Tre italiani su quattro amano i dehors

Il 75% degli italiani intervistati considera un fatto positivo l'incremento di spazi attrezzati e tavoli all'esterno di locali, bar, ristoranti, pub

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Flavia Cantini

Content Writer

Content Writer specializzata nel Travel. Per me il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se scrivo ed emoziono l’ho raggiunto.

L’incremento di spazi attrezzati e tavoli all’esterno di locali, bar, ristoranti, pub e altri esercizi pubblici riscuote largo consenso: infatti, il 75% degli italiani li considera un fatto positivo sulla base del sondaggio condotto da Swg per Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi Confesercenti, su un campione di mille persone maggiorenni residenti in Italia.

Insomma, tre italiani su quattro amano i dehors mentre il 25% non li apprezza particolarmente.

Amore per i dehors in Italia: da cosa nasce

Ma da cosa nasce l’amore degli italiani per i dehors?

Se ad agevolare gli spazi esterni dei locali contribuisce il clima che, in molte zone, è favorevole per la gran parte dell’anno, un impulso significativo all’aumento dei posti all’esterno lo ha dato il periodo di pandemia, quando l’autorità sanitaria, per diminuire il rischio di contagio, consigliò il consumo all’aperto.

Stando ai numeri, soltanto nel 2021, secondo Fiepet Confesercenti, sono stati allestiti quasi 750mila metri quadri di nuovi spazi esterni, che equivalgono a ben 180mila tavoli. Si è trattato di una vera e propria “rivoluzione” che ha supportato il comparto: le imprese di ristorazione, tra il 2018 e il 2023, hanno visto una crescita del +7,6% passando da quasi 147mila a oltre 158mila.

Le opinioni di chi è favorevole

I dehors si sono rivelati un cambiamento di abitudini che ha subito fatto breccia nel cuore degli italiani, sia residenti sia turisti: il 50% di chi si dichiara favorevole afferma che la maggior disponibilità di tavolini esterni permette di godersi al meglio la bellezza e le attrattive dei luoghi, il 43% ritiene che, soprattutto in estate, il consumo all’aperto consenta di stare più freschi senza dover utilizzare l’aria condizionata.

Ancora, il 28% pensa che sedersi all’esterno riduca il rischio di contagio, retaggio della pandemia, mentre il 18% trova che i dehors siano “semplicemente più comodi”.

Cosa pensa chi non è d’accordo

Tuttavia, non mancano le opinioni di chi è contrario.

Il 52% non vede di buon occhio l’occupazione dei marciapiedi mentre il 39% la confusione per le strade e il 25% la perdita di parcheggi.

In ogni caso, anche il fronte del No dimostra di gradire i dehors: un avventore su due (34%) chiede di potersi sedere spesso ai tavoli all’aperto, il 6% lo domanda sempre, e solo il 9% non lo chiede mai.

Durante l’estate passata, il 24% ha usufruito dei dehors con il 33% la maggior parte delle volte.

E, se fosse possibile con i dovuti accorgimenti, il 60% degli italiani sceglierebbe la sistemazione all’aperto anche durante la stagione autunnale e invernale.

Le parole del presidente di Fiepet Confesercenti

Il presidente di Fiepet Confesercenti, Giancarlo Biancheri, ha così commentato la “questione dehors”: “Dehors e tavoli all’aperto aumentano l’attrattività delle nostre strade e piazze, permettono di affrontare in modo sostenibile i picchi di calore sempre più frequenti e sono anche un argine efficace alle attività di somministrazione abusive nelle strade e quindi alla malamovida.
Soprattutto, incontrano il favore dei consumatori che hanno sposato questa “rivoluzione” e ne usufruirebbero anche d’inverno. Purtroppo, però, un tavolo su due, secondo le nostre stime, potrebbe essere a rischio: il 31 dicembre di quest’anno scadrà la cosiddetta proroga dehors, una semplificazione che ha permesso finora il mantenimento degli spazi esterni.

Serve una norma strutturale per mantenerli: assicurano un servizio ai cittadini che, viste le trasformazioni climatiche e dei modelli di consumo, è divenuta ormai un’esigenza stabile”.