Le giornate del Romanico illuminano di meraviglia la Sardegna: gli eventi imperdibili

Una Sardegna come non l'avevamo mai vista si svela nei weekend di ottobre 2025, con aperture straordinarie, eventi e attività per tutta la famiglia

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Foto di Francesca Pasini

Francesca Pasini

Content writer & Travel Expert

Laureata in Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vive tra Italia e Spagna. Curiosa per natura, ama scrivere di storie che la appassionano.

La Sardegna non è solo terra di spiagge paradisiache, importanti tradizioni enogastronomiche e paesaggi naturali incontaminati: il suo ricco patrimonio è composto anche da tantissime chiese romaniche che punteggiano l’isola e che custodiscono storie millenarie.

Nel mese di ottobre 2025, questi tesori del Medioevo sardo vengono riaperti gratuitamente al pubblico in un evento che coinvolge 70 comuni e 75 chiese: mete da raggiungere camminando a passo lento immersi tra borghi e natura, con viste spettacolari e tesori da scoprire ad ogni scorcio. Un’opportunità unica per visitare la Sardegna da un’altra prospettiva, quella legata a un turismo culturale ed esperienziale che permette di ammirare la forza delle comunità unita alla bellezza senza tempo dei luoghi.

Le date delle Giornate del Romanico 2025

L’evento rientra nel cartellone nazionale di Italia Romanica, organizzato dalla Fondazione Sardegna Isola del Romanico con il supporto della Regione Sardegna, la Fondazione di Sardegna, Diocesi, Parrocchie, Associazioni, Comuni, Pro Loco e l’associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

Le chiese romaniche sarde apriranno straordinariamente le loro porte ai numerosi visitatori ogni sabato e domenica di ottobre 2025, in particolare dal 4 al 26 del mese. A raccontare questi luoghi medievali ricchi di fascino sono le guide turistiche e gli alunni delle scuole del territorio.

Chiesa di Semestene, provincia di Sassari
Nicola Castangia
La Chiesa di Semestene, in provincia di Sassari

Le chiese che aprono

Il Medioevo sardo torna a splendere grazie alle aperture gratuite di 75 chiese romaniche disseminate lungo l’isola. Tra i tanti edifici coinvolti troviamo le chiese di San Pantaleo a Dolianova, di Sant’Efisio a Pula e di San Pietro di Pontes a Quartu Sant’Elena, in provincia di Cagliari.

Porte aperte anche in provincia di Oristano con la Chiesa di Santa Chiara, la Chiesa di Santa Giusta e la Chiesa di San Gregorio a Solarussa. In provincia di Sassari i visitatori avranno l’occasione di ammirare a Porto Torres la Chiesa di San Gavino o a Tergu la Chiesa di Santa Maria, mentre in provincia di Nuoro le porte si apriranno per la Chiesa di Sant’Antonio Abate a Orosei e per la Chiesa di San Giovanni Battista a Orotelli.

L’elenco completo e le date di apertura di tutte le chiese durante le Giornate del Romanico saranno consultabili sul sito ufficiale dell’iniziativa Fondazioneromanicosardegna.it.

Gli eventi in programma

Concerti a lume di candela, eventi collaterali culturali, presentazioni e convegni arricchiscono il programma delle Giornate del Romanico. Non si tratta soltanto di visite guidate alle chiese, ma di un’immersione alla scoperta delle peculiarità del territorio, dai prodotti enogastronomici all’artigianato, dall’archeologia al paesaggio.

“Sarà una edizione particolarmente partecipata a cui daranno il proprio contributo le comunità ospitanti, che accoglieranno i visitatori per la visita al loro monumento di fede, ma faranno conoscere tanti altri aspetti del territorio legati all’archeologia, all’agroalimentare, alla storia, alle tradizioni e al paesaggio”, ha spiegato il presidente della Fondazione Sardegna Isola del Romanico Antonello Figus, in occasione della presentazione del programma.

Chiesa di Sant'Antonio Abate a Orosei
Valentino Selis
Chiesa di Sant’Antonio Abate a Orosei

La Luce del Romanico

Dopo il tramonto, i visitatori potranno vivere un vero e proprio viaggio nel tempo nel Medioevo sardo con La Luce del Romanico: numerose candele elettriche illuminano l’interno delle chiese in una spettacolare installazione artistica. Un’esperienza unica e suggestiva arricchita da una serie di concerti a lume di candela dedicati ai visitatori dei diversi edifici romanici.

Di seguito le date e le location delle chiese coinvolte nei concerti a lume di candela:

  • 4 ottobre a Villa San Pietro
  • 5 ottobre a Bosa
  • 11 ottobre a Tratalias e a Dolianova
  • 12 ottobre a Samassi, Porto Torres e Uta
  • 18 ottobre ad Ardara e a Quartu
  • 19 ottobre a Cabras
  • 25 ottobre a Oschiri e a Bonarcado
  • 26 ottobre a Ottana e a Olbia

Le Locande del Romanico

Cinque locande offrono un’accoglienza diffusa nei diversi territori, con l’obiettivo di fare da ponte tra l’inestimabile patrimonio romanico e il tessuto delle imprese turistiche, creando connessioni capaci di valorizzare entrambi i mondi.

Gioco didattico “Judikes”

Pensato per le scuole, ma anche per tutti coloro che desiderano mettersi alla prova in un’attività dal carattere ludico e al tempo stesso formativo, torna il gioco “Judikes“: un’occasione divertente per approfondire e arricchire le proprie conoscenze sul Romanico e sul Medioevo sardo.

Attività per scoprire territorio e tradizioni

Attraverso le Giornate del Romanico tante comunità sarde si mettono in rete dando vita a una vera e propria festa diffusa, che mette al centro le comunità con il loro patrimonio di storia, chiese romaniche, paesaggi e identità.

Sono diverse le attività organizzate per far scoprire la Sardegna più autentica ai visitatori. Di seguito una selezione tra le più interessanti:

  • Ittiri: laboratorio di erbe officinali che restituisce antichi saperi
  • Usini: passeggiata tra gli ulivi
  • Cossoine: attività di tessitura e intreccio dei cestini
  • Bultei: visita alle antiche terme romane
  • Sardara: visita all’area archeologica e al museo di Sant’Anastasia
  • Silanus: evento che celebra la poesia cantata e l’arte della tessitura
  • Ottana, Orotelli e Aritzo: visite a musei cittadini, laboratori di maschere tradizionali e legati all’arte dolciaria del torrone
  • Guasila: suggestiva rievocazione di un campo medievale
  • Sinis: itinerario che unisce la chiesa di San Giovanni alla città di Tharros
  • Guasila: allestimento di un campo medievale e degustazioni di pietanze con ricette dell’epoca.

Gli appuntamenti del weekend 18-19 ottobre 2025

Nel weekend del 18 e 19 ottobre, la Sardegna apre le porte ai suoi tesori più antichi con un viaggio tra chiese millenarie, musica e borghi suggestivi. Da nord a sud dell’isola, sono visitabili decine di edifici sacri e si tengono concerti, visite guidate e rievocazioni storiche.

Nel Logudoro e nell’Anglona si possono ammirare capolavori come la chiesa di Santa Maria di Mesumundu ad Anela, il Santuario di Nostra Signora di Castro a Oschiri, Nostra Signora di Tergu, San Pietro delle Immagini a Bulzi e Santa Maria del Regno ad Ardara, dove sabato sera è previsto un concerto a lume di candela.

Nell’Oristanese e nel Nuorese spiccano la chiesa di San Giovanni di Sinis a Cabras, la chiesa di San Pietro a Galtellì e le aperture a San Vero Milis, Ghilarza, Fordongianus, Tramatza e Santu Lussurgiu, con eventi musicali e rievocazioni storiche dedicate al Medioevo sardo.

Nel Sud dell’isola, Sardara, Capoterra, Gesico e Quartu Sant’Elena propongono itinerari tra arte, archeologia e tradizione: dalle visite alle chiese romaniche ai concerti serali, fino alle degustazioni di piatti medievali e alle escursioni nel Parco di Molentargius.