I Paesi del mondo in cui non si può (ancora) viaggiare

Mentre assistiamo a una iniziale ripresa dei viaggi all'estero per turismo, ci sono ancora Paesi che non hanno riaperto le frontiere ai turisti: quali sono

Durante le vacanze di Pasqua abbiamo assistito a una prima ripresa dei viaggi all’estero per turismo e, secondo gli esperti, anche l’estate imminente sarà all’insegna di un ritorno al viaggio per svago e per andare alla scoperta di Paesi e culture.

Tuttavia, in uno scenario ancora caratterizzato dall’incertezza per l’evoluzione della pandemia, mentre molte destinazioni hanno riaperto ai turisti, altre rimangono “off limits” e consentono l’ingresso soltanto per motivi di lavoro, studio o rientro a domicilio.

Il Giappone allenta le restrizioni all’ingresso, ma i turisti sono ancora esclusi

I turisti desiderosi di visitare Tokyo dovranno aspettare ancora: infatti, seppur il Giappone continui ad allentare le rigide misure di ingresso, non include per il momento i turisti.

Possono entrare soltanto cittadini, residenti, ricercatori, studenti, familiari di residenti e viaggiatori d’affari previa autorizzazione (la quarantena è prevista sulla base della località di arrivo).
Nel corso di una conferenza stampa tenuta dal premier Fumio Kishida l’8 aprile è emersa la questione della riapertura per turismo però non è stato tuttora annunciato alcun piano specifico.

Dovremo continuare a prendere decisioni appropriate in base alla situazione dell’infezione e ai movimenti internazionali in ciascun Paese“, ha affermato il premier. “Non è stato ancora deciso“.

La Cina combatte per contenere i focolai

Secondo la China Tourism Academy, nel 2019 il numero di turisti cinesi nel mondo ha raggiunto i 155 milioni, rendendo la Cina il mercato più grande al mondo per i viaggi.

Per ora, invece, a seguito della pandemia, i cittadini cinesi non possono viaggiare all’estero e coloro che desiderano realizzare il sogno di camminare lungo la Grande Muraglia dovranno attendere: in questo momento non è consentito l’ingresso a fini turistici.

Il Paese rimane impegnato nella sua strategia zero-Covid e lotta per contenere i focolai in diverse città, il che rende altamente improbabile che i turisti vengano accolti nel prossimo futuro.

Macao non è pronta alla riapertura, Hong Kong dà timidi segnali

La capitale asiatica del gioco d’azzardo non ha ancora dato alcun segno di riapertura da marzo 2020.
Ai turisti rimane vietato l’ingresso nella regione amministrativa speciale, fatta eccezione per i visitatori provenienti dalla Cina continentale, Hong Kong e Taiwan che comunque devono osservare una quarantena di due settimane.

Secondo un comunicato stampa del governo emesso a metà aprile, anche i viaggiatori d’affari e gli studenti del resto del mondo potranno entrare nel prossimo futuro ma non sono stati forniti ulteriori dettagli.

Nel frattempo, i funzionari di Hong Kong hanno annunciato che dal 1 maggio la città consentirà l’ingresso ai non residenti per la prima volta in oltre due anni: sebbene sia allora possibile visitarla come turisti, è prevista una quarantena di 7 giorni e le cancellazioni dei voli sono all’ordine del giorno.

Nessuna data di riapertura definitiva da Taiwan

Taiwan sta registrando un picco epidemico e il regime degli ingressi sull’isola è molto rigido, prevalentemente riservato ai soli detentori di permessi di residenza.

Gli Uffici di Rappresentanza di Tapei all’estero possono rilasciare visti per motivi di affari ma previa valutazione caso per caso ed eccezioni per motivi umanitari.

Per tutti, obbligo di quarantena di 7 giorni in hotel convenzionati e ulteriori 7 giorni di auto-sorveglianza sanitaria.

Molte isole del Pacifico rimangono off limits

Chiuse al turismo anche molte isole del Pacifico tra cui Samoa, Vanuatu, Tonga, le Isole Salomone, le Isole Marshall e gli Stati Federati della Micronesia.

Il CEO di PATA (Pacific Asia Travel Association) Liz Ortiguera ha affermato che le circostanze sono uniche e ogni destinazione deve determinare come e quando sarà pronta per riconnettersi con il mondo esterno.