Perché il prossimo viaggio sarà nella Repubblica Ceca

Quando potremo tornare nella Repubblica Ceca? SiViaggia ha intervistato Luboš Rosenberg, direttore dell'Ente nazionale ceco per il turismo

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

La pandemia di Coronavirus che ha colpito il mondo non ha scoraggiato la Repubblica Ceca che ha continuato a lavorare dietro le quinte per studiare strategie e far tornare i turisti a Praga ma non solo. Pensando al futuro, che si spera più prossimo che mai, ci ha raccontato che cosa è stato fatto che cosa si farà Luboš Rosenberg, direttore dell’Ente nazionale ceco per il turismo in Italia.

Come sta affrontando la Repubblica Ceca la pandemia di Covid dal punto di vista turistico. Ci sono dei piani di rilancio?

La pandemia, i confini chiusi, l’andamento turistico inevitabilmente negativo come per tutti, i progetti saltati, le nuove forti limitazioni, l’emergenza e la paura che paralizzano i viaggi non fermano il lavoro dell’Ente ceco per il turismo sul mercato italiano. Con atteggiamento positivo e lungimirante, l’impossibilità ad agire direttamente sul campo è stata trasformata nell’occasione per lavorare all’interno e dall’interno alla visibilità della destinazione Repubblica Ceca tra il pubblico italiano, solleticandolo a immaginare, sulla base di elementi concreti, informazioni sempre più precise ed esaustive, strumenti perfezionati e nuove proposte, il proprio viaggio, nell’attesa di correre a prenotarlo a emergenza finita.

Le opportunità di soggiorni su misura e turismo esperienziale nel Paese sono sempre più ampie e oggetto di un lavoro continuo, per offrire non solo luoghi ma soprattutto emozioni. Innanzitutto è stato completamente rinnovato il sito Internet di Czech Tourism, che ne è diventato la proiezione diretta. Uno strumento snello e di grande impatto, con testi e immagini che immortalano ogni aspetto della Repubblica Ceca da scoprire e da vivere.

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Una delle immagini più iconiche di Praga

Si è rivelata particolarmente lungimirante la collaborazione stretta già da qualche anno con Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Biciclette) per la promozione del cicloturismo sul variegato e ben attrezzato territorio ceco. In questa tormentata primavera la campagna per i biker era stata rafforzata ulteriormente prima di doverla lasciare in stand-by. Ora ci si rimette in sella, almeno a livello di marketing. Altro comparto su cui l’Ente aveva appena cominciato a puntare e che sarà certamente oggetto della ripresa sono i viaggi family friendly. Stare in famiglia, forzatamente o meno, sembra essere il nuovo trend e le statistiche segnalano che i bambini sono quelli che hanno sofferto di più durante il lockdown. Czech Tourism lavora quindi per arricchire, perfezionare e articolare al meglio la proposta per famiglie.

Quanto è costata finora questa pandemia alla Repubblica Ceca dal punto di vista del turismo?

In Repubblica Ceca, come ovunque, si raccolgono i cocci di una stagione fortemente minata dall’emergenza Covid per quanto riguarda il turismo straniero. Il danno è stato in parte compensato da un aumento dei flussi domestici, grazie anche a campagne mirate, come “A Praga come a casa tua” che funzionava come un’accattivante raccolta punti e regalava voucher a chi soggiornava nelle strutture aderenti. Nel primo semestre di quest’anno l’afflusso di italiani nel Paese è calato del 68% rispetto al 2019, con un picco del 78% nei mesi di luglio e agosto. Per quanto riguarda il turismo estero in generale, la perdita si è assestata sul 40%. Tuttavia, il nuovo modo di viaggiare in Repubblica Ceca sarà vivendola e non semplicemente guardandola. Su questo nuovo trend dalle infinite opportunità si punterà anche per il recupero dei numeri nell’era post-pandemia.

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La cittadina di Olomouc

Lei è originario della Repubblica Ceca: quali luoghi, meno noti, consiglia di visitare agli italiani che visitano il suo Paese?

La nostra Capitale Praga è e sempre rimane la porta d’ingresso verso la Repubblica Ceca. Se rimaniamo in ottica del turismo culturale consiglio vivamente la regione della Moravia con la città di Olomouc in particolare, sede del secondo arcivescovado ceco oltre Praga, città universitaria che fa parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco. Olomouc è stata tra l’altro sede dell’Assemblea dell’Impero Austro-ungarico nell’anno 1848-49 e tuttora si possono notare le targhe sulle porte delle case del centro storico che testimoniano la presenza dei deputati dell’Impero. Gli amanti dell’arte, invece, sanno che nel Palazzo arcivescovile possono trovare anche uno degli ultimi dipinti di Tiziano, La punizione di Marsia.

Gli italiani amano molto Praga: come spiega la passione che hanno per questa città?

Praga ha avuto sempre una notevole presenza ed influenza dell’Italia. Si dice che il primo ambasciatore italiano a Praga fu Petrarca, amico dell’Imperatore Carlo IV di Lussemburgo che governava nel 1300 il Sacro Romano Impero da Praga. Molti architetti italiani o di origine italiana hanno poi formato l’aspetto della mia città e hanno così notevolmente contribuito al suo fascino. Praga magica è stata anche resa celebre dallo scrittore italiano Angelo Maria Ripellino (scrittore siciliano che, nel luglio del ’68, venne inviato da “L’Espresso” a Praga dove sarà testimone dei tragici eventi e ne scriverà delle cronache memorabili).

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Fonte: 123RF
Il quartiere di Smichov a Praga

Quali sono i suoi luoghi del cuore nella Repubblica Ceca?

Guardi, come praghese non posso che iniziare dalla mia città, ma i miei luoghi del cuore si trovano fuori dal centro storico, nei quartieri noti oggi per la loro anima hipster e per l’arte moderna come Vrsovice, Smichov o Holesovice. Da bambino mi piacevano molto le gite lungo i fiumi Sazava e Berounka che si trovano appena fuori dalla Capitale.

Ci sono dei luoghi insoliti della Repubblica Ceca che consiglia agli italiani di vedere?

Vi invito a scoprire la Repubblica Ceca sulla sella della bici lungo i fiumi come l’Elba o la Moldava, borghi come Telč, Pisek, Cesky Krumlov o Znojmo, le dolci colline della campagna con i suoi numerosi castelli e fortezze.

Quali sono le esperienze imperdibili da fare in Repubblica Ceca per dire di aver scoperto veramente il Paese?

In Repubblica Ceca ci sono attualmente quasi 400 micro-birrifici (la maggior parte nati negli ultimi 20 anni), se riportati al numero della popolazione è il numero più elevato al mondo, che offrono tante esperienze legate a questa bevanda. In ogni luogo del Paese potete così assaggiare la birra locale. La città di Praga ne ha addirittura 30. Subito dopo inviterei i viaggiatori nel Nord del Paese nella Valle di cristallo, per scoprire l’antica arte del cristallo di Boemia. Per chi vuole camminare, la Repubblica Ceca offre il sistema dei sentieri più fitti del mondo: 43.000 km con la segnaletica per i camminatori.

Quale consiglio potrebbe dare a chi desidera fare una vacanza low budget nel suo Paese?

Di perdersi lungo le strade meno battute, la vita di Praga pulsa oggi nelle (una volta) periferie come il quartiere hipster di  Karlin o Holesovice che è un vero proprio art district della città.

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Il Castello di Cesky Krumlov