In aereo c’è una stanza segreta che nessuno conosce

A bordo degli A380 si nasconde una minuscola stanza che contiene un vero e proprio ufficio tra le nuvole

Quando si sale a bordo di un aereo si notano spesso armadietti chiusi e porte ricavate nei pannelli delle pareti, alcuni addirittura che richiedono dei codici da digitare. Se vi siete mai chiesti cosa nascondano, sappiate che questi spazi non sono accessibili ai passeggeri, ma sono solo agli addetti ai lavori.

Alcuni nascondono dei piccoli guardaroba, dove gli assistenti di volo appendono giacche e cappotti, altri degli scomparti per riporre oggetti vari, come le valige delle hostess – e talvolta anche dei passeggeri – mentre uno, più grande, nasconde addirittura la zona relax degli assistenti di volo, specie sui voli a lungo raggio.

Proprio come i passeggeri, anche il personale di bordo ha bisogno di riposo e si rinchiude in una stanza arredata con letti e divani. A volte questa stanza viene ricavata sul tetto del velivolo, un’intercapedine ricavata tra le cappelliere e la carlinga, altre volte, quando l’aereo è più grande, come nel caso dell’A380, per esempio, viene creata una vera e propria stanza in coda all’aereo.

Ma c’è una piccola stanza di cui nessuno conosce l’esistenza. Si tratta dell’ufficio privato del capo cabina, l’assistente di bordo responsabile di tutto il personale dell’aereo. Questa minuscola stanza non si trova su tutti gli aerei, ma soltanto sull’Airbus 380.

Non è facile riconoscerla, perché può essere scambiata per uno dei tanti armadietti che ci sono a bordo. Si trova proprio sotto la scala che dall’Economy Class porta alla First Class, in testa all’aereo. Infatti, l’A380 è un aereo a due piani: sotto solitamente sono concentrati tutti i posti dell’Economy, mentre il piano superiore è riservato alla Business Class e alla First. Anche se ogni compagnia aerea può decidere la configurazione interna dei propri velivoli, tendenzialmente la suddivisione è questa.

In ogni caso, la porticina dell’ufficio è molto più bassa dell’altezza media di un adulto, ecco perché non è facile riconoscerla. Per entrarci, infatti, il capo cabina deve abbassarsi, ma una volta entrato, grazie al fatto che si trova sotto la scala, l’altezza interna consente a una persona di stare benissimo in piedi.

Ma a cosa serve un ufficio al capo cabina a bordo dell’A380? A molte cose: in questo ufficetto, che misura circa un metro di lunghezza per 60 cm di larghezza, il responsabile degli assistenti di volo gestisce il proprio lavoro comunicando con il personale di terra, amministra le liste dei passeggeri, espleta alcune richieste improvvise o risolve eventuali problemi che possono insorgere durante il volo.

Nell’ufficio c’è una piccola scrivania su cui può appoggiare il proprio pc portatile e mandare e-mail o navigare in Internet. Un seggiolino fissato alla parete gli permette di stare comodamente seduto anche per ore, se necessario. Non mancano interfoni per comunicare con il resto del personale, un telefono per chiamare la terraferma, una luce di cortesia e un grande monitor a cui collegare qualunque tipo di device. C’è anche un piccolo contenitore per riporre gli effetti personali e un gancio per appendere la giacca della divisa. Un angolo tutto suo, insomma, un vero e proprio ufficio tra le nuvole.