In Italia esiste un tempio incastonato nella roccia: è bellissimo

In una delle grotte scavate nella roccia, all'interno del Parco Naturale della Gola della Rossa di Frasassi, c'è un gioiello prezioso da scoprire

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

L’Italia è un paese che non smette mai di stupire perché infinite sono le sue meraviglie. Alcune portano la firma di Madre Natura, altre dell’uomo. Altre ancora rappresentano la perfezione visibile e tangibile dell’incontro tra i due.

Ed è proprio nel Belpaese che troviamo una delle più alte e suggestive rappresentazioni della bellezza che esplode quando uomo e natura si incontrano.

Si tratta di un tempio incastonato nella roccia costruito proprio nel ventre dei massicci che dominano il territorio di Genga, nelle Marche, dall’architetto Giuseppe Valadier. Un capolavoro architettonico unico in Italia che lascia senza fiato.

Il Tempio del Valadier

Nel cuore più aspro e autentico delle Marche, esiste un territorio dominato da alte rocce che si incolonnano, una dopo l’altra, e che svettano verso il cielo fino a sfiorarlo, mentre tutto intorno spicca il verde di una vegetazione fitta e impenetrabile.

Ci troviamo dentro il Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi, un luogo suggestivo e straordinario che crea un’atmosfera unica al mondo. Qui la natura, il tempo e gli agenti atmosferici hanno creano numerose grotte scavate nella roccia, ed è proprio in una di queste che si nasconde un tesoro prezioso.

Un piccolo tempio dalla forma esagonale voluto da Papa Leone XII, oltre due secoli fa, e progettato dall’architetto Giuseppe Valadier da cui l’edificio oggi prende il nome, che si configura come uno dei luoghi più suggestivi delle Marche e dell’intera Italia.

L’idea di Papa Leone XII, originario di Genga, era quello di realizzare un rifugio per tutti i fedeli che avrebbero potuto chiedere e ottenere il perdono, motivo per il quale l’interno della grotta è chiamato anche rifugio dei peccatori.

E rifugio lo è davvero, oggi come ieri. Ancora prima della costruzione del Tempio del Valadier, infatti, gli abitanti della zona scelsero questa cavità per nascondersi durante le invasioni ungheresi del X secolo.

Il tempio nella roccia

Oggi, il Tempio del Valadier, è diventato una meta imprescindibile per tutte le persone che arrivano nel Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi.

Tutto il fascino e la suggestione dell’edificio splendono ancora oggi, esattamente come ieri. Il tempio a pianta ottagonale e in stile neoclassico, è sormontato da una cupola ricoperta di lastre di piombo che sfiora la parte alta della grotta e con la roccia sembra fondersi, mentre il marmo dell’edificio sembra quasi illuminare l’oscurità della cavità.

A guardare il panorama nell’insieme è impossibile non emozionarsi. Sia da lontano che da vicino, l’armonia dell’incontro tra uomo e natura mette in scena uno spettacolo immutato ed eterno.

La costruzione in stile neoclassico è davvero una meraviglia, così come lo è anche il sentiero che conduce al tempio. Una strada immersa nel silenzio e nella natura dove è possibile rigenerare i sensi.

Si parte dall’ingresso delle Grotte di Frasassi per poi intraprendere un percorso in salita di facile difficoltà che conduce direttamente al tempio incastonato nella roccia. All’interno dell’edificio è possibile ammirare la riproduzione della statua Madonna col bambino di Canova.

Uno dei periodi più belli per visitare il Tempio del Valadier è dicembre, perché è qui che a Natale, dal 1981, si tiene uno dei più grandi e suggestivi presepi viventi del mondo.

Tempio del Valadier
Fonte: iStock
Tempio del Valadier