Scoperta la strada che porta ad Atlantide, la città perduta

Alcuni studiosi avrebbero appena trovato in fondo all’Oceano Pacifico “la strada per Atlantide“

A distanza di secoli, il mito di Atlantide continua ad affasciare. Secondo la leggenda, quest’isola subcontinentale scomparsa nel nulla in un tempo lontano era formata una società molto avanzata in cui regnava la saggezza.

A differenza di molte altre leggende, le cui origini si sono perse nel tempo, tra mito e realtà, sappiamo esattamente dove e quando la storia di Atlantide è comparsa per la prima volta: la leggenda ha infatti avuto origine nei Dialoghi di Platone, il “Timeo” e il “Crizia”, scritti nel 330 a.C. circa.

Secondo Platone, Atlantide si trovava oltre le Colonne d’Ercole, il limite estremo del mondo allora conosciuto. La leggenda narra che, dopo avere fallito l’invasione di Atene, la città  sarebbe sprofondata in un singolo giorno per opera di Poseidone, il dio degli abissi.

Negli anni sono state formulate diverse ipotesi riguardo la reale collocazione della leggendaria Atlantide, dalle Bahamas fino alla più vicina Andalusia. E oggi se ne torna a parlare in quanto, a bordo dell’Exploration Vessel (E/V) Nautilus, un’imbarcazione gestita dall’Ocean Exploration Trust, organizzazione senza scopo di lucro dedicata proprio all’esplorazione oceanica, alcuni scienziati marini hanno scoperto nell’Oceano Pacifico il letto di un antico lago.

Il ritrovamento, simile a una “strada di mattoni gialli”, sarebbe stato identificato dai ricercatori come “la strada per Atlantide”. La scoperta è avvenuta durante l’esplorazione di un gruppo di montagne sottomarine d’origine vulcanica negli abissi più profondi.

In un video pubblicato su YouTube da EVNautilus, si sente chiaramente uno degli scienziati dire: “È la strada per Atlantide”. Un altro, invece, ricorda “la Strada di mattoni gialli” del celebre romanzo per ragazzi “Il mago di Oz”, poi nel 1939 un film cult con protagonista una giovanissima Judy Garland.

In realtà, la scoperta non sarebbe affatto sensazionale. Si tratterebbe solamente di crepe naturali formatesi nel sottosuolo a causa del riscaldamento e del raffreddamento continui dovuti alle eruzioni nel corso dei secoli. L’idea di Atlantide ha affascinato sognatori e viaggiatori di tutte le epoche e continua a farlo ancora oggi, tanto che non si è ancora smesso di cercare l’isola mitologica che prima o poi verrà a galla. E noi saremo i primi a darne notizia. Stay tuned.