C’è chi sogna di lasciare la città per raggiungere la campagna, chi di lasciarsi alle spalle il paesaggio urbano per vivere in paradisi terrestri e incontaminati e chi, invece, di esplorare nuovi mondi e dimensioni, anche quelle che ancora non sono state conquistate dall’uomo.
Lo dimostrano i viaggi interstellari che, negli ultimi anni, si sono trasformati in una vera e propria ossessione, sia per chi sta tentando di trovare nuovi modi per raggiungere il nostro satellite naturale che per chi non vede l’ora di sbarcare su un altro pianeta. E se vi dicessimo che c’è la possibilità di provare un’esperienza da “marziano” e di andare a vivere su Marte?
L’annuncio è stato diffuso qualche tempo dalla NASA e ha già fatto sognare i più avventurosi. L’agenzia governativa americana, infatti, è alla ricerca di quattro persone volontarie disposte a vivere per 12 mesi su Marte. Non ci sarà un vero e proprio viaggio interplanetario ma l’esperienza, questo è assicurato, non avrà nulla a che vedere con tutto ciò che abbiamo sperimentato fino a questo momento.
Marziani per un anno: la ricerca della NASA
Com’è, davvero, vivere su Marte? È una domanda che ossessiona i più ai quali la NASA ha deciso finalmente di dare una risposta. L’agenzia spaziale, infatti, ha deciso di creare un simulatore del Pianeta Rosso con l’obiettivo di sperimentare, grazie al contributo dei volontari, la vita su Marte.
Come abbiamo anticipato, infatti, i quattro marziani selezionati non sbarcheranno davvero su Marte, ma verranno inseriti in un programma, dalla durata di un anno intero, che imiterà per condizioni, paesaggi e risorse proprio quello del quarto pianeta del sistema solare.
Non si tratta di una novità in senso assoluto. Negli scorsi anni, infatti, l’agenzia aveva messo a punto altre missioni simili con l’obiettivo di studiare le condizioni di vita e preparare il terreno alla presenza umana sul pianeta.
Ma come funzionerà questa esperienza da marziano? E chi potrà candidarsi? Scopriamolo insieme.
Vivere su Marte: come candidarsi
La missione, che prende il nome di Chapea, si svolgerà all’interno del Johnson Space Center a Houston, in Texas. È proprio qui, infatti, che è stato ricreato, grazie alla tecnologia di stampa in 3D, un simulatore del Pianeta Rosso. In questa struttura, i quattro volontari scelti dall’agenzia dovranno vivere e lavorare, coltivare il cibo e mangiare, comunicare con la Terra e riposare. Ma lo faranno in condizioni completamente diverse, e sicuramente inedite, da quelle sperimentate fino a questo momento.
Le risorse saranno infatti limitate, così come diverse saranno le temperature. I volontari non avranno smartphone e device con i quali comunicare con il mondo in tempo reale e neanche cibi già pronti. Insomma, si tratterà di vera e propria sopravvivenza.
Un’avventura, questa, che non è sicuramente per tutti come dimostrano gli stessi requisiti per candidarsi. Per la partecipazione al programma, infatti, è necessario avere un master in ambito Stem, un forte spirito di avventura e una grande motivazione. È necessario saper parlare fluentemente in lingua inglese ed essere in salute.
Le selezioni sono aperte per i cittadini statunitensi e per tutti quelli che hanno ottenuto la residenza permanente. Anche l’età, compresa tra i 30 e i 55 anni, è un requisito imprescindibile.
I volontari scelti, quattro per l’esattezza, verranno introdotti nel programma Chapea nella primavera del 2025 all’interno del quale resteranno un anno. A loro verrà destinato un compenso di circa 60.000 dollari.
Allora, chi vuole vivere su Marte?