In Provenza, sui set del film “Un’ottima annata”

Chi non ha sognato di trasferirsi tra i vigneti della Provenza a produrre vino dopo aver visto il film con Rusell Crowe e Marion Cotillard?

Chi non ha sognato di trasferirsi tra i vigneti della Provenza a produrre vino (o anche solo a sorseggiarlo) dopo aver visto il film con Rusell Crowe e una giovanissima Marion Cotillard, “Un’ottima annata”?

Uscito nel 2006, questo film ha talmente fatto sognare, per i suoi paesaggi pittoreschi, per i deliziosi borghi, pe le infinite distese di viti da aver contribuito a portare tantissimi turisti sui set usati come location.

Ci troviamo nella zona del Luberon, quella che nell’immaginario collettivo si identifica meglio con la Provenza, per via dei suoi immensi e profumatissimi campi di lavanda in fiore, quella dipinta dai più famosi pittori di tutto il mondo. Il luogo più celebre di questo triangolo di Provenza è l’altipiano di Valensole, che vanta ben 300 giorni di sole all’anno, un sito tanto amato dai visitatori che arrivano in massa nel periodo della fioritura che va da fine giugno a metà luglio. Un paesaggio da cartolina che oggi diremmo “instagrammabile”.

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Fonte: 123rf
Il borgo di Gordes @123rf

Tra i borghi più pittoreschi del Luberon c’è Gordes, un tipico “village perché” (“arroccato”) su uno sperone di roccia da cui si dominano i campi di lavanda nella stagione estiva. È diventato famoso per essere stato il set principale di “Un’ottima annata”. Molte delle scene del film sono state ambientate proprio nella piazza centrale del paese, con la sua bella fontana. È qui che la protagonista, Fanny (Marion Cotillard), lavora come cameriera di un tipico bistrot, servendo ai tavolini della piazza. Il bar in realtà è quello dell’hotel La Renaissance.

Ma letteralmente presa d’assalto dai turisti, fin dall’uscita del film, è stata la tenuta in cui vive il protagonista, Max (Rusell Crowe), uno splendido “mas provençal” (il titpico casolare) con una terrazza panoramica affacciata sui vigneti. Il luogo più rilassante del mondo. Si tratta dello Château La Canorgue, che si trova a Bonnieux, che l’ex broker riceve in eredità dallo zio e che, invece di vendere, perché malandato, decide di tenere e di trasferirsi a vivere (dopo essersi innamorato della bella francesina, ça va sans dire).

La villa è di stile italiano, in omaggio all’origine. È stata, infatti, costruita sopra i resti di una dimora Romana (con viti), alimentata da un sistema di canali per la raccolta delle acque che ancora funziona e dà il nome all’azienda dove ha sede la cantina di Côtes du Luberon. I cipressi e la lavanda segnano il piccolo sentiero sterrato che porta allo château con la facciata di pietra e circondato da 45 ettari di vigneti, con un laghetto e siepi scolpite a sfera. Anche la piscina di Canorgue è diventata un set del film: una delle scene più celebri vede Max cadere nella piscina e venire soccorso da Fanny. Da questa tenuta si ha una bellissima vista di Gordes.

Si tratta anch’esso, Bonnieux, di un villaggio tipico provenzale, fatto di case color rosa pastello il cui centro storico è tutto un incrociarsi di vicoli e piazzette.

Girando il film, il regista Ridley Scott si è letteralmente innamorato di questa zona della Francia, tanto da aver acquistato una proprietà non distante da Bonnieux (e dalla cantina, che produce ottimi vini). Era stato uno scrittore inglese, Peter Mayle, a convincerlo a girare nel Luberon. Mayle, che viveva da anni in Provenza, a Ménerbes (dove si è spento nel 2018), ha scritto il romanzo a cui si è ispirato il film.

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Fonte: 123rf
La piazza di Gordes @123rf