Musei che rispettano l’ambiente: i più green del mondo

Vi portiamo a spasso per tutto il mondo alla scoperta di meravigliosi musei che giorno dopo giorno rispettano sempre di più l'ambiente

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

La salvaguardia dell’ambiente ormai passa da tutti: a doversene occupare non siamo solo noi in prima persona, ma anche strutture, imprenditori e molto altro ancora. Non sono da meno i musei che, giorno dopo giorno, diventano sempre più ecosostenibili optando per energie pulite, economiche e rinnovabili, politiche con rifiuti zero e, al contempo, per mostrare ai loro visitatori un mondo sempre più green.

I musei più sostenibili d’Europa

Nel nostro continente sono davvero molti i musei che hanno preso la direzione dell’ecosostenibilità. Noi ne abbiamo selezionati alcuni a partire dal Quai Branly, un museo etnologico che accoglie le culture indigene di tutti i tipi. Si caratterizza per la presenza di un giardino verticale di 800 metri quadrati che contribuisce al miglioramento della qualità dell’aria e alla mitigazione del microclima.

Contemporaneamente utilizza energia solare e geotermica per tutte le proprie esigenze in termini di illuminazione e climatizzazione. Si trova a due passi dalla ben più famosa Torre Eiffel e può essere definito come il più esotico dei musei di Parigi.

Quai Branly museo ecosostenibile
Fonte: iStock - Ph: Jef Wodniack
Il Quai Branly di Parigi

Non è da meno la Fondazione Opale (un tempo Fondazione Pierre Arnaud) la cui splendida facciata, composta da 84 tessere solari in vetro, si specchia nel Lago di Louchè, in Svizzera. Sostenibilità ed eleganza sono i biglietti da visita di questo polo culturale di arte moderna e contemporanea poiché è stato progettato nel massimo rispetto dell’ambiente e dei criteri di efficienza energetica.

Vi basti pensare che i grandi pannelli fotovoltaici che impreziosiscono la facciata soddisfano il fabbisogno energetico per l’illuminazione del centro e garantiscono l’isolamento termico ideale per le opere d’arte. Davvero eccezionale è anche la sua terrazza panoramica: oltre a mimetizzare la struttura, è un giardino pensile che ospita piante tipiche del Vallese, come le quasi introvabili stelle alpine.

L’ultimo dei musei d’Europa particolarmente green che vi vogliamo segnalare è la Kunst Haus Wien, in Austria. Nel 2018, infatti, il museo è stato coinvolto in maniera determinante nello sviluppo del catalogo di criteri per i musei green. Sfoggia una sontuosa facciata verdeggiante e oltre 260 diversi tipi di piante crescono intorno all’edificio. Inoltre, sul tetto si sono stabiliti due alveari, il cui miele biologico viene venduto nello shop del museo.

I musei più green del mondo

Superando i confini del nostro continente, si scoprono altrettanti musei green che svettano nel resto del mondo. Uno di questi è il Museo di Storia Naturale di Shanghai. Si tratta di uno spettacolare edificio dalla forma di conchiglia nautilus che si sviluppa su un’area complessiva di 44.500 metri quadrati.

Sfoggia ben sei piani espositivi dove spicca un luminosissimo atrio di 30 metri di altezza in cui la luce naturale filtra da una parete vetrata che ricorda la struttura cellulare delle piante. Un edificio famoso anche per il sistema geotermico che regola la temperatura interna, gli specchi d’acqua che favoriscono la climatizzazione naturale degli ambienti e un rivestimento che massimizza l’assorbimento dell’energia solare. Infine, è dotato di un tetto verde per la raccolta di acqua piovana che viene poi riutilizzata per ridurre i consumi, e una parete verde che purifica l’aria e tutela l’edificio dagli sbalzi termici e dall’inquinamento acustico.

Altrettanto interessante è la California Academy of Sciences di San Francisco in cui si conducono progetti scientifici sull’ambiente e sull’educazione ambientale. Al suo interno sono custoditi un grandissimo acquario, una mostra permanente sulla foresta pluviale, un planetario e anche un’area dedicata alla storia naturale.

California Academy of Sciences museo green
Fonte: iStock - Ph: Rosangela Lima
L’ingresso della California Academy of Sciences

Progettato da Renzo Piano, può vantare un tetto completamente vegetale e anche il riutilizzo delle acque reflue per alimentare le piante che si trovano all’intero del complesso. Tra le altre cose, non viene utilizzata aria condizionata: bastano le finestre e le piante che mitigano il microclima. Per ultimo, ma non per importanza, sono presenti pannelli solari e tecnologie che trasformano i fulmini in energia e quasi tutte le sue strutture metalliche sono fatte in materiale riciclato.

Tra i musei più green del mondo non si può non nominare l’Opera House di Sydney. L’edificio ha infatti azzerato le proprie emissioni di carbonio diventando “carbon neutral”. Per questo motivo il 24 settembre 2018 è stata premiata dall’Australian Government’s National Carbon Offset Standard (NCOS) per i risultati raggiunti in fatto di riduzione delle emissioni di carbonio, con ben cinque anni di anticipo rispetto a quanto programmato.

Gli interventi si sono concentrati principalmente su due fronti: quello dei consumi elettrici e quello dei rifiuti. In ambito energetico sono stati ridotti i consumi del 75% con interventi volti alla sostituzione delle lampadine nella sala concerti con lampade LED e del 9% intervenendo sul preesistente sistema di raffreddamento. Senza dimenticare che i consumi di acqua ed energia vengono costantemente monitorati.

I musei più ecologici d’Italia

Non sono meno attenti i musei italiani che, giorno dopo giorno, diventano sempre più ecologici. È il caso del MUSE, il Museo delle Scienze situato a ovest del centro storico di Trento. Si tratta di un complesso di 11 blocchi che porta la firma di Renzo Piano e che vanta un sistema orientato alla filosofia green grazie allo sfruttamento di energia solare e geotermica tramite celle fotovoltaiche, pannelli solari e sonde a scambio termico.

Nella stessa direzione va anche la scelta di serbatoi per il recupero dell’acqua piovana, pannelli radianti a pavimento e lucernari comandati da sistemi domotici per garantire ventilazione e illuminazione naturali, risparmio d’acqua e riscaldamento ottimale. Per quanto riguarda i materiali, sono stati privilegiati quelli locali come la pietra Verdello e facilmente rinnovabili come il bambù per i pavimenti e il legno per le parti strutturali.

Molto interessante anche il Museo Salvatore Ferragamo a Firenze che ci dimostra che anche la moda può fare la sua parte in fatto di sostenibilità ambientale. Nel 2016 è stato infatti premiato come primo museo aziendale Green d’Italia, ottenendo lo standard internazionale ISO 14064, legato alla rendicontazione delle emissioni di CO2 legate alle proprie attività.

Infine, vi consigliamo di fare un salto al Museo Explora di Roma, un museo no profit dedicato soprattutto ai bambini. Si tratta di un luogo che incoraggia il desiderio di apprendimento dei più piccoli grazie anche a delle esposizioni stimolanti e divertenti.

Inoltre, vi sono installati due impianti fotovoltaici che producono ogni anno 40mila kWh di elettricità pulita.

MUSE – Museo della Scienza ecosostenibile
Fonte: iStock - AnryMos
MUSE – Museo della Scienza, Trento