Vacanze di Natale, italiani pazzi per la montagna

Secondo l'Associazione Italiana Confindustria Alberghi, la montagna è la regina delle mete natalizie

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Secondo i dati raccolti dall’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, la montagna si conferma la regina delle destinazioni natalizie di quest’anno.

Tanti italiani nelle località sciistiche

La conferma arriva proprio dalle strutture alberghiere, piene al 93% (+2% rispetto al 2022) durante le festività natalizie. Tantissimi gli italiani che hanno deciso di trascorrere le prossime vacanze invernali in una località di montagna, con un picco per il Capodanno che si appresta al tutto esaurito, con un’occupazione di camere in hotel al 97% (+5% rispetto al 2022).

Scende, ma resta comunque molto alto, il dato delle prenotazioni per l’Epifania, che al momento è dell’86%, ma, conoscendo i nostri connazionali che tendono a prenotare le vacanze all’ultimo minuto, c’è ancora tempo per superare questi numeri, tanto più che, si sa, dopo Capodanno i prezzi sono anche più bassi.

In questo particolare periodo dell’anno, sostiene Confindustria, i turisti italiani saranno nettamente dominanti in tutte le destinazioni, ma resta alta l’attenzione del turismo straniero grazie alla presenza di viaggiatori provenienti soprattutto dagli Stati Uniti, dalla Germania, Francia, Spagna e dal Regno Unito.

Dove si può risparmiare

Nonostante i prezzi alti delle località sciistiche, gli italiani quindi non rinunciano ad andare in montagna. Se la meta più cara dell’inverno si conferma Cortina d’Ampezzo, ce ne sono di molto più convenienti che meritano di essere prese in considerazione, specie da chi non ha ancora prenotato.

La migliore meta per rapporto prezzo qualità quest’anno è Bardonecchia, in Piemonte. A decretarlo è stato il Financial Times che l’ha eletta addirittura miglior stazione sciistica d’Europa, battendo anche una località bulgara, Borovets.

Tra le stazioni sciistiche meno care Altroconsumo ha individuato Tarvisio, nel Friuli-Venezia Giulia, Champoluc, in Valle d’Aosta, Vigo di Fassa, in Alto Adige, e l’Abetone, sull’Appennino toscano.

Anche il circuito del Monterosa Ski, che collega quattro valli tra Valle d’Aosta e Piemonte, riserva interessanti sorprese per la stagione perché il costo dello skipass giornaliero ha persino registrato una riduzione, passando da 58 euro a 56.

Montagna sempre più sostenibile

E sono sempre più numerose le proposte per portare la sostenibilità anche in vacanza. Se un tempo si potevano raggiungere molte località di montagna con i pullman, oggi sono sempre più i treni, molto più veloci ed economici, ad arrivarci.

I treni della neve partono da diverse città d’Italia e portano gli sciatori fino alla partenza delle piste da sci. Ci sono persino treni notturni, che consentono di risparmiare il tempo degli spostamenti. L’ultimo arrivato è quello di Trenitalia che parte da Roma e che arriva a Cortina, ma c’è anche il notturno che arriva a San Candido, in Val Pusteria.

In Lombardia, da diverse stazioni, partono i treni di Trenord per l’Aprica-Corteno e Valmalenco, ai quali si aggiungono quelli di Madesimo, dei Piani di Bobbio e di Domobianca in Piemonte.