Michela Andreozzi torna sul grande schermo ripercorrendo i luoghi a lei tanto cari e pieni di ricordi: dopo il primo film “Nove lune e mezza” ambientato a Roma, la sceneggiatrice e regista si sposta nei luoghi della sua infanzia, optando per il comune di Gaeta come set per il suo secondo film, “Brave ragazze”.
Sceglie il posto dove ha trascorso le estati da ragazza, a cavallo degli anni Ottanta, lo stesso periodo in cui è ambientata la storia: la vicenda di “Brave ragazze” è ispirata a un caso di cronaca che ha coinvolto un gruppo di donne nella provincia francese ormai quasi quarant’anni fa.
Una storia che ha colpito molto la Andreozzi che, insieme allo sceneggiatore Alberto Manni, ha deciso di rivedere e di mettere in scena nella località balneare del suo cuore, per altro non nuova ad essere protagonista del piccolo e grande schermo.
Una commedia tra amicizia e rapine: “Brave ragazze” racconta di come queste quattro donne in crisi provino a cambiare il corso delle loro vite improvvisandosi rapinatrici. Una di loro, Caterina (Silvia D’Amico), ha l’idea che sembra geniale: commettere il crimine travestite da uomini per non essere riconosciute. Chicca (Ilenia Pastorelli) trova le pistole, Maria (Serena Rossi) nasconde i soldi e Anna (Ambra Angiolini) seduce il poliziotto che investiga sul caso. Ma dopo aver messo a segno il primo colpo è impossibile fermarsi…. Da segnalare nel cast anche la presenza di Luca Argentero e Stefania Sandrelli.
«A Gaeta ho passato i miei anni ’80. Ricordo determinati scorci, mia madre che teneva per mano mio fratello in quelle strade. Ho quindi innestato i miei ricordi di quegli anni nel film», ha dichiarato la regista. Le lunghe passeggiate sul lungomare di Caboto, i bagni in spiaggia, il chiasso festoso del mercato di via Indipendenza sono diventati set per l’originale storia.
In particolare, il lungomare di Caboto è stato utilizzato per girare una delle scene clou e più movimentate della storia: un inseguimento delle quattro rapinatrici, travestite e a bordo di un furgoncino rosso pieno di frutta e verdura. Alla guida Chicca, nel disperato tentativo di depistare la polizia che cerca di raggiungerle, onde evitare la disfatta totale delle loro vite.
Un’altra location presente nelle riprese e degna di nota per la sua bellezza architettonica è il Tempio di San Francesco, che viene più volte ripreso da suggestive inquadrature: luogo di culto cattolico costruito dal 1283 e restaurato secondo lo stile neogotico nel 1850, è rivolto verso il golfo di Gaeta, sul versante del monte Orlando. La lunga scalinata che conduce fino al sagrato è riconoscibile quando il personaggio di Maria la percorre per intero: le due rampe simmetriche che compongono la salita seguendo una traiettoria a semicerchio abbracciano la statua intitolata “Religione” di Luigi Persico, un personaggio con in mano un’imponente croce.
La sua posizione sovrasta per intero la città e si affaccia direttamente sul mare, con una vista indimenticabile: il lato romantico di “Brave ragazze” è racchiuso qui, nella storica bellezza di Gaeta.