Se amate la natura e l’ecologia, gli ecovillaggi sono la destinazione ideale per una vacanza all’insegna della sostenibilità ambientale. Infatti, rappresentano la perfetta unione tra il desiderio di vivere con gli altri e condividere il tutto nel pieno rispetto delle persone e dell’ambiente, in profonda connessione con il territorio.
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Ecovillaggi: di cosa si tratta
Le comunità degli ecovillaggi (su adesione volontaria e con almeno cinque persone) scelgono infatti di vivere secondo modelli socio-economici diversi dalla maggioranza, privilegiando un’alimentazione biologica, a volte vegetariana o vegana, l’utilizzo di energie rinnovabili, l’impiego di materiali da costruzione per le case a basso impatto ambientale, come pietra o legno, uno stile di vita pensato per ridurre l’impronta ecologica. Sono vere e proprie comunità alternative, definite “comunità intenzionali sostenibili“.
Ma dove si trovano queste comunità? Ovunque nel mondo, Italia inclusa, e spesso è possibile soggiornarvi per periodi più o meno lunghi, in cambio di semplice aiuto.
I migliori ecovillaggi italiani
Di seguito l’elenco dei migliori ecovillaggi italiani, con alcune informazioni utili per trovare quello più adatto alle vostre esigenze:
- Il popolo degli elfi di Sambuca Pistoiese (PI) è un ecovillaggio molto singolare, con molte abitazioni in pietra prive di elettricità, recuperate da vecchi ruderi. La comunità si sostiene raccogliendo frutti ed erbe spontanee, ma anche coltivando ortaggi e allevando bestiame. I prodotti vengono poi ripartiti fra gli abitanti. L’ecovillaggio propone anche eventi e diverse iniziative rivolte al pubblico.
- La Comune di Bagnaia in provincia di Siena, nata nel 1979, è una comunità basata sulla condivisione di risorse umane ed economiche. Gli abitanti vivono in un antico fabbricato ristrutturato, ciascuno con una propria camera, mentre gli altri spazi sono condivisi da tutti. Chiunque desideri provare a vivere in comunità per un po’ di giorni può richiedere ospitalità, in cambio di qualche lavoretto.
- Urupia a Francavilla Fontana (BR) è una comune libertaria situata nel Salento, che crede nell’assenza di proprietà privata e si basa sul principio del consenso. Include circa 1500 mq tra spazi abitativi, magazzini, fabbricati, e 23 ettari di terra. La Comune è aperta agli ospiti che vogliano trascorrervi qualche giorno o settimana, e in cambio chiede semplicemente la partecipazione alle diverse attività.
- Il Villaggio Verde di Cavallirio (NO) è un ecovillaggio nato agli inizi degli anni ’80, su idea di Bernardino del Boca, che desiderava creare una comunità di persone interessate alla ricerca dell’armonia con se stessi, la natura e il mondo circostante. L’ecovillaggio ospita volentieri visitatori che possono soggiornare nel bed and breakfast o nell’abitazione di una singola famiglia.
- Il Giardino della Gioia nel comune di San Nicandro Garganico (FG) è un ecovillaggio immerso in un uliveto secolare, situato all’interno del parco nazionale del Gargano. Gli abitanti sono autosufficienti sia dal punto di vista energetico che alimentare, e aperti ad accogliere ospiti in cambio di qualche lavoro e offerte libere.
- L’ecovillaggio Lumen, in Emilia Romagna, è una comunità nata nel 1992, fondata da Davide Pirovano e Milena Simeoni, che crede nei principi di pace, etica, rispetto della natura, benessere e sviluppo armonico dell’essere umano. Organizza giornate aperte e offre la possibilità di partecipare, in alcune date, alla vita comunitaria.
- L’ecovillaggio di Upacchi, in provincia di Arezzo, ospita diverse famiglie e 4 case abitate tutto l’anno. Qui si coltivano erbe medicinali, ci si prende cura dei giardini in un’ottica sostenibile, l’acqua non ha cloro ma viene depurata da impianti di fitodepurazione, le case sono in materiali naturali, scaldate a legna. Non mancano gli orti ricchi di prodotti biologici. Una visita in loco può essere utile per capire se la vita comunitaria fa per voi.
- Pecora Nera a Raveo (UD) è un ecovillaggio gestito da Devis e Monica, che hanno deciso di cambiare vita dedicandosi a questo ambizioso progetto. In alcuni periodi dell’anno è possibile visitare l’ecovillaggio per vacanze brevi, soprattutto nei weekend, oppure ci si può far ospitare per tempi più lunghi, in cambio di qualche lavoro.