Design a Parigi: l’ultima novità è Le Vérone

Con il nuovo e avveniristico edificio, Parigi si conferma città del design

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Redazione

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Si chiama Le Vérone e non è un semplice palazzo: è senza dubbio un’opera d’arte contemporanea. Realizzato in stile industriale, con una facciata illuminata da ben 1950 punti LED e arricchita dallo schermo ad alta definizione più grande d’Europa, l’edificio fa guadagnare a Parigi, la città della moda e del design, un ennesimo punto a favore.

Creatività, cultura e innovazione si fondono per celebrare il successo dell’azienda che ha sede nel palazzo (Vente-Privee) e, allo stesso tempo, per dare un contributo alla riqualificazione urbanistica del territorio.

Nelle parole di Jacques-Antoine Granjon, presidente e fondatore di Vente-Privee, ”Questo nuovo edificio è il simbolo di un lavoro collettivo di architetti, artigiani, ma anche degli stessi collaboratori di Vente-Privee, che lasciano così un messaggio positivo di cooperazione in un territorio a cui sono particolarmente affezionato e che sfortunatamente l’attualità degli ultimi mesi ha visto protagonista”.

Situato di fronte allo Stade de France e visibile già dal lungo Senna, questo colosso di acciaio e cemento di 9.600 metri quadrati è stato ristrutturato dallo studio Wilmotte, famoso per i suoi progetti di carattere internazionale. Gli uffici e le sale conferenze occupano interamente i nove piani della torre a tripode, ma non è tutto.

Dall’amore per l’arte di Granjon nasce l’idea di ospitare nell’edificio anche veri e propri pezzi da museo. Un esempio è il bancone della hall, disegnato dall’artista israeliano Ron Arad. Un altro è la statua del Cyclope di Thomas Houseago, scultura in bronzo alta 4 metri che domina l’ingresso principale o la Black Palm Saint-Tropez di Douglas White.

Il vero pezzo forte del palazzo resta comunque la facciata Est, progettata dal designer veronese Pucci De Rossi. Ricoperta da uno strato di calcestruzzo fibrorinforzato, per poter seguire il disegno del suo ideatore, la facciata ospita un impianto a LED a basso consumo, che stupisce ogni notte con giochi di luci. Come se non bastasse, sulla facciata si aggiunge uno schermo di 102 metri quadrati (il più grande d’Europa), dove sono proiettate opere d’arte digitale. Proprio in omaggio all’artista italiano, scomparso nel 2013, l’edificio è stato battezzato Le Vérone.

Immagini: Depositphotos