Viaggio in Uruguay in solitaria

Tra dune di sabbia, gauchos, e feste in spiaggia

Foto di Francesca Di Pietro

Francesca Di Pietro

Travel Psychologist & Blogger

Travel Pyschologist & Coach, 80 paesi visitati, ama i viaggi lenti, la natura, i cani ed insegna yoga. Crede che i viaggi ci trasformino in persone migliori.

L’Uruguay uno degli stati più piccoli e meno visitati del Sudamerica, conosciuto ai più perché c’è la famosa Punta del Este, in pratica la succursale estiva di Buenos Aires. Io ci sono stata 3 volte nella mia vita, la prima per fare il mio classico on the road zaino in spalla e tanti bus pubblici e le altre due perché in uno dei miei numerosi viaggi a Buenos Aires conobbi una ragazza di Montevideo che negli anni è diventata una delle mie più care amiche.
Se siete alla ricerca di un paese autentico, amate i luoghi semi deserti, vi piacciono i piccoli paesini, l’Uruguay è il paese che fa per voi.

Come Raggiungere l’Uruguay:

Ci sono voli sia intercontinentali diretti da Madrid, sia dagli USA che a altri stati del Sudamerica, anche se la maggior parte delle persone ci arrivano via mare. Infatti da Puerto Madero, il porto di Buenos Aires partono continuamente navi dirette a Montevideo o a Colonia de Sacramento. La tratta maggiormente scelta dai turisti è quella verso Colonia, delizioso paesino coloniale, così si ha modo di fermarsi un paio di ore, esplorare la zona e proseguire in bus per Montevideo o Punta del Este.

Gli Uruguaiani e il Mate

Quello che vi salterà subito all’occhio è che tutti per strada bevono mate e hanno sotto braccio il termos. Forse avrete visto prima di oggi che il mate è una bevanda tipica dell’Argentina, ma in realtà è una bevanda tipica dei paesi rioplatensi, ma la differenza è il modo in cui si beve. In Argentina è una pratica sia conviviale che meditativa, si beve quando ci si rilassa, quando si trascorre il tempo con gli amici, in Uruguay invece è sempre presente, come una sigaretta tra le dita, loro bevono mate tutto il giorno, anche in macchina, anche mentre lavorano. Ci deve sempre essere un termos caldo accanto ad un uruguayano.

Itinerario di Viaggio in Uruguay:

Colonia de Scaramento:

È un delizioso paesino con vie acciottolate, casette basse in colori pastello, giardini pieni di buganville, è un mix tra architettura coloniale spagnola e portoghese, dichiarato patrimonio UNESCO nel ’95. Vi consiglio una visita al Faro, dal quale godrete di una meravigliosa vista, di perdervi nei vicoletti, fermandovi in qualche baretto per un caffè o un pranzo e di apprezzare la maestosità della Plaza Mayor e della sua famosissima Cattedrale del Scaramento, una delle chiese più antiche del Uruguay.

Montevideo:

Molti dicono che sia una piccola Buenos Aires, beh si forse potremmo dirlo, ma per me Baires non ci paragona con nessuna. Il centro di Montevideo, detto anche qui Microcentro, è dove vibra sia la vita politica che economica della città, con i palazzi governativi e le varie banche e aziende private che hanno sede in questi grandi palazzi moderni. Partite da Plaza Indipendecia per conoscere questo lato della città e nelle vicinanze inizia anche la città vecchia, con le piccole stradine e i suoi famosi lampioni, ancora originali dal secolo passato.

Se site amanti della storia dell’indipendeza vi suggerisco una vista al Forte e alle relative prigione, nel museo imparerete molto della storia di Artigas, eroe indiscusso del paese.

Nel pomeriggio vi consiglio una passeggiata lungo la Rambla, il lungomare che abbraccia tutta la baia, ben 22km percorribili a piedi o in bici, luogo super amato dai montevideani, che la scelgono per fare sport o semplicemente sorseggiare mate.

I luoghi più alla moda per fare shopping e uscire la sera sono sicuramente Palermo e Punta Carreta, ok si, effettivamente questa parte assomiglia molto a Buenos Aires.

Punta del Este:

Punta è una cittadina di mare molto moderna, diciamo in stile americano, un grande porto, ristoranti, locali e tante barche. Incredibile pensare che il caos e la gente ci sia per meno di due mesi, a cavallo delle vacanze di Natale e il mese di febbraio, in questo periodo, un delirio, il resto dell’anno super tranquilla. Come accade in molti posti le vere feste alla moda non sono nei locali, ma in location private, magari nascoste nei boschi o tra le dune, dove si arriva solo per passaparola. Punta del Este è anche uno dei pochi posti dove sia  possibile fare il bagno, visto che questa costa ha delle onde davvero molto forti.

Joseé Ignacio

È in realtà una frazione di Punta, ma la più alla moda di tutte, è dove tutte le star dell’america latina hanno la villa. Se volete avvistare qualcuno vi suggerisco una giornata a la Huella, e ricordatevi che sulla spiaggia dell’Uruguay ci può essere anche il vento artico, quindi portatevi una felpa. Il mio punto preferito di San Ignacio è Punta Ballena, oltre ad essere super paoramico è il luogo dove c’è la Casa Museo di Carlos Paz Vilarò un grande artista, scultore, poeta, vi suggerisco una visita alla sua casa museo, meglio ancora se al tramonto.

Punta del Diablo:

Questo posto mi è sempre piaciuto molto, è una località molto giovane, ci sono tantissimi ostelli, case in affitto, baretti a spiaggia dove si organizzano feste. In estate è davvero una fucina di energie, come dicevo, uscendo dal alta stagione, i turisti argentini e uruguaiani se ne vanno 3 diventa più una meta per stranieri. C’è una bella spiaggia grande,  con un piccolo villaggio dei pescatori, un faro, le dune alle spalle della spiaggia , è un posto in cui osservare il mare per ore; questa costa è molto selvaggia, ci sono spesso mareggiate, molte case hanno enormi vetrata sull’oceno proprio perché conoscono il potere meditativo dell oceano.

Cano Polonio

Uno dei luoghi più particolari in cui sia mai stata. Si trova all interno di un’area protetta quindi è possibile accedervi solo con dei mezzi autorizzati, i tutto si trasforma in un panoramicissimo tratto di strada percorso con con degli enormi camion che corrono sulla battigia per molti chilometri. Quando ci sono stata io non c’era né elettricità né acqua corrente, ogni casa aveva un gruppo elettrogeno e una cisterna. È senza dubbio un luogo hippy e come amiamo dire ora, perfetto per il digital detox. È il caso di dire che non c’è nulla ! Qualche casa che si può affittare, pochissime persone che ci vivono tutto l’anno e due soli ostelli. In un paio di ore si conosce tutti. La sera si sta intorno al fuoco con le coperte e si guarda un immenso manto di stelle, sorseggiando mate o una birra. Si raccontano storie, qualcuno suona, si in effetti è davvero hippy, perfetto per i viaggiatori curiosi alla ricerca dell’incontro.

Essendo in un parco naturale si possono incontrare molti animali, selvaggi e non, una sera finii per dormire suppa spiaggia avvolta nelle coperte e mi svegliai all’alba perché un gruppo di cavalli selvatici stava correndo sulla sabbia.

Si possono fare meravigliose passeggiate, perdersi nei dettagli della sabbia, nelle sfumature delle onde e stupirsi ad ogni cespuglio che nasce vigoroso dalla sabbia. Sicuramente non è una destinazione per chi cerca il comfort, ma senza dubbio vivrete un’esperienza unica!

Minas

L’entroterra dell’Uruguay è molto coltivato, un po’ lo scenario che ci immaginiamo dei gauchos che percorrono le loro terre a cavallo con la bisaccia. Ecco diciamo che ne incontrerete diversi. Ci sono molti paesini coloniali come Minas, molte fincas, ovviamente anche trasformate in hotel di lusso dove poter venire a rilassarsi, a degustare vino e soprattutto a mangiare l’asado poi buono della vostra vita.

Generalmente si dice che la carne più buona si Argentina, ma a parer mio quella uruguaiana la supera, sono stata fortunata a  vedere entrambi i paesi con gente del luogo e devo ammettere che la carne più buona della mia vita l’ho mangiata in un ristorante a Montevideo.

Spero che vi abbia incuriosito a provare un’esperienza Sudamericana diversa dal solito, ricca di autenticità.