Pyrgi, il “villaggio dipinto” sull’isola di Chio

Le case di Pyrgi sono decorate con straordinarie geometrie bianche e nere, che ne fanno un luogo unico al mondo

Isola greca dell’Egeo orientale, Chio – dinnanzi la costa turca – è un luogo d’incredibile bellezza. È ricca di spiagge e di calette, è bagnata da un mare cristallino. Ed è costellata di splendidi villaggi.

Tra questi, Pyrgi è sicuramente il più spettacolare. Soprannominato “il villaggio dipinto” per le sue case bianche e nere (che ricordano quelle africane di Tiébélé), si trova nella parte meridionale dell’isola e dista 25 chilometri dalla capitale. Con le sue strade strette, le sue case infilata una accanto all’altra come a formare un ininterrotto muro, Pyrgi è annoverato tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

Pyrgi, il villaggio dipinto sull'isola di Chio

Si tratta di un villaggio-fortezza, come se ne costruivano un tempo. Sito in una vallata brulla, distante dal mare, ha case le cui porte e le cui finestre sono affacciate verso l’interno; in questo modo, chi lo guarda dall’esterno ha l’impressione di trovarsi dinnanzi ad una vera e propria fortezza, con mura intervallate da piccole torri. Per uscire dal villaggio, gli abitanti di Pyrgi dovevano utilizzare necessariamente la porta che oggi si trova in località Kato Porta.

Pyrgi

Oggi, nel centro di Pyrgi sorge ancora la torre difensiva, un’acropoli alta venti mentri su cui gli abitanti si rifugiavano in caso di pericolo. Ma è tutto da visitare, il villaggio. Godendo di quella bellezza unica, accarezzando le case dalle decorazioni geometriche bianche e nere (le “xysta”), percorrendo le vie lastricate che si conducono tutte alla torre centrale e che sono intervallate da archi traversi a volte. Ci si poteva muovere sui tetti senza essere visti, qui. E tutto racconta quel passato di difesa.

Tra strade strette, splendide chiese (come quella bizantina dei Santi Apostoli) e quella tecnica d’intarsio su gesso derivata dai graffiti, visitare Pyrgi è un’esperienza indimenticabile. Così come lo è visitare tutta l’isola di Chio. Patria di Omero, cantore dell’Iliade e dell’Odissea, è famosa per il profumo di mastice – resina prodotta dal legno d’una varietà di lentisco, che solo qui cresce – e, soprattutto, per il suo mare straordinario. Qui, le spiagge si alternano ai villaggi dei pescatori e ai monasteri e tutto è dominato dai 1300 metri del Monte Pellinaion. Un luogo straordinario, che dall’Italia si raggiunge facilmente e che è destinato a rimanere nel cuore.

Pyrgi