Tra leggende e mare incantato: la magia dei “Caraibi del Salento”

Due faraglioni che svettano sul mare, una torre cinquecentesca che si affaccia sull'acqua, grotte misteriose e sabbia color argento: benvenuti a Torre dell'Orso

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Redazione

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Pubblicato: 26 Luglio 2021 09:48

C’è chi la chiama i Caraibi del Salento, quella frazione situata sulla costa adriatica non lontana da Otranto. Perché in effetti, nulla sembra soddisfare la vista come quegli 800 metri di spiaggia che si contraddistinguono in maniera univoca per la sabbia argentea e per le acque cristalline. E per la vista meravigliosa di quei faraglioni che svettano tra le acque turchesi.

La spiaggia di Torre dell’Orso è davvero una meraviglia e non è un caso che proprio la frazione di Melendugno, con gli anni, sia diventata la meta prediletta di viaggiatori provenienti da tutto il mondo che hanno fatto di questa località una delle più celebri, e anche delle più invase dal turismo di massa, della Puglia

Perché quei faraglioni, quella spiaggia e quel mare, quella pineta dove potersi rinfrescare durante le giornate più calde e afose, quelle ampie insenature e la torre cinquecentesca che si affaccia sul mare non solo sono bellissime, ma sono anche custodi di storie e leggende antiche e misteriose tramandate fino ai giorni nostri.

torre dell'orso
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Torre dell’Orso, le due sorelle

È il caso della leggenda delle due sorelle, che racconta le origini di quei due imponenti faraglioni che si trovano di fronte alla spiaggetta dalla forma di mezza luna. Secondo la tradizione popolare, due sorelle che vivevano in un paesino del Salento, e che erano indaffarate tutto il giorno, non avevano che come unico desiderio quello di vedere il mare. Un giorno si misero in cammino tra le campagne e i boschi fino ad arrivare lì, su una scogliera che affacciava sulle sconfinate acque. Ammaliate da così tanta bellezza si gettarono dalla rupe per parte di questa. La leggenda narra che gli dei, mossi dalla compassione, trasformarono le due fanciulle in faraglioni così che tutto il mondo potesse conoscere questa storia.

La suggestione dei faraglioni, però, non è l’unica in quel dì Torre dell’Orso. Proprio la torretta di origine cinquecentesca, distrutta e poi ricostruita, ha ispirato la fantasia di moltissime persone negli anni scorsi. Per gli abitanti della città, infatti, il nome dell’edificio che saluta il mare, è dovuto alla forma che rievoca quella di un orso. La storia più accreditata, invece, racconta che la parola Orso deriva da “Urso”, il cognome di una delle famiglie che anticamente gestivano questo territorio pugliese.

torre dell'orso
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Torre dell’Orso

Indipendentemente da ciò in cui si sceglie di credere, resta il fatto che questo piccolo paradiso è un vero incanto per gli occhi e per il cuore. Alle cose già menzionate fino a questo momento, infatti, si aggiungono delle grotte tutte da scoprire. La più celebre è quella di San Cristoforo all’interno del quale sono presenti dei suggestivi e antichi graffiti.

torre dell'orso
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Torre dell’Orso