Forse l'acqua è l'ultima cosa che può venire in mente, quando si parla di deserto. Eppure ci sono luoghi selvaggi e remoti, dove i paesaggi dorati si scontrano col fragore delle onde e il blu dell'oceano, nel più spettacolare dei modi. Come la splendida spiaggia di Tan-Tan, situata in una delle zone più aride del Marocco, dove il deserto del Sahara incontra l'Oceano Atlantico, offrendo una cornice di una bellezza surreale. Da qui, nelle giornate limpide è possibile intravedere al largo i profili delle isole di Fuerteventura e Lanzarote, perle delle Canarie. (Nella foto, la spiaggia di Tan-Tan)
Migliaia di chilometri di deserto selvaggio e disabitato, spiagge di sabbia bianca lambite da acque cristalline, che ospitano una ricca vita marina, caratterizzano la penisola di Baja California (Bassa California), bagnata a ovest dall'Oceano Pacifico, e ad est dal Golfo di California. La varietà paesaggistica che la caratterizza la rende una delle zone più particolari del Messico, con panorami spettacolari sull’oceano di cui godere da montagne multicolore.
Tra i più antichi del mondo, il deserto del Namib occupa la parte costiera della Namibia occidentale, affacciata sull'Oceano Atantico. Dall'alto, le dune corrono dalla Skeleton Coast (tra le spiagge più pericolose al mondo) all'Orange River, come pieghe in un tessuto dorato. La sabbia, più bianca vicino al mare, diventa rossa man mano che ci si allontana dalla costa. In questa zona si incontrano solo una manciata di villaggi, il che la rende in gran parte incontaminata.
La Riserva Nazionale di Paracas è tra le destinazioni più affascinanti del Perù. Dichiarata area naturale protetta nel 1975, è situata a circa 260 km a sud di Lima ed è rifugio di 36 specie di mammiferi e 216 di uccelli, oltre che di una vasta quantità di specie ittiche. Il paesaggio, qui dove si incontrano deserto e oceano, è davvero surreale, con panorami unici al mondo.
Ci spostiamo nella regione di Antofagasta, nel Cile settentrionale, dove il deserto di Atacama incontra l'Oceano Pacifico. E scopriamo un paesaggio ricco di storia, costellato di miniere e caratterizzato da scenografiche scogliere che cadono a picco su lunghe spiagge lambite dalle onde. Uno spettacolo davvero mozzafiato.
Nell'Australia meridionale, ci imbattiamo nel famoso deserto dei pinnacoli del Nambung National Park, una vasta superficie sabbiosa dove svettano migliaia di pilastri di pietra calcarea, prodotti dall’accumulo di frammenti appartenenti ad organismi marini, come coralli e molluschi. Il parco ospita una grande varietà di animali selvatici, e nelle vicine acque dell’Oceano Indiano può capitare di vedere anche le megattere, che si riuniscono qui durante la stagione migratoria.
Darak è il nome di un villaggio situato nella provincia sud-orientale dell'Iran. Nella lingua locale, significa “vivere sul mare”. Da dietro le alte dune del deserto emergono le sabbie dorate della sua spiaggia, con palme qua e là che incorniciano il punto in cui il mare di Oman e l'Oceano Indiano si uniscono. Da qui si possono ammirare albe e tramonti davvero incredibili.
L'Oregon Dunes National Recreation Area è una delle più grandi distese di dune costiere al mondo. Una morbida vegetazione intervallata da arbusti conduce a spiagge di sabbia soffice. Qui, la vista di dune, foreste e oceano, così vicini l'uno all'altro, è di una bellezza rara e sconvolgente.
Situato nell'Oceano Indiano, tra lo Yemen, sulla costa meridionale della penisola araba, e la Somalia, in Africa, il Golfo di Aden è collegato al Mar Rosso tramite lo stretto di Bab el Mandeb. Le sue acque pulite danno vita a una grande varietà di pesci e coralli. Negli ultimi 30 milioni di anni, la placca araba si è mossa verso nord, creando il Mar Rosso e il Golfo di Aden su quella che un tempo era un terra senza soluzione di continuità.
Quando parliamo di deserto pensiamo automaticamente a dune sabbiose, cammelli e caldo estremo. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che esistono anche i deserti polari, come quello antartico, caratterizzato dalla presenza di ampie distese ghiacciate, interrotte dalle valli secche di McMurdo, un immenso paesaggio arido che non presenta tracce di ghiaccio o di neve, dalle tonalità marroni in contrasto con il blu vibrante della costa dell'Antartide. Si stima che su queste valli manchi la pioggia da circa 2 milioni di anni.