Atlantide, la città perduta: hanno scoperto dove si trova

Tante le ipotesi formulate nel corso della storia su Atlantide, oggi con i satelliti è possibile arrivare alla scoperta rivoluzionaria

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 4 Febbraio 2021 10:43Aggiornato: 1 Luglio 2024 18:54

Vi piacerebbe programmare una vacanza ad Atlantide? Chissà, tra l’altro, che non ci siate già stati a vostra insaputa. I satelliti hanno scovato dei misteriosi resti in Andalusia. Ne è sicuro il team di specialisti e archeologi di Merlin Burrows, una società privata inglese specializzata nella ricerca via satellite, che sostiene di aver rinvenuto delle prove evidenti dell’esistenza dell’isola d’oro, la cui leggenda è arrivata fino a noi. Non è la prima volta si formulano ipotesi su Atlantide. Andiamo a vedere dove si trova per gli esperti quest’isola perduta.

La leggenda di Atlantide

Atlantide è una leggendaria isola subcontinentale scomparsa nel nulla, spesso idealizzata come una società avanzata dove regnava la saggezza e che, per questo, poteva portare la pace in tutto il mondo. L’idea di Atlantide ha affascinato sognatori e viaggiatori di tutte le epoche e continua a farlo ancora oggi.

L’origine della leggenda

A differenza di molte altre leggende, le cui origini si sono perse nel tempo tra mito e realtà, noi sappiamo esattamente dove e quando la storia di Atlantide è comparsa per la prima volta: la leggenda ha avuto origine nei dialoghi di Platone, nel Timeo e nel Crizia (o proseguimento del Timeo), scritti nel 330 a.C. circa. Secondo Platone, Atlantide si trovava oltre le Colonne d’Ercole, il limite estremo del mondo allora conosciuto. La leggenda narra che, dopo avere fallito l’invasione di Atene, Atlantide sarebbe sprofondata in un singolo giorno per opera di Poseidone, il dio degli abissi. Mito o leggenda? L’idea che quest’antica e maestosa isola fosse un luogo realmente esistito è tornata in voga nel 1881 da uno scrittore, Ignatius Donnelly, il quale sosteneva, addirittura che molte delle conquiste umane (come la metallurgia, l’agricoltura, la religione ed il linguaggio) avessero avuto origine proprio ad Atlantide.

Dove si trova la città di Atlantide

Negli anni, sono state formulate diverse ipotesi riguardo la reale collocazione della città leggendaria di Atlantide. Dalle Bahamas all’Andalusia, ecco le opzioni.

Cadice, in Andalusia

Oggi, la Merlin Burrows, una società inglese che si occupa di fare scansioni satellitari della terra e del mare anche su incarico di agenzie governative, si è recata al largo dell’Andalusia con un team di archeologi marini, storici e ricercatori. Un team di professionisti che dal 2016 è lì per cercare di capire, grazie all’uso delle moderne tecnologie, quanto di vero ci sia nel racconto platonico. Fondamentale l’uso delle nuove tecnologie e le riprese satellitari. Atlantide potrebbe proprio trovarsi presso le rovine a nord della città di Cadice. Qui si trova il Parco nazionale di Doñana che un tempo era un grande mare interno con delle isole. Secondo i ricercatori, qui si sarebbero conservate le tracce di almeno 15 centri abitati da una antica civiltà, tutti disposti lungo una costa. Fino a poco tempo fa, la maggior parte di questi villaggi si riteneva essere romana o greca. Ma potrebbe essere una civiltà ancora più antica. A credere nelle scoperte fatte da Merlin Burrows è la Ingenio Films, che ha deciso di dare vita a un documentario per raccontare a tutto il mondo i grandiosi rinvenimenti fatti al largo dell’Andalusia. Che sia la svolta risolutiva?

L’isola di Bimini alle Bahamas

Qualche anno fa, il ritrovamento nell’arcipelago delle Bahamas, al largo dell’isola di Bimini, di quelli che si ipotizzavano essere i resti di Atlantide. Proprio sui fondali del Mar dei Caraibi sono state rinvenute delle pietre bianche, che sono sembrate una vera e propria strada. La Bimini Road, si snoda da Nord-Est a Sud-Ovest lungo una linea retta per 800 metri, curvando solo alla fine. È formata da pietre calcaree rettangolari talmente perfette da sembrare essere state create dalla mano dell’uomo. La loro forma, benché erosa dal tempo, non trova nulla in natura che le somigli. Qualcuno ha ipotizzato fosse un molo per le barche e non una strada, comunque era sicuramente l’ultima porzione di qualcosa di molto più grande. L’enigma di Atlantide continua ad affascinare generazione dopo generazione, oggi, l’ultima ipotesi ci conduce verso l’Andalusia. Che si trovino davvero lì i resti dell’antica civiltà perduta?