Sicilia: tour delle colonie greche per un viaggio nella storia

Visitare la Sicilia significa la grandiosa opportunità di compiere un viaggio nella Storia: infatti, la splendida isola fu culla della Magra Grecia

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Flavia Cantini

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Pubblicato: 16 Ottobre 2023 12:28

Un viaggio in Sicilia significa anche la grandiosa opportunità di compiere un itinerario nella Storia: infatti, la splendida isola è stata culla della Magra Grecia e custodisce tutt’oggi fulgide testimonianze e siti archeologici che testimoniano la prosperità delle sue antiche colonie.

Il passaggio dei Greci risale al 756. a.C. ed è vivo e presente nei templi, nei teatri e nelle tradizioni che i secoli non hanno potuto cancellare.

Partiamo, allora, per un tour delle colonie greche in Sicilia, alla scoperta di bellezze incomparabili.

Messina, la prima colonia

Fu Messina la prima città a essere edificata, nel 756 a.C., dai Calcinesi provenienti dall’Eubea con il nome di Zancle, appellativo che ricorda la forma a falce della penisola di San Ranieri.

Seconda colonia greca italiana e prima in Sicilia, fu poi rinominata “Messene” da cui l’odierno Messina.

Sullo Stretto a pochi passi dalla Calabria, è la porta d’ingresso all’isola, una città ricca di arte, storia e specialità che offre davvero molto da vedere a partire da Piazza Duomo, nel centro storico, dove svettano il Duomo intitolato a Santa Maria, la Fontana di Orione e l’Orologio Astronomico.

Ma siamo appena all’inizio: passeggiando per le vie, incontrerete altre significative attrazioni come la Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, di epoca bizantina, la Chiesa di Santa Maria degli Alemanni, affascinante esempio di arte gotica, il Palazzo dei Monti di Pietà, sede di mostre e spettacoli, il Palazzo Calapj – D’Alcontres, sopravvissuto al sisma del 1908, e il Sacrario Cristo Re, pregevole edificio religioso a 60 metri sul livello del mare, su Viale Principe Umberto, che conserva le spoglie di 1288 vittime messinesi della Seconda Guerra Mondiale.

Da non perdere anche la Galleria Vittorio Emanuele II in stile liberty, il Teatro Vittorio Emanuele II, la Fontana del Nettuno, a opera dello scultore Giovanni Angelo Montorsoli, e la Madonnina del Porto che, sulla sommità della stele di 35 metri, benedice chi arriva in città.

Milazzo, magnifica cittadella fortificata

Mylae, l’odierna Milazzo, fu fondata dai Greci inizialmente come sub-colonia di Zancle ma si rese indipendente già dal 550 a.C.

Chiamata Aurea Chersoneso, ovvero “Penisola d’oro”, è oggi la “penisola del sole”, una città vivace incastonata in un paesaggio che pullula di bellezze naturali, plasmato da promontori, colline e spiagge.

Vanta altresì un notevole patrimonio architettonico e storico e vede il suo simbolo nel maestoso Castello (o, meglio, cittadella fortificata) Federico II, il più grande della regione, con oltre sette ettari di superficie.

Di altrettanto interesse sono il Duomo Antico, edificato all’inizio del Seicento e terminato nel Settecento, il Duomo Nuovo di Santo Stefano, eleganti palazzi liberty quali il novecentesco Teatro Trafiletti e la Villa Vaccarino.

E poi, il mare: la Baia del Tono, lambita dal mare cristallino, dona la vista delle Eolie all’orizzonte mentre il promontorio di Capo Milazzo affascina con l’atmosfera tipicamente marinara con acque verdi-azzurre e speroni rocciosi a picco sulle onde.

Taormina, Perla del Mediterraneo

antico teatro taormina
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L’antico teatro di Taormina

Nel 753 a.C. gli antichi Greci fondarono Tauromenion, oggi Taormina, assoluta Perla del Mediterraneo celebre in tutto il mondo per il scenografico Teatro.

Ed è proprio il Teatro greco-romano scavato nella roccia la prima tappa da ammirare, che spicca sul promontorio da cui si gode di una vista incomparabile sull’Etna e sulla costa ionica della Sicilia: è inoltre palcoscenico d’eccezione per svariate manifestazioni artistiche.

Una passeggiata lungo Corso Umberto I, la via principale fiancheggiata da boutique, negozietti di souvenir e ristoranti, è un altro modo perfetto per immergersi nell’atmosfera cittadina così come lo è andare alla scoperta delle sue meraviglie come il Duomo di San Nicola, la Villa Comunale con i giardini perfetti per una passeggiata all’aria aperta, Piazza IX Aprile con meravigliosa vista sul mare, e l’Isola Bella, raccolta propaggine riserva naturale dal 1998, simbolo del territorio.

Giardini Naxos, splendida Sicilia

Nel 735 a.C fu la volta di Naxos, oggi una favolosa e apprezzata località balneare nell’abbraccio delle limpide acque del Mar Ionio e di verdeggianti colline.

Per scoprire Giardini Naxos, il punto di partenza ideale è la statua della Nike, dea greca simbolo della vittoria, a opera dello scultore Carmelo Amendola nel 1965.

Ulteriore testimonianza dell’antico splendore sono le vestigia che si ammirano nel Parco Archeologico Naxos Taormina e nell’annesso Museo Archeologico Nazionale.

Di sicuro impatto è poi la Chiesa Madre consacrata alla patrona Santa Maria Raccomandata, risalente al 1719.

Il prestigio di Siracusa

Fondata nel 734 a.C., Siracusa assunse un tale prestigio da dominare il mare e insidiare, così, le potenze romane e cartaginesi.

Oggi si presenta come una città millenaria il cui glorioso passato riecheggia ancora tra le strade e le vie del centro storico dell’isola di Ortigia e si regala in testimonianze e monumenti di assoluto pregio: sono chiese, palazzi barocchi, piazze che rimangono impresse nella mente.

In Piazza Duomo, scrigno di veri tesori quali Palazzo Vermexio e la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, spicca il Duomo di Siracusa, tra gli esempi più incredibili del barocco siciliano, mentre il lungomare Alfeo conduce al Castello Maniace da cui il panorama sulla costa è superlativo.

Da includere nella lista anche il Parco Archeologico della Neopolis, dove catturano lo sguardo l’Orecchio di Dioniso, la Grotta dei Cordari, l’Ara di Ierone, il Teatro Greco, la Latomia del Paradiso e l’Anfiteatro Romano.

Catania, gioiello siciliano

Catania panorama del Centro Storico con Cupola del Duomo e Mare
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Catania: panorama del Centro Storico con Cupola del Duomo e Mare

Altro gioiello dell’isola è Catania, l’antica Katanè che, secondo Tucidide, venne costruita nel 729 a.C. da coloni Greci, in posizione strategica, bagnata dal fiume Amerano e protetta dal porto.

La sua atmosfera è inconfondibile, tra il mare e l’Etna, con i palazzi edificati in pietra lavica e le viuzze del centro storico tutte da scoprire, disegnate da innumerevoli chiese, colorati mercati e significativi musei.

Le tappe da segnalare? Il meraviglioso Duomo dedicato a Sant’Agata, realizzato su antiche rovine romane, con la facciata in marmo di Carrara a opera del Vaccarini e l’incanto dell’interno in stile barocco con la cappella che custodisce le spoglie della Santa amatissima dai catanesi, Piazza Duomo, simbolo della città, su cui si affacciano anche il Palazzo degli Elefanti, odierno Municipio, il Palazzo dei Chierici e la fontana che prende il nome dal mago e negromante Eliodoro.

E non è tutto.

Fate un salto alla Pescheria, il mercato più tipico di Catania, vivace, autentico e “caotico”, al Castello Ursino voluto nel XIII secolo da Federico II di Svevia, sede del Museo Civico di Catania, alla Casa di Giuseppe Verga, al Teatro Romano e l’Odeon, alla Basilica della Collegiata e in Via Etnea, cuore pulsante lungo tre chilometri paradiso dello shopping, strutturata in maniera da avere sempre la visuale sull’Etna.

L’Area archeologica di Megara Iblea

Fondata, secondo Tucidide, nel 728 a.C, oggi Megara Iblea è una delle interessanti aree archeologiche della provincia di Siracusa, tra i comuni di Augusta e Priolo Gargallo.

Seppur non vi siano monumenti grandiosi, grazie al fatto che nulla si sovrappose alle rovine consente di vedere con i propri occhi come si svolgeva la vita dei primi coloni: una visita ha una durata di circa un’ora o un’ora e trenta e svela viuzze, case e piccole botteghe.

Tra i punti più significativi vanno segnalati l’agorà, la piazza principale della città arcaica, il santuario ellenistico, il tempietto ellenistico del IV secolo a.C., le terme con l’heroon, edificio di culto dedicato a un eroe, le fortificazioni occidentali, la villa romana, il pritaneo, l’officina metallurgica e la necropoli.

Gela, storia antichissima

I primi insediamenti nel territorio dell’odierna Gela risalgono al V secolo a.C.

Tra le più importanti del periodo Greco, oggi vanta un patrimonio religioso, artistico e culturale da non lasciarsi sfuggire a partire dal Duomo intitolato a Maria Assunta in Cielo, dallo stile architettonico neoclassico, in pieno centro storico.

Da non perdere anche la chiesa più antica della città, la Chiesa di Sant’Agostino del 1439, anch’essa in stile neoclassico, le Mura Timoleontee, importante sito archeologico in località Caposoprano e le Acropoli di Gela, dove si trovano le tracce di un villaggio dell’Età del Bronzo antico, a cinque minuti a piedi dal centro.

Agrigento e la magia della Valle dei Templi

Agrigento. Tempio di Castore e Polluce
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Agrigento. Tempio di Castore e Polluce

Fondata nel 581 a.C. da alcuni abitanti di Gela, Akragas, l’attuale Agrigento, vide un notevole sviluppo commerciale e diventò un fiorente centro agricolo.

Tutt’oggi, la città dona infinite bellezze della Magna Grecia a cominciare dalla magica Valle dei Templi, l’area archeologica più grande del mondo: qui si possono ammirare 12 templi di stile dorico, tra i quali il Tempio Dorico è il meglio conservato.
Altrettanto incantevoli il Tempio di Zeus, il Tempio di Giunone e il Tempio di Ercole.

Come se non bastasse, nel cuore della Valle sorge il Giardino della Kolymbethra, curato dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) dove natura e storia si fondono in armonia: ospita il Tempio di Efesto e un giardino mediterraneo con mandorli, alberi di agrumi e di pistacchi.

Imperdibile è poi il Museo Archeologico, fondato negli Anni Sessanta, con l’esposizione di oltre 5600 reperti (legati alla Valle dei Templi ma non solo) che vanno dalla Preistoria all’epoca greco-romana: consta di due sezioni, una incentrata sull’antica Agrigento e l’altra sui territori della sua provincia e di quella di Caltanisetta.

Selinunte, imperdibile Parco Archeologico

Importante colonia greca fondata tra il V e il III secolo a.C. sulla costa occidentale della Sicilia, Selinunte conquista con il suo Parco Archeologico, il più grande d’Europa.

Si tratta di un’area di 270 ettari dove scoprire le rovine di un’autentica città antica suddivisa in Acropoli, con fortificazioni e templi, Collina di Manuzza, con piazza cittadina, Collina Orientale, con i tre imponenti templi, Collina della Gaggera, con area sacra, Quartiere Artigianale, per la lavorazione delle ceramiche, e Battistero Bizantino, alla foce del Medone.

Lentini, ricca di Storia

Tucidice scrisse che Leontinoi, l’attuale Lentini, venne costruita dai coloni greci di Calcide che occuparono le colline a sud della valle del Simeto.

Ai giorni nostri, rimane uno dei comuni più rilevanti per cultura nonchè uno dei più ricchi di storia.

Cosa vedere? La Valle di San Mauro, custode di notevoli tracce della cinta muraria dell’insediamento greco, il Museo Archeologico Regionale dove fare un tuffo nel passato e apprezzare l’eccellenza della produzione artistica dei Greci di Sicilia, l’antico oratorio della Chiesa del Crocifisso e la Chiesa madre di Santa Maria la Cava e Sant’Alfio.

Palazzolo Acreide, Patrimonio UNESCO

Teatro Greco a Palazzolo Acreide
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Teatro Greco a Palazzolo Acreide

Akrai, Palazzolo Acreide, vide la luce nel 663 a.C. come prima sub-colonia dei Siracusani.

A pieno titolo nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia e Patrimonio UNESCO insieme a tutta la Val di Noto, incanta con i capolavori dell’architettura della Magna grecia accostati alle armoniose strutture del barocco.

Lasciatevi sorprendere dal raccolto Teatro di Akrai, edificato tra il II e il III secolo a.C., collegato all’Agorà cittadina, e dalle due chiese Patrimonio UNESCO, la Chiesa di San Sebastiano e la Basilica di San Paolo dalle spettacolari facciate, arcate, ricche decorazioni, scalinate e capitelli.

Ancora, il cimitero monumentale del 1889, tra storico giardino e architettura liberty, conserva nella pietra assoluti capolavori artistici, il Museo Archeologico G. Judica esponde oltre 2000 pezzi provenienti dalla campagne di scavo nell’antica Akrai da parte del barone Judica, e le rovine del Castello medievale regalano suggestioni di un tempo che fu.

Santa Croce Camerina, innumerevoli bellezze

Kamarina, odierna Santa Croce Camerina, fu fondata agli inizi del VI a. C. dai Greci Siracusani: oggi è una cittadina ricca di bellezze della provincia di Ragusa, che si specchia sul canale di Sicilia.

I panorami sono di un fascino squisito, dai colori caldi e meditteranei, e una passeggiata tra i suoi vicoli consente di respirare un’atmosfera carica di tradizione e di profumata salsedine.

Tra le chicche della cittadina vi sono la Chiesa Madre, risalente al XIII secolo e ristrutturata nel Settecento, eleganti residenze signorili quali Palazzo Vitale-Ciarcià e Palazzo Portelli, il Museo regionale di Kamarina in riva al mare, e il Parco Archeologico di KauKana con una trentina di edifici accorpati a una chiesetta.

Cattolica Eraclea, l’antica Heraclea Minoa

Il territorio di Cattolica Eraclea, il cui attuale abitato risale al Seicento, ospitava l’antica città greca di Heraclea Minoa, fondata, secondo Erodoto, dai greci di Selinunte.

Tracce di quel passato rimangono in alcuni tratti della cinta muraria, nei resti della città e nell’incantevole Teatro in pietra. All’ingresso del Parco Archeologico, inoltre, si ha l’occasione di ammirare i reperti ritrovati nella necropoli e nelle abitazioni dell’epoca.

Termini Imerese, benessere termale

Himerea, Termini Imerese, venne costruita nel 648 a. C. dai greci di Zancle: oggi restano numerosi templi, svariate necropoli e la planimetria dell’abitato nell’area archeologica con annesso Museo.

Da vedere anche l’Acquedotto romano, tra i meglio conservati di tutta l’isola, la Chiesa di Maria Santissima Annunziata con l’inconfondibile cupola dalle maioliche azzurre, il Museo Civico con le otto teste leonine della sima (cornice terminale) del Tempio della Vittoria a Himera, il Duomo di San Nicola di Bari e la Biblioteca Liciniana con oltre centomila volumi.