Animali: le regole per portarli sull’aereo

Viaggiare con il proprio animale è una bellissima esperienza, ma è importante conoscere le regole e ricordarsi che potrebbero variare da una compagnia all'altra: tutto quello che c'è da sapere

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Virginia Leoni

Giornalista, content editor e blogger

Ha trasformato la sua passione in lavoro.

Stiamo per partire e vogliamo portare i nostri amici a quattro zampe con noi? Se il viaggio prevede l’uso dell’aereo, è bene informarsi e conoscere le regole relative agli animali, prima di procedere con la prenotazione. Ovviamente va ricordato che ogni compagnia aerea ha i propri regolamenti, da consultare con estrema attenzione prima di acquistare i biglietti, ma ci sono alcune norme generali che potrebbero andare bene più o meno per tutte quelle che consentono di portare con sé il proprio amico a quattro zampe.

Ci sono documenti che potrebbero servire, ma anche richieste che vengono avanzate affinché il volo sia comodo per tutti, compresi gli altri passeggeri.

Se l’idea di viaggiare senza il proprio animale è impensabile, quindi, è bene sapere che ci si deve informare per tempo su tanti aspetti diversi: dalla documentazione prevista, fino a trasportini guinzagli e museruole.

Regole per viaggiare in aereo con i propri animali: la prima cosa da fare

Ci sono diverse regole per viaggiare in aereo con i propri animali da compagnia: da quelle sulla documentazione richiesta, al dove verranno ospitati per tutta la durata del viaggio. È bene sottolineare, comunque, che non tutte le compagnie aeree accettano il trasporto di animali e che le richieste possono anche variare da una all’altra.

Ad esempio, Ryanair o Wizz Air non ammettono animali domestici, ma solo quelli che fungono da guida (per Ryanair con l’esclusione di alcune tratte). Lufthansa, invece, lo permette, ma c’è un elenco di regole da seguire. Quindi come prima cosa, quando si decide di volare con il proprio animale, è bene capire se la compagnia selezionata lo consente e quali sono le direttive da seguire.

La documentazione necessaria

Ma quali sono i documenti necessari per viaggiare in aereo con il proprio animale? In Italia può bastare il libretto sanitario, ma per viaggi extra nazionali vengono richieste altre attestazioni.

Sul sito Your Europe dell’Unione Europea viene spiegato, ad esempio, che per viaggiare negli stati comunitari serve il microchip, o il tatuaggio, alcune certificazioni sulle vaccinazioni (rabbia) e il passaporto. Fuori dai confini comunitari, invece, serve un certificato sanitario dell’UE.

Anche in questo caso, comunque, vige la regola di leggere con attenzione che cosa viene richiesto dalle varie compagnie.

Dove viene collocato l’animale

L’animale, in genere al di sotto degli 8/10 chilogrammi, viaggia in compagnia del proprio padrone in cabina e dentro un trasportino. Viene posizionato di fronte a voi, sotto il sedile del passeggero.

Se più grande, invece, viaggia in stiva: nessun timore per le condizioni o le temperature, che si allineano con quelle per i passeggeri. Sopra i 75 chilogrammi (trasportino compreso), normalmente, viaggia con un trasporto cargo.

Ci sono alcune limitazioni e anche queste vanno valutate con attenzione leggendo le regole della compagnia aerea con la quale si intende viaggiare. Inoltre, va ricordato che in aeroporto gli animali devono essere condotti con il guinzaglio e potrebbe essere richiesta anche la museruola. La regola di base è informarsi bene prima di partire, per non incappare in brutte sorprese. Gli animali che viaggiano in aereo pagano un biglietto, in genere sono esclusi i cani guida ma non gli animali da supporto emotivo.

Come scegliere il trasportino

Quando si decide di partire con il proprio amico a quattro zampe è bene scegliere con attenzione il trasportino in cui dovrà trascorrere tutto il viaggio.

Tra le caratteristiche da tenere in considerazione vi è il fatto che l’aria possa passare agevolmente e che sia impermeabile. Inoltre, non deve essere possibile aprirlo dall’interno. Il peso conteggiato dalle compagnie aeree è quello dell’animale sommato a quello del trasportino.

Per tutti quegli animali che obbligatoriamente devono viaggiare in stiva è importante sapere che va scelto di tipologia rigida, non troppo grande ma abbastanza da lasciare che si muova senza difficoltà, non deve essere mobile, quindi, in caso di ruote dovrete toglierle prima o fare in modo che siano bloccate. E deve essere realizzato in materiale resistente.

I consigli per viaggiare in aereo con i propri animali

Ma come rendere l’esperienza del viaggio il più confortevole possibile per il proprio animale? Innanzitutto, va presa in considerazione la possibilità di prepararli in anticipo, soprattutto all’uso del trasportino dentro il quale dovranno passare le ore del volo. Gli animali, infatti, non potranno mai uscire e quindi, un po’ alla volta, gli si può far prendere confidenza con l’ambiente, aumentando di giorno in giorno il tempo di permanenza al suo interno.

È bene farli bere e mangiare almeno qualche ora prima della partenza, ma anche portare con sé acqua e cibo. Per evitare spiacevoli inconvenienti nel trasportino va inserita una traversina assorbente e magari una coperta per fare in modo che il fondo sia confortevole e che in caso di bisogni non si creino problematiche.

Se restano da soli, poi, bisogna lasciargli un giochino non rumoroso e – proprio come quando erano cuccioli – un capo di abbigliamento o una coperta impregnata del vostro odore. Un trucco per aiutarli a sconfiggere la malinconia.

Acqua e cibo: come fare

Per somministrargli l’acqua durante il volo esistono appositi strumenti, simili a delle borracce, che vengono collocati all’interno del trasportino e dai quali gli animali possono comodamente bere. Se viaggiano insieme a voi, invece, potete farli idratare ogni tanto, magari usano una siringa senza ago. L’importante è non eccedere, per evitare che abbiano la necessità di fare troppe volte i propri bisogni durante il volo.

Stessa cosa vale per le crocchette: se l’animale è vicino a voi potrete dargli qualcosa durante il viaggio, se si trova in stiva potrete lasciargli uno spuntino da sgranocchiare. Ma sempre meglio in piccole quantità.

Se ritenete che il vostro amico a quattro zampe possa soffrire il viaggio o – se in stiva – la lontananza da voi e l’ambiente sconosciuto, confrontatevi con il vostro veterinario per capire come procedere.

Cosa fare con il vostro amico a quattro zampe dopo il viaggio

Proprio come può capitare a noi, anche il nostro animale dopo un lungo volo potrebbe avere il desiderio di muoversi un po’. Quindi, una volta giunti a destinazione, se possibile lasciamo che faccia una passeggiata o che giochi in libertà. E facciamolo anche noi.

Sicuramente avrà bisogno di sgranchirsi le zampe, di fare i propri bisogni e di tanto affetto. Non dategli subito molta acqua o cibo, ma lasciate che si riabitui a essere a terra.