In Francia non c’è solo lo Sbarco in Normandia

“Il Var 1944, le Strade della Libertà” è un nuovo itinerario che permette di scoprire i luoghi di un episodio storico che ha portato della Liberazione della Francia

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Redazione

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Durante la notte del 14 agosto 1944 prendeva il via l’Operazione Dragoon, l’invasione Alleata della Francia meridionale nell’ambito della Seconda Guerra Mondiale. Fu così che il 15 agosto di quell’anno sbarcarono in Provenza oltre 94.000 uomini e 11.000 veicoli, con combattimenti che durarono più di 20 giorni e che alla fine riunirono oltre 450.000 uomini in uno sforzo eroico.

In questo 2024, quindi, ricorrono 80 anni dallo Sbarco in Provenza, ricordato come il più grande sbarco fatto dagli alleati nel Mediterraneo, secondo solo a quello della Normandia. Per celebrare l’anniversario, il Var, un dipartimento della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra il cui nome deriva dal fiume omonimo, invita a seguire le orme dei suoi eroi esplorando il nuovissimo percorso turistico “Il Var 1944, le Strade della Libertà”.

“Il Var 1944, le Strade della Libertà”

“Il Var 1944, le Strade della Libertà” è un nuovissimo e altamente suggestivo itinerario completamente segnalato che conduce alla scoperta di preziosi siti naturali e dei luoghi più importanti di questo rilevante evento storico. Il Var, del resto, è stato teatro di un fondamentale momento storico, ovvero quello che ha portato alla Liberazione della Francia e, di conseguenza, dell’intero continente europeo.

La battaglia, che durò ben 27 giorni, si svolse nei territori del Massiccio dei Maures e nell’Estérel, da Rayol-Canadel a Saint-Raphaël passando per Cavalaire-sur-Mer, La-Croix-Valmer, Ramatuelle e Sainte-Maxime e molto altro ancora, tanto che oggi questo percorso consente di fare un viaggio indietro nel tempo per riscoprire i monumenti, musei, memoriali e siti di particolare importanza per la storia e lo sviluppo dell’Europa intera.

Le tappe più belle

Tra le tappe da fare assolutamente c’è Saint-Cyr-sur-Mer, pittoresca località affacciata sul Mar Mediterraneo, dove poter seguire il sentiero dei doganieri dal porticciolo di La Madrague alla Calanque di Port d’Alon e a quella di La Galère, un itinerario grazie a cui scorgere delle viste emozionanti su Cap Sicié e sull’arcipelago di Riou.

Poi ancora Sanary-sur-Mer, antico porto di pescatori che sfoggia il fascino del villaggio ma anche le comodità della città, che accoglie i suoi visitatori con tantissime tradizioni, stradine, piazze ombreggiate, tipiche barche, mercati, e un pressoché infinito patrimonio naturale e storico.

Voliamo ora presso la funivia del Mont Faron che consente di ammirare da un punto di vista assolutamente privilegiato il Parco nazionale di Port-Cros, spesso definito come un “paradiso sull’acqua” per via della flora e fauna marine, ma anche per le piccole isole, promontori, insenature, cale e “praterie” sommerse di cui è forgiato.

Imperdibile è anche Bormes-les-Mimosas, classificato come uno dei villaggi più fioriti di Francia, che risulta particolarmente interessante per il suo centro storico che lo fa sembrare un presepe. Ma non è tutto, perché qui prende vita quella che è ritenuta una delle baie più belle del pianeta intero, anche grazie al suo impegno per un turismo responsabile e sostenibile.

Infine (ma vi ricordiamo che le tappe da poter fare sono molte di più) Roquebrune-sur-Argens, un pittoresco villaggio diviso in 3 quartieri e ognuno dei quali contribuisce alla ricchezza del paesaggio situato tra mare e terra: questo piccolo ma suggestivo paese sorge alle falde della roccia di Roquebrune ed è ideale per fare una completa immersione nella natura.