una cucina del Sud rivisitata. Rooftop bar modernissimi, spesso all’interno di hotel, come l’Hu Roof del Madison Hotel, da dove ammiare lo skyline della città affacciata sul Mississippi River, attraversato dai tanti ponti (tra cui l’Hernando de Soto Bridge e il Memphis & Arkansas Bridge) che, la sera, si illuminano di tanti colori. Le persone che frequentano questi locali super trendy sono completamemte diverse da quelle che si incontrano in Beale Street.

Ma abbiamo detto che Memphis è stato il cardine della lotta per i diritti civili americani. È in questa città che il 4 aprile del 1968 fu assassinato Martin Luther King. Il leader era solito soggiornare al Lorraine Motel, sulla Mulberry Street, nella sua stanza numero 306. Ed è proprio nell’ex albergo che è stato aperto il National Civil Rights Museum. Nei suoi 40 film, nei racconti, nelle testimonianze e nelle aree interattive racconta cinque secoli di storia, dalla schiavitù alle guerre civili fino agli eventi più recenti nel segno dell’uguaglianza.

Insomma, Memphis merita assolutamente un viaggio. La si raggiunge in volo da Chicago, altra città famosa per la musica, magari da abbinare a un tour musicale degli Stati Uniti come abbiamo fatto noi.

Per organizzare un viaggio a Memphis e negli Stati Uniti VisitTheUsa, mentre se cercate informazioni sugli Stati del Sud, Travelsouth.