Borve: il villaggio scozzese dove fuggire da tutto

Nello spettacolare scenario delle Isole Ebridi, il quieto villaggio di Borve è ideale per ritrovare se stessi e fuggire dalla frenetica vita di tutti i giorni

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Redazione

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Pubblicato: 19 Marzo 2022 10:58

Nella fiabesca e incantata atmosfera dell’Isola di Lewis, la più grande dell’arcipelago delle Ebridi Esterne in Scozia, a 27 chilometri da Stornoway, l’unica città, esiste un villaggio dove fuggire da tutto e lasciarsi avvolgere dal fascino remoto e selvaggio: Borve, lungo la A857, la strada che collega Stornoway e Ness.

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Panorama Borve Sands

Il villaggio scozzese

Il silenzioso e quieto villaggio di Borve si trova sul fiume omonimo attraversato da due ponti adiacenti: il più antico, risalente alla fine del Diciannovesimo secolo, è composto da un unico arco e costruito con macerie di pietra.
Il secondo, invece, è il più moderno ed è stato edificato all’inizio degli anni Novanta.

Il piccolo villaggio è suddiviso in tre zone: Borve, chiamato in passato Fivepenny Borve, High Borve, a nord del fiume, e Melbost Borve.

Da vedere la chiesa “Free Church“, al centro del paese, di recente cornice per lo svolgimento dei tipici matrimoni delle isole Ebridi, e il Memoriale di Guerra, il North Lewis War Memorial, a nord del Community Center, che riporta i nomi degli uomini di Borve, Galson, Shader e Ballantrushal che morirono durante le due guerre mondiali, il disastro dell’Iolaire del 1919 e le guerre boere.

Le vestigia del passato a Borve

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Vestigia del passato a Borve

Nelle vicinanze vi sono una serie di resti neolitici tra cui un tumulo funerario e pietre erette.
Una ricca sepoltura vichinga venne portata alla luce nel 1862 in un sito chiamato Ardvouray: la tomba comprendeva, tra le altre cose, anche un paio di spille ovali, un pettine, frammenti di un corno utilizzato per bere, una lancia, un paio di cesoie, una spada da tessitura e una cote.
Oggi i reperti sono custoditi presso il British Museum.

A Melbost Borve rimangono i resti di un cimitero, Cladh Bhrighid, le rovine appena visibili di una piccola cappella, Teampull Bhrighid, e un pozzo, Tobar Bhrighid, tutti dedicati a Santa Brigida.

A nord, invece, spiccano le mura del Dun Bhuirgh, antico forte di epoca pre-norvegese il cui nome deriva dalla parola norrena “borg”, che significa appunto “fortezza”.
Edificate oltre 2000 anni fa, le mura sono ancora ben visibili dal lato verso il mare nonostante la vegetazione abbia ormai in gran parte ricoperto l’interno.

Il breve sentiero escursionistico che conduce al cospetto del forte è ben segnalato con pali di legno e attraversa lo sbocco per Loch an Dùin, un’area di laghi d’acqua dolce, salmastra e marina, canali di marea e isole nonché zona di nidificazione della sterna.

Tutto il fascino selvaggio delle Ebridi

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Spiaggia deserta Borve The Spectacular

Visitare le Isole Ebridi è un’esperienza magica, unica, che consente di immergersi in una realtà “altra”, dove la vita scorre lenta e a contatto con la natura, lontana dal clamore e dalla frenesia delle grandi città.

L’aria fresca, il profumo di salsedine e di terra mista a torba, gli orizzonti che si perdono verso le scogliere lambite dall’oceano, regalano l’impagabile sensazione di sentirsi un tutt’uno con l’ambiente circostante: wilderness è la parola d’ordine, dove la natura è regina ed è piacevole concedersi lunghe passeggiate in uno scenario che non si dimentica facilmente.

Terre estreme ma dalla bellezza difficile da descrivere a parole.