Goussainville, la città fantasma alle porte di Parigi

Situato a due passi dall’aeroporto di Roissy-Charles-de-Gaulle e divenuto troppo rumoroso per gli abitanti, il villaggio fu abbandonato all’inizio del XX secolo.

Goussainville è un piccolo comune alle porte di Parigi. Situato a due passi dall’aeroporto di Roissy-Charles-de-Gaulle e divenuto troppo rumoroso per gli abitanti, fu abbandonato all’inizio del XX secolo per essere spostato a qualche chilometro di distanza, dove nel frattempo era stata costruita una nuova linea ferroviaria e nuovi condomini.

Il vecchio abitato, che oggi è divenuto uno dei quartieri della cittadina, è fatiscente. La maggior parte degli edifici, ormai divenuti dei ruderi, è stata murata. I tetti crollano, la chiesa, considerata monumento storico, è malconcia e persino l’antico castello è in uno stato penoso.

La precarietà delle vecchie costruzioni ha obbligato il Sindaco della cittadina a dare il via alla loro demolizione. Goussainville è oggi quello che viene definito un villaggio fantasma.

A peggiorare ulteriormente la situazione fu un incidente aereo avvenuto il 3 giugno 1973. Durante il Salone internazionale dell’aeronautica di Le Bourget, un Tupolev 144 si schiantò sull’abitato, distruggendo una quindicina di case e una scuola, per fortuna chiusa in quel momento. Morirono i sei membri dell’equipaggio e otto abitanti.

Ma qualche irriducibile cittadino ha deciso di non lasciare Goussainville e di continuare a vivere in quella desolazione. Ci vivono un agricoltore, un fabbro, un carpentiere e un garagista. Per trent’anni non è cambiato nulla in questo piccolo abitato che dista soltanto una trentina di chilometri dalla grande Parigi.

Nel 2009, però, alcuni edifici sono stati venduti alla cifra simbolica di un euro. E pian piano il vecchio villaggio, detto Vieux-Pays, sta ricominciando a vivere.