Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, spesso lo facciamo per toccare con mano tutti quei capolavori di inestimabile bellezza che portano la firma di Madre Natura. Foreste incantate, boschi lussureggianti, mare cristallino e spiagge multicolor che brillano al sole: queste sono solo alcune delle destinazioni più affascinanti che ci invitano a esplorare il mondo in lungo e in largo, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni.
Alcuni luoghi poi, resi celebri dalle fotografie strabilianti degli avventurieri, sono diventati delle vere e proprie attrazioni turistiche e il motivo non ci sorprende. Alcuni paesaggi, infatti, sono così belli da non sembrare veri, e invece sono reali e per questo ancora più straordinari.
Ne è un esempio Sivaš, un gruppo di baie e lagune di dimensioni piuttosto importanti che divide la Crimea dall’Ucraina e che è situato a ovest del Mar d’Azov. Le fotografie che lo ritraggono mostrano una bellezza ipnotica, un luogo incantato che non appartiene a questo mondo. Sivaš, infatti, sembra dipinto da un pittore, e invece questo lago rosa è reale e tutto da scoprire.
Lo specchio d’acqua dalle intense sfumature di rosa
Non è la prima volta che ci troviamo davanti a luoghi che rubano dalle palette cromatiche più intense i loro colori creando così spettacoli mozzafiato. L’abbiamo visto con le montagne arcobaleno, con le spiagge rosa e nere e con le fioriture multicromatiche. Anche se la scienza ha spiegato ampiamente questi fenomeni, la visione da loro restituita resta sempre magica e merita di essere contemplata almeno una volta nella vita.
Tra i luoghi più incredibili del mondo annoveriamo anche il Lago Sivaš, che fa parte di un gruppo di baie e di lagune che si estendono nei pressi nel Mar d’Azov e che occupano una superficie di oltre 2.000 chilometri quadrati. Proprio qui, tra acque ferme e stagnanti, è possibile scorgere un bacino dalle sfumature intense ed evocative.
La peculiarità di queste acque, infatti, è data proprio dalle tonalità rosa che assumono in alcuni punti, con sfumature cangianti che virano verso il rosso vermiglio e il magenta. Un incantesimo, a prima vista, che però è spiegato dalla presenza dell’alga Dunaliella che vive sui fondali e prolifera proprio grazie all’alta concentrazione salina.
Quando visitare il lago magico
Il Lago Sivaš è diventato col tempo una meta molto ambita soprattutto tra gli amanti della natura e gli appassionati di fotografia. Vedendo il paesaggio nella sua intera totalità, infatti, non si può che rimanere incantati dalla sua bellezza. Inoltre, durante i periodi estivi la magia si intensifica: l’acqua evapora, facendo emergere così parti di superficie che trasformano il paesaggio in un deserto salino.
La visione, nel suo insieme, è sicuramente suggestiva. Ma se avete intenzione di visitare questo luogo in estate dovete prepararvi anche a una sorpresa non troppo gradita. Durante l’evaporazione, infatti, l’alga si riproduce più velocemente raggiungendo la sua massima diffusione e donando quindi al bacino sfumature ancora più intense. Se da una parte l’effetto visivo è strabiliante, dall’altra questo fenomeno porta con sé un odore sulfureo, molto pungente e a tratti sgradevole.
Non è di certo un caso se il nome del lago, che proviene dal tataro, vuol dire proprio “Acqua marcia”. Il caratteristico odore, anche se forte, non toglie comunque niente a quello che è uno spettacolo naturale grandioso che merita di essere ammirato.
Quando visitare il lago rosa
Il Lago Sivaš è diventato, col tempo, una meta molto ambita soprattutto tra gli amanti della natura e gli appassionati di fotografia. Vedendo il paesaggio nella sua totalità, infatti, non si può che rimanere incantati dalla sua bellezza. Durante i periodi estivi la magia si intensifica ed è il momento migliore per visitarlo, quando l’acqua evapora, facendo emergere, così, parti di superficie che trasformano il paesaggio nel deserto salino. Durante l’evaporazione, inoltre, l’alga si riproduce più velocemente raggiungendo la sua massima diffusione e donando al bacino sfumature ancora più intense. L’effetto visivo è strabiliante, d’altro canto questo fenomeno porta con sé un odore sulfureo molto pungente e a tratti decisamente sgradevole. Ma vale il viaggio.