La quarta stagione di “True Detective” creata, scritta e diretta da Issa López, vede nel cast per la prima volta protagonista sul piccolo schermo Jodie Foster, che è anche executive producer della serie. Insieme al premio Oscar, a formare la coppia di investigatrici al centro dell’indagine, anche la pugile e attrice americana Kali Reis.
Con un mix di thriller, horror e soprannaturale, “True Detective: Night Country” racconta una storia ricca di suspense che prende il via durante l’ultimo giorno di sole dell’anno in Alaska.
Quelle atmosfere cupe e misteriose, in un ambiente ostile e gelido non sono però davvero l’ultima frontiera dell’Alaska, “la fine del mondo” indica un cartello all’entrata della cittadina in cui si svolge la vicenda.
Chi può vivere a queste latitudini, così lontano dalla civiltà, in mezzo al nulla, tra neve e ghiaccio, dove il clima è inospitale tanto quanto il paesaggio tutt’intorno e in un luogo che, insieme all’aria artica, è attraversato anche da una spaventosa leggenda di fantasmi o sovrannaturale, se non un gruppo di studiosi trasferiti alla fine del mondo per motivi scientifici, una nativo che non conosce nessun altro posto al mondo e qualcuno che è venuto a viverci e che, forse, sta fuggendo da un passato o da una tragedia da dimenticare?
La serie Tv HBO, trasmessa in Italia su Sky e in streaming su NOW, infatti, è stata girata altrove, in un luogo che molto assomiglia alla fredda e inospitale terra dei ghiacci: l’Islanda.
La trama di “True Detective: Night Country”
Quando la lunga notte polare scende su Ennis, in Alaska, gli otto uomini che lavorano all’interno della Tsalal Arctic Research Station svaniscono senza lasciare traccia. Per risolvere il caso, le detective Liz Danvers (Jodie Foster) ed Evangeline Navarro (Kali Reis) dovranno prima confrontarsi con il loro lato oscuro e scavare tra le inquietanti verità che giacciono sepolte sotto i ghiacci perenni.
Quando le due detective ritroveranno i corpi scomparsi, dovranno decifrare complessi messaggi e rispolverare un vecchio caso, prima che il ghiaccio, sciogliendosi, riporti in superficie gli orrori del passato.
La storia si svolge nel pieno dell’inverno, dal 17 di dicembre, ultimo giorno in cui il sole tramonta, scrivono in sovraimpressione, fino a dopo Capodanno, quando tornerà a sorgere. Il team di investigatori, deve dunque lavorare non soltanto al gelo ma anche al buio, condizioni non di certo piacevoli né favorevoli.
L’Islanda come l’Alaska
In Alaska, la cittadina di Ennis non esiste. Si tratta di una località immaginaria al centro delle tragiche vicende intorno alle quali indagano le due detective. E la punta più estrema dell’Alaska, North Slope Borough, il punto più a Nord degli Stati Uniti d’America, quindi, con le sue distese ghiacciate, è stata ricreata in un Paese dove il ghiaccio d’inverno non manca di certo. L’Islanda, secondo la regista Issa López che ha visitato l’Alaska alla ricerca delle giuste ambientazioni, è sembrata la migliore location alternativa, dove trovare gli stessi ambienti, la stessa luce e la stessa atmosfera.
Ennis è una città mineraria a 150 miglia dal Circolo polare artico, dove, per settimane intere, non si vede sorgere il sole. Secondo l’Anchorage Daily News, sarebbe la ricostruzione di un mix di tre cittadine dell’Alaska: Kotzebue, Utqiagvik e Nome.
Visit Iceland ci ha svelato, invece, in quali località è stata girata la quarta stagione di “True Detective”. Una di queste è la cittadina costiera di Keflavík, nella Reykjanes Peninsula, nel Sud-Ovest dell’isola, a una cinquantina di chilometri dalla Capitale. Nonostante sia poco nota, da villaggio di pescatori, vista la sua posizione privilegiata, è cresciuta molto di importanza durante la Seconda guerra mondiale come base di monitoraggio dei sottomarini nucleari, tanto che era stata aperta una sede della Nato e anche un piccolo aeroporto tuttora operativo. Per gli islandesi è famosa per la sua scena musicale, esplosa negli Anni ’60-’70 tanto che qui la chiamano “bítlabærinn”, “La città dei Beatles”.
Invece, le scene delle infinite distese di neve e ghiaccio sono state girate nella zona di Dalvík e nella cittadina di Akureyri, nel Nord dell’Islanda, sul fiordo di Eyjafjörður, il più lungo del Paese, con i suoi 60 km di profondità. Akureyri, che nella serie è Ennis, con le insegne in inglese, il negozio di liquori, la stazione di rifornimento e le luminarie natalizie per simulare l’Alaska, è circondata da alte montagne che la proteggono dai venti e si trova a soli 100 chilometri dal Circolo polare artico, fatto che la rende meravigliosamente estrema e luogo perfetto dove ammirare alcuni fenomeni naturali straordinari come il sole di mezzanotte, la notte polare o la tanto ambita aurora boreale.
Un posto meraviglioso e non lontano dalla stazione sciistica di Böggvisstaðafjall, la più famosa del Paese. Tra mare e montagne e ampie pianure dove si pratica sci di fondo, devono essere stati questi luoghi ameni ad aver ispirato la produzione della quarta stagione di “True Detective” convincendola che fosse questo il set più adatto.
E pare che Jodie Foster si sia letteralmente innamorata dell’Islanda, tanto da aver confessato di voler tornare al più presto a riabbracciare le persone con cui ha lavorato durante le riprese di “True Detective”. In un’intervista rilasciata per il sito della compagnia aerea di bandiera Icelandair, l’attrice ha confessato di essere rimasta molto sorpresa dalla scena culinaria della Capitale e di aver provato ristoranti buonissimi, ma di aver scoperto anche la grande cultura musicale islandese. “A Reykjavik il cibo è delizioso e c’è ottima musica e appena 15 minutes fuori città sei assolutamente nel bel mezzo del nulla”, ha detto Jodie. “Non credo esista altro luogo fatto così al mondo”.
L’attrice e il team hanno comunque dovuto fare i conti con il clima invernale islandese, un’impresa non facile da affrontare. Le riprese sono state fatte tra dicembre 2022 e gennaio 2023. Se inizialmente la neve era stata poca e non aveva coperto ancora tutto di bianco – tanto da dover ricorrere a macchine per la produzione di neve artificiale per girare alcune scene-, poi la neve è arrivata eccome. Ma ciò non ha spaventato la troupe. La stessa Foster ha dichiarato: “Qui sei così vicina alla natura in tutta la sua bellezza, grandezza e durezza, ma indossi gli abiti caldi, i guanti e gli stivali e via. La cosa più incredibile è che, mentre si girava in esterna, appariva l’aurora boreale, allora si fermava tutto per ammirarla”.
Una scena di “True Detective: Night Country”