Il Castello di Racconigi, che vide la nascita dell’ultimo re d’Italia

Casa dei Savoia e circondato da uno splendido parco, il Castello di Racconigi è stato il set perfetto per importanti produzioni cinematografiche

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Redazione

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Pubblicato: 24 Aprile 2019 11:43Aggiornato: 25 Ottobre 2024 14:52

Nel cuore di un grazioso borgo italiano, spicca un castello maestoso che fu la residenza dei Savoia. Si chiama Castello Reale di Racconigi, in provincia di Cuneo (Piemonte) ed ha una storia millenaria da raccontare. Proprio qui nacque Umberto II, l’ultimo re d’Italia. Lo stesso luogo incantevole nel quale oggi vengono girati film internazionali con cast da urlo. Ne è un esempio “The Outfit“, terzo episodio della saga di spionaggio “Kingsman”, che ha scelto come location proprio il Castello di Racconigi. Insieme a lui, a fare da sfondo sono stati anche la Reggia di Venaria, il Palazzo Reale e il Lungo Po Armando Diaz, per una Torino trasformata in un set a cielo aperto.

Dalle origini ai giorni nostri, questo edificio monumentale ha subito diverse trasformazioni, fino a diventare un polo culturale e museale molto frequentato e che dal 1997 è parte del sito Residenze Reali Sabaude Piemonte compreso nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

La residenza estiva dei Savoia: la storia millenaria del Castello di Racconigi

Elegante e imponente, il Castello di Racconigi è il luogo in cui la famiglia reale sabauda – da Carlo Alberto sino alla caduta della monarchia – trascorreva le sue vacanze. Ristrutturato da Guarino Guarini per i principi di Carcignano, è circondato da un maestoso parco (opera del paesaggista Xavier Kurten) ed è un luogo davvero imperdibile: visitandolo si rivivono i fasti di Casa Savoia, si ammirano gli arredi originali e la collezioni di ritratti, e si passeggia tra le serre e le cascine in cui nidificano le cicogne.

In realtà, prima di passare ai Savoia il castello fu dei Marca di Torino e dei marchesi di Saluzzo. Nel 1670, quando fu eletto a residenza dei Savoia – Carignano, fu trasformato nel suo aspetto. La ristrutturazione avvenne per opera di Guarino Guarini, ma non fu mai terminata, e il progetto venne ripreso da Gianbattista Borra a cui si devono i padiglioni sul prospetto centrale, il grande pronao di accesso, il salone con la “loggia dei musici”, la sala di Diana e i gabinetti cinesi.

Castello di Racconigi, l'antica dimora dei Savoia
Fonte: 123RF
Facciata del Castello di Racconigi

L’aspetto odierno del castello lo si deve però Carlo Alberto, principe di Carignano. Ai margini del parco furono realizzati gli edifici di servizio in stile neogotico delle Serre e della Margaria e il castello vide momenti gloriosi, fino a quando – col trasferimento della capitale da Torino a Firenze e poi a Roma – i reali persero il loro interesse in Racconigi. Successivamente, il re Vittorio Emanuele II lo ri-elesse a luogo di villeggiatura e lo Stato Italiano lo acquistò nel 1980.

Riaperto al pubblico nel maggio del 1993, il Castello di Racconigi è oggi un polo museale e culturale importante per il Piemonte e l’Italia intera, soggetto a continui restauri conservativi per riportare la residenza agli antichi splendori di un tempo.

Visitare il Castello di Racconigi: info utili

Il Castello di Racconigi è aperto al pubblico dal giovedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00. Consigliamo di controllare sempre i giorni e gli orari di apertura prima della visita poiché potrebbero variare. Per farlo è necessario andare sul sito ufficiale Museiitaliani.it (o sull’app Musei Italiani), dove è anche possibile, e vivamente consigliato, acquistare previamente i biglietti di ingresso (non è infatti garantito l’ingresso se si arriva sprovvisti di ticket).

Il biglietto costa 8 euro per gli adulti e 2 euro per i ragazzi dai 18 ai 25 anni (gratuito per i minori di 18 anni).

Castello di Racconigi, dimora antica dei Savoia
Fonte: 123RF
Castello di Racconigi