Non solo Portofino: se raggiungi queste città aspetta prima di scattarti un selfie

Se nel celebre borgo ligure è vietato sostare troppo a lungo nelle zone rosse, ci sono posti del mondo dove scattarsi una foto non è sempre apprezzato

Foto di Virginia Leoni

Virginia Leoni

Giornalista, content editor e blogger

Ha trasformato la sua passione in lavoro.

Basta uno sguardo per riconoscere certi luoghi, tanto grande è la loro fama. Ne è un esempio Portofino con le sue case colorate che si affacciano sul piccolo porticciolo, l’acqua del mare che affascina con tutte le sue sfumature di blu, quell’allure che lo ha reso un luogo noto in tutto il mondo. Il borgo affacciato sul golfo del Tigullio è amato da turisti stranieri, italiani e residenti, tanto che ci sono periodi dell’anno in cui ci sono davvero tantissime persone.

Come fare a correre ai ripari? Ci ha pensato il sindaco Matteo Viacava firmando un’ordinanza che prevede diverse cose, tra cui il divieto di assembramento – se non per qualche istante – in determinate zone. Quindi addio ai selfie studiati, agli scatti pensati e a cui lavorare per più di qualche piccolo istante: ci sono alcune aree del borgo in cui è vietato fermarsi troppo a lungo.

Ma la cittadina ligure non è l’unica località del mondo in cui farsi una foto potrebbe non essere apprezzato: ci sono alcune città dove è meglio non scattarsi un selfie.

Portofino vieta i selfie? Cosa prevede l’ordinanza

Se siete bravissimi con il cellulare potete provare a farvi un selfie al volo, diversamente per il periodo estivo sappiate che ci sono alcune zone di Portofino in cui è vietato creare assembramenti, se non per qualche minuto e quindi, le foto che potrete scattare, dovranno per forza di cose essere veloci. È una delle regole dell’ordinanza che è stata emessa dal sindaco Matteo Viacava.

Le zone rosse sono Calata Marconi e il molo Umberto I, la sosta sarà consentita per qualche minuto, dalle 9 del mattino alle 18, e l’ordinanza sarà in vigore fino al 15 ottobre, ovvero a conclusione della stagione estiva. L’obiettivo è quello di rendere meno congestionata quest’area, tanto che il divieto non vale solo per i pedoni ma anche per i mezzi.

Il sindaco ha voluto precisare che non si è trattato di un’ordinanza anti-selfie: “Nessuno vieta i selfie – aveva riportato Ansa -. L’ordinanza vieta gli assembramenti in determinate zone del borgo come Molo Umberto I e Calata Marconi dove il transito è talmente difficoltoso da dover richiedere l’intervento delle forze di polizia per gestire i pedoni. Si tratta di una misura di sicurezza, una misura di buonsenso”. Inoltre, aveva aggiunto che si trattava di indicazioni rivolte a tour operator e guide turistiche.

Chi non segue le regole rischia una multa fino a 275 euro. Selfie, quindi, sì ma con la premura di non fermarsi troppo a lungo nelle zone rosse. Tra gli altri dettagli dell’ordinanza emenata nel borgo ligure – ad esempio – anche il divieto d’accesso per mezzi superiori alle 15 tonnellate.

Occhio ai selfie: i posti del mondo dove stare attenti

Se a Portofino la regola è quella di non creare assembramenti nelle zone rosse durante la stagione estiva, ci sono posti del mondo in cui scattarsi qualche foto in passato è diventato un problema.

Qualche anno fa aveva fatto parlare di sé il caso di un paesino svizzero, Bergün, dove il consiglio comunale aveva approvato il divieto di scattare immagini del paesaggio per poi pubblicarle sui social, perché le “fotografie scattate durante le ferie e condivise poi sui social media fanno sentire ‘infelice’ chi le osserva e non può trovarsi nei luoghi raffigurati”, aveva riportato Dove. In quel caso, la multa per chi infrangeva la regola, ammontava a 5 franchi, poco più di 5 euro.

In Alta Austria, invece, nel villaggio che ha ispirato l’ambientazione di Frozen, sono state di recente installate barriere (già tolte) anti-selfie. Sembra che l’amministrazione comunale di Hallstatt le abbia fatte collocare sul belvedere più celebre, per scoraggiare l’affollamento. Inutile dire che la notizia ha fatto scalpore.

Facciamo, invece, un salto indietro nel tempo e – più precisamente – al 2019 quando a Kyoto in Giappone sono stati vietati selfie e foto con le geishe (infastidite dall’essere inseguite per uno scatto) nelle zone private del quartiere di Gion. La multa, in quel caso, era stata fissata a un massimo di 10mila yen, ovvero circa 63 euro.